Forum dei pellegrini - Libreria Editrice Urso
CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA => Riflessioni, esperienze, consigli, itinerari... di Santiago => Topic aperto da: antoniodonatelli - 03 Dicembre 2009, 15:38
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Sono trascorsi pi? di due anni dal mio cammino, ma molto Ë rimasto in me.
Scoprire il valore della solitudine non Ë da poco.Siamo tutto il giorno sommersi dal tempo e dalle parole, dagli orari e dagli impegni e per noi stessi non c'Ë un minuto.Il cammino mi ha offerto la possibilit‡ di assaporare l'importanza di questo "stato" dell'uomo, anche se spesso la solitudine Ë vissuta come una condanna. Essere con sË stessi, non vuol dire essere soli.
A tutti i pellegrini, vivete questa solitudine sul cammino e ritornando scoprirete che non si Ë mai soli.
Buon cammino sempre.
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Concordo, io credo che la solitudine, o meglio l'esperienza del cammino che porta ad avere finalmente dei momenti di "silenzio", possa farci imparare ad ascotarci. Conoscersi e avere consapevolezza di chi siamo Ë una gra cosa, e non basta il cammino, Ë un continuo lavoro di attenzione perchË , anche quando la si ha assaporata, c'e' in agguato la quotidianit‡, la tv, i meccanismi consoni della vita moderna che tendono a distrarci. Il cammino perÚ porta in evidenza alcune cose che servono da "Panno" e ci consentono di spolverare e ricordare.
E' moolto bello quando si riesce a vivere "dentro " la quotidianit‡ ma con l'aria fresca delle finestre spalancate dal cammino.
Non so se mi sono spiegato ma imparerÚ a farlo meglio.
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Ciao Davide,
sono proprio le finestre spalancate dal cammino che dobbiamo, sempre, tenere aperte nella vita quotidiana.
Esse ci fanno vivere la quotidianit‡ con pi? entusiasmo e ci danno la forza di affrontare con pi? serenit‡
le problematiche che si presentano nella nostra vita.
Buon cammino sempre, Antonio
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a mio parere Ë comunque un impegno. Importante ed essenziale ma non semplice da mantenere. Nel senso che il quotidiano, i problemi, le spese , le entrate, il lavoro, la realt‡ insomma, minano un pÚ quel senso di pace acquisita e che bisogna alimentare e mantenere vigile. C'e' chi ha fede ed Ë praticante e magari ha qualche strumento che gli viene automaticamente in aiuto e c'Ë chi invece ha bisogno sempre di ritrovarsi e ritrovare quel contatto speciale ma altrove.
Personalmente sono affascinato e innamorato di tutto questo e del lavorio continuo di ricerca e dei momenti di pace dopo la tempesta.
Amo l'uomo che cerca e anche quello che crede di non poter cercare altro. Sono innamorato del non sentirsi perfetti e del dover sempre ricominciare quando si crede di aver imparato.Purtroppo essere innamorati non significa saper sempre gestire il sentimento e quindi ....tutto da capo.. hi hi
abbracci
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La vita Ë sempre un ricominciare, guai a fermarsi a quello che si crede di aver imparato.Anche l'animo umano ha sempre bisogno di nuovi piccoli, ma fondamentali input.Non dobbiamo mai credere di aver raggiunto la meta; Ë la salita che ci alimenta.