Forum dei pellegrini - Libreria Editrice Urso
CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA => Riflessioni, esperienze, consigli, itinerari... di Santiago => Topic aperto da: primo - 19 Gennaio 2009, 22:43
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Non c'Ë viottolo, sentiero di campagna, aldea o pueblo di Galizia che non mandi un profumo particolare. Sar‡ l'umidit‡ e l'humus di una terra quasi perennemente gonfia d'acqua piovana, ma l'andare per quelle vie Ë accompagnato dall'intenso ed inebriante odore di stalle lasciate aperte, di fango ed escrementi indistinguibili che rinunciamo presto ad evitare, di foraggi e concimi naturali imballati in cilindri di plastica neri.
In autunno cammineremo sul tappeto morbido e scricchiolante del fogliame, schiacciando noci e ricci di castagne a non finire, per poi immeggerci con le narici in un mare di eucaliptolo, come fossimo entrati in una farmacia ove si vendono solo pastiglie per il raffreddore.
Ed Ë in questo paesaggio contadino, di una economia rurale affatto industrializzata, dove si coltiva repollo, patate ed insalate dalle foglie gigantesche, che dai vicoli e dalle stradine che si affacciano su piazzette disabitate, spuntano i vecchi di Galizia.
Uomini curvi dal lavoro dei campi, con l'eterna sigaretta in bocca e donne imbrattate dalle mani forti e rugose, che salutano noi pellegrini, regalandoci sguardi di finta sorpresa, loro che ci vedono sfilare a centinaia di migliaia davanti ai loro usci, ma attenti a non mostrarci i segni dell'abitudine, per non turbarci, per regalarci l'illusione di essere i primi ad andare per Santiago.
E' grande il cuore della gente di Galizia, abituata da secoli a prestare aiuto ed ospitalit‡ a gente straniera che chiede acqua e riposo. E' enorme la loro voglia di comunicare con noi, spesso nella difficolt‡ della lingua. "Donde vienes peregrino? Italia? Ah, Italia...."
Un posto che non hanno mai visto e che difficilmente sanno indicare nella cartina europea, ma ne mostrano conoscenza e simpatia, per non deluderci ed affetto, comprensione profonda per quello che stiamo facendo.
"Xantiago...llega un abrazo por mi parte", si raccomandano a te dopo averti raccontato la loro vita, dopo essersi prestati per una foto ricordo e reinforcano le loro biciclette arruginite, tornando verso l'infinito da dove sono giunti, piccoli punti neri, sempre pi? piccoli nell'orizzonte del Cammino che hai appena fatto.
Galizia, dove il Cammino ha fine ma dove inizia quello dei ricordi e della nostalgia. Compostela non poteva che essere lÏ, non poteva che conoscere questa gente straordinaria.
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Grazie Primo per le belle "pennellate".
Continua ..... facci sognare ancora la via delle stelle!
Ciao e alla prossima "pennellata",
Oriano
;)
PS: allego due foto a supporto del tuo quadro