Nome | POESIE con eventuali Commenti | |||||||
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Ora anche tu
A mio fratello Ora anche tu ti sei aggiunto ai più. Non ti è bastato a guarir la tua ferita il caldo affetto di quanti ti stavamo attorno. E io mi sento un grande vuoto dentro come con te perdessi totalmente l’affetto della pianta che ci fece ora mi sento orfano del tutto. Ora anche tu ti sei aggiunto ai più. Alle presenze assenze delle mie giornate ora a sentire un poco quel calore ora a sentire il gelo del silenzio. Nel tuo volto leggevo il volto degli assenti ritrovavo a tratti sul tuo viso il sorriso sereno di papà e quello triste della cara madre or del fratello or della sorella ripetevi le mosse certe volte e un po’ li risentivo accanto a noi e riavvertivo se ne parlavamo quello stesso dolore che era il mio condiviso con te doleva meno ora lo hai lasciato a me soltanto. Eri anche gli altri e perciò più caro. Ora ad altri mi affido ché mi aiutino a lenire un poco i morsi aspri delle care assenze a coloro pei quali ancor la vita per amore mi impone dei doveri e ancora degli impegni l’affetto loro dolce lenimento alle piaghe che va lasciando il tempo . Con ben altri pensieri e altro cuore ancora siederò con quegli amici con i quali stavamo la mattina un po’ di tempo insieme in allegria a chiacchierare ancor di cose amene a parlare di tutto e un po’ di niente ma accanto avvertirò assieme alle altre da ora la tua assenza e il tuo silenzio. . |
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MOMENTO
ad Angela torpore: velo di tenebra sugli occhi mano che ti muore nella mano ed è bellezza anche questa: minimo ritaglio dell’eterno |
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NON E’ CHE UN PERPETUO TRAMARE
la vita ha in tasca la morte -siamo noi divino seme: non è che un perpetuo tramare “cospirazioni” del nascere miracolo d’amore |
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Su quel tappeto lì che ha il colore intollerabile Dell’assenza
Passano uomini e cose Lei Prova a staccare i visi calmi dei suoi amati lego Non ce la fa a recuperare i pezzi perduti così mi guarda con gli occhi spalancati Che si trascinano con la sua sedia a rotelle Vive senza camminare insieme a loro eppure è sempre lì con il sole in faccia senza muoversi di un passo |
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DI QUA DEL VELO
onirica visione dell’eden dove profuma Signore di abele il tuo giorno un cielo bianco di silenzi di qua del velo vascello fantasma |
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L’ ANGELO
noi lacere trasparenze -sostanza di luce e di sangue- a superare d’un passo la morte solleva l’angelo un lembo di cielo svela l’altra faccia del giorno |
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SCOGLIO DI BALATA
Incomprensibile, irto,inusitato; ospite di irsuti chelati; oste invitto di fragorosi fiotti; muto interlocutore dell'invadente sibilo grecale. Del cigno solitario e puntuale, rifugio e approdo: inane patria, nel suo etereo migrare.
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CRISTO
Non bandiera, non divisa, ma una croce vera. La parola profferita, poi, una preghiera: Speranza di vita, per l'umanità intera. |