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Natalia Romano, I colori del silenzio - Racconti,
Libreria Editrice Urso, Collana Opera prima n. 13, 2008, 8°, pp. 88, Euro 10,00
...ho fatto una sintesi a modo mio del libro di Natalia Romano.
Il libro mi è piaciuto moltissimo. Tutte le storie erano belle, però a dir la verità mi hanno colpito particolarmente questi racconti:
LA COSA PIU' IMPORTANTE
Una ragazza di nome Lisa che è felice di esistere, si pone mille domande su come era nata e perché non era nata durante nove mesi come le altre ragazze della sua età. Lisa è quasi perfetta, tranne che per un motivo. Un pomeriggio cercava di prepararsi per la serata che avrebbe passato da un'amica, e siccome voleva essere carina per un ragazzo aveva deciso di prepararsi al meglio. Mentre cercava gli orecchini a forma di rosellina, trova qualcosa sulla sua nascita. Da lì scopre che era artificiale e che i suoi due fratellini non erano riusciti a sopravvivere. Poi, però, si guarda allo specchio e vede una ragazza carina, dolce e vera. Perciò, non è diversa dalle altre. Lei, Lisa è una ragazzina come tutte ed è felice di esistere. Ed è questa la cosa più importante.
AL DI LA' DEL SILENZIO
Siamo più o meno durante la seconda guerra mondiale, ai tempi della Shoah. Un bambino di nome Karl, vede piangere spesso sua madre. Il bambino pensa che forse è per la morte di persone che conosceva.Ogni giorno moriva qualcuno. Forse sua madre piangeva perché era sparito suo padre. Un giorno li fecero mettere in fila e decisero se mandarli "a destra o a sinistra". Il bambino, la madre e la sorellina andarono a destra, mentre il papà a sinistra. Quella sera la madre li mette a nanna. Dopo un bel po' la mamma sveglia i bambini e gli raccomanda di nascondersi. I soldati che, nel frattempo entrano in casa, trovano subito sua sorella Catrina e la portano via. Invece, non trovano Karl. Karl quella notte va da un signore con gli occhi buoni. Il bambino si sveglia quando è giorno. Vede che i soldati puntano il fucile a tutti loro e li fanno andare verso una collinetta. Arrivati sulla collina sente tanti spari e dopo un po' anche lui va al di là del silenzio, come Catrina e il suo papà.
Niente male, eh?
A proposito di libri ho trovato due frasi bellissime.
La prima è: "Essere liberi è un dono, essere semplici è un dono. Un dono è trovare il posto giusto per noi".
La seconda, la mia preferita, è: "Bisogna scrivere la verità e metterci dentro il cuore".
Erika Coffa
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