DEH PEREGRINI CHE PENSOSI ANDATE
(http://www.gameswisdom.com/wp-content/gallery/dantes-inferno/dante-alighieri.jpg)
[...]passati costoro da la mia veduta, propuosi di fare uno sonetto ne lo quale io manifestasse ciò che io avea detto fra me medesimo; e acciò che più paresse pietoso, propuosi di dire come se io avesse parla...to a loro; e dissi questo sonetto, lo quale comincia: ''Deh! peregrini che pensosi andate''. E dissi 'peregrini' secondo la larga significazione del vocabulo; ché ''peregrini'' si possono intendere in due modi, in uno largo e in uno stretto: in largo, in quanto è peregrino chiunque è fuori de la sua patria; in modo stretto, non s'intende peregrino se non chi va verso la casa di sa' Iacopo o riede. E però è da sapere che in tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio de l'Altissimo: chiamansi ''palmieri'', in quanto vanno oltremare, là onde molte volte recano la palma; chiamansi ''peregrini'', in quanto vanno a la casa di Galizia, però che la sepultura di sa' Iacopo fue più lontana de la sua patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi ''romei'', in quanto vanno a Roma, là ove questi cu' io chiamo peregrini andavano.
Dante Alighieri, ''Vita nuova''
Il modo di essere pellegrino appare straordinariamento appropriato alla gran quantità di gente che a piedi, con sofferenza fisica e spirituale, si avvia verso Santiago de Compostella...
L'esperienza che ne abbiamo in tanti del "Forum dei cammini europei del pellegrino" è "quasi" molto profonda...