Forum dei pellegrini - Libreria Editrice Urso
CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA => Riflessioni, esperienze, consigli, itinerari... di Santiago => Topic aperto da: nausica - 02 Novembre 2010, 21:50
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domani un anno.. un anno che ho incontrato la cattedrale.. un anno da un pellegrinaggio colmo di significati.. e nostalgia.. tanta nostalgia, quella che ti stringe lo stomaco e il cuore. Una domanda: potrò ancora provare una cosa simile? Lo spavento di essere prigioniera di questo tempo che scorre.. talmente veloce che ti rapisce ogni cosa, e pensare al tempo lì.. diverso, lento, profondo, MIO.
Incredibile.. un anno dopo mi sembra ancora incredibile.. magico.. unico.
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Oggi... un anno fa... Che bello Nausica. é il mal di cammino?
Prende e strugge in alcuni momenti ma se si tenta di ricordare i particolari è lì, sempre presente e fantastico.
Si , la risposta alla tua domanda.
Si sempre.
io sono ancora lì, nel mio primo cammino e in quello dopo e ancora e ormai sono 5 anni.
NOn pensare di essere prigioniera del tempo perchè lo diventi ma sei tu e basta, sei ora, adesso e nel cammino.Ormai l'hai dentro e non ti lascerà mai.
Ogni granello di sabbia o sassolino che ti sei tolta dalla scarpa..il frastuono quotidiano non ha nessun potere in confronto a ciò che puoi far emergere col cuore .
buen camino Pellegrina
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leggo la tua risposta e mi viene da commuovermi, non solo a parole ma di fatto. Si una stretta al cuore come quando pensi ad un tuo grande amore. Bellissima l'immagine dei sassolini.. mi son venute in mente le distese lunghe desertiche... e ancora scendono le lacrime.. incredibile.. assolutamente incredibile...
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. Si una stretta al cuore come quando pensi ad un tuo grande amore. e ancora scendono le lacrime.. incredibile.. assolutamente incredibile...
.... è questo l'amore da coltivare ... quello da tenere sempre lucido, quello per cui vale la pena rendersi sempre vigili e consapevoli..
che meraviglia.
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E' vero ragazzi, è il mal del cammino, che prende l'animo, il cuore e non ti molla più.
E' un male che fa star bene ... e allora lasciamo pure che ci invada e godiamoci un po' la nostalgia del cammino, lasciamo scorrere qualche lascrimuccia quando capita e parliamone con chi soffre della stessa malattia.
Ciao y buen camino siempre
Oriano
PS: Nausica, c'è una pagina nel mio sito dove i pellegrini che hanno fatto il cammino lasciano il loro nome ... un modo come un altro per sentirsi parte di una buona compagnia: http://www.pellegrinibelluno.it/index.asp?page=anascrol (http://www.pellegrinibelluno.it/index.asp?page=anascrol)
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Ciao Nausica il tuo post entra e si diffornde in ogni mia cellula; nel tempo anche nel forum ho espresso e condiviso del ............ malinconia da camino;
La magia, il pathos che ti inebria e ti avvolge in ogni momento della viata del suo divenire;
Bello il tuo post così come gli altri commenti ; Tutti accomunati dal mito e fascino del matamoros" Ti prende e non ti lascia più".
P.S Con amici sto lavorando a lcamino siciliano 2011...... Ti lancio un seme : perchè non ti aggreghi?
Ultreya sempre!!!
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Già, mal di cammino...nessuna cura e un solo rimedio: partire di nuovo.
Per ringraziare Nausica del bel pensiero gli regalo una stupenda prosa di P.Neruda che abbiamo recitato qualche sera San Nicholàs per i pellegrini in transito:
Hemos perdido aùn este crepùscolo
Nadie nos viòs esta tarde con las manos unidas
mientre la noche azùl caìa sobre el mundo.
He visto desde mi ventana
la fiesta del poniente en los cerros lejanos
A veces como una moneda
se encendia un pedazo de sol entre mis manos.
Yo te recordaba con el alma apretada
de esa tristeza que tu me conoces
Entonces donde estaba?
Entre que gentes?
Diciendo que palabras?
Porque se me vendre todo el amor del golpe
cuando me siento triste y te siento lejana?
Cayò el libro que siempre se toma en el crepùscolo
y como un perro herido rodò a mis pies mi capa
Siempre, siempre te alejas en las tardes
hacia donde el crepùscolo corre borrando estatuas.
:)
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E' proprio " incredibile", come dice Nausica,..
Il cammino
Passa il tempo, che per il pellegrino ha una dimensione spazio- temporale diversa, e lo senti sulla tua spalla che ti accompagna. Nessuno lo vede, ma il tuo cuore lo accarezza quasi a volerlo rassicurare dicendole " come posso scordarmi di te ".
Buon cammino sempre, Antonio
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:) grazie della poesia.. pensiero sensibile.. che cammino é il cammino Siciliano?
Si forse l'unica cura é partire di nuovo.. tutti dicono che é ormai un pellegrinaggio commerciale.. e tante cose lo farebbero pensare.. a partire dai distributori nei paesi più sperduti..
Eppure ciò che vivi e soprattutto che ti rimane é ... tutt'altro che superficiale e comune..lontano mille miglia dall'utilitaristico ed eccessivo.. ti rimane il concetto di essenziale..
grazie davvero delle vostre risposte.. ci si sente parte di qualcosa di grande...
un abbraccio!!!!
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credo che dipenda solo da noi. Tutto ormai si può vedere come "commerciale" ma siamo noi che decidiamo il signficato, il valore e gli insegnamenti che siamo pronti a ricevere.
Se il cammino è stato speciale e ha mostrato l'amore è perchè Tu sei speciale e sei amore.
Anche il distributore di cocacola rosso in mezzo al nulla assume un valore diverso a seconda della voglia di ognuno di non fermarsi all'apparenza e di aprirsi coraggiosamente al positivo.
abbraccio
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forse è una spirale, al rientro come dice giorgia indossiamo un paio di occhiali diversi con la quale poi, piano piano ci apriamo al mondo in modo nuovo, e la sacra spirale ritorna per condurci ad osservare tutto con cuore leggero....
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Dipende solo da noi come vivere il cammino.
Anche se ci sono tanti cammino-turisti, se il nostro cuore è aperto al cammino, allora nulla ci può impedire di cogliere l'essenza di quei passi. Non è chiusura agli altri, ma un momento di arrichimento per poi saper donare con più entusiasmo.
Buon cammino sempre, antonio