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Attualità, Politica, Arte e Cultura.
ANNO XXIII - LUNEDI' 6 DICEMBRE 2010
Editore-Direttore Resp. prof.Biagio Iacono
Aut.Trib. Siracusa n. 4/90 del 10/02/1990 e variazioni
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Caso Muscoiona
IL SALUTO AD UN AMICO
NOTO – 4 Dicembre 2010 – Anch’io come tanti Netini – se non tutti, visto che c’è stato qualcuno che l’ha denunciato e su cui a tempo e luogo la Giustizia e la Magistratura dovranno pur dire qualcosa di definitivo a futura memoria sul caso Muscoiona – sono stato al funerale di Salvatore(v.foto), che ho conosciuto giovanissimo studente quando gli davo spesso un passaggio per andare a scuola negli anni Settanta. Anch’io, come tanti di noi, ne ho seguito con simpatia le iniziative editoriali nel campo che poi gli si è rivelato più confacente,quello della ricerca naturalistica, ed anch’io con la mia Famiglia spesso ne ho seguito i consigli o sperimentato le sue erbe e misture: senza, però, mai poter diversamente “diffidare” sulla di lui serietà personale o competenza in materia. Per questo, non ho tentennato a pubblicare in evidenza su questo giornale (24/25 novembre 2010) una ”Lettera” di solidarietà a firma d’un Gruppo di Cittadini di Noto, fra i quali anch’io mi riconoscevo per la serietà delle riflessioni e che ripropongo in pagina interna. Pertanto - memore dell’umana Sventura che può abbattersi su ognuno di noi - fatte salve tutte le presunte o vere voci sulle modalità della morte dopo l’arresto ed i domiciliari, ho voluto anch’io rendergli l’ultimo saluto in San Carlo, l’altro ieri 2 dicembre 2010, quando ho trovato in chiesa moltissimi suoi Amici, come me, fra una moltitudine di Popolazione addolorata: un segno, questo, che ci deve far riflettere tutti a NON dimenticare un fatto così triste per la nostra Città! Su cui NON dovremo né dobbiamo abbassare la guardia proprio perché, se la morte è foscolianamente giusta dispensatrice di memoria, sul nostro concittadino Salvatore Muscoiona non cada una coltre d’assordante apatico silenzio. Noi attenderemo serenamente il giudizio quanto più sollecito della Magistratura, alla quale vorremmo giungesse anche la nostra modestissima Vox Populi che – al di là di maldicenze o sospetti sul piano inquisitorio – a noi, absit iniuria verbis, suona moralmente ed umanamente assolutoria.
Biagio Iacono
lA LETTERA
Pubblichiamo integralmente:
" Il linciaggio mediatico è un reato!
Difendiamo la dignità umana di SALVATORE M.
Conosciamo l’erborista Salvatore M., alcuni non molto bene, altri di più, e l’abbiamo frequentato.Passando dal corso di Noto lo vediamo da oltre 20 anni nella sua bottega,a preparare e vendere le sue misture. Fa un mestiere unico ed è uno dei pochi superstiti di un altro tempo; non vede soltanto nel profitto la sua meta, ma sa, come pochi altri, quanto superflui sono spesso i rimedi chimici introdotti dal potere delle grandi industrie farmaceutiche rispetto alla potenza della natura. È un saggio, uno che veramente sa cosa fa,e non per caso mezzo paese lo frequenta per farsi curare e aiutare. Ci sono centinaia di persone che arrivano da lontano, dal Nord Italia o da altri paesi per farsi preparare da Salvatore M. un preparato che non possono trovare da nessun’altra parte. Recentemente l’abbiamo visto di nuovo, sulla prima pagina di un giornale, arrestato in quanto sospettato di un grave ed infamante crimine che qui non citeremo, perché non sta a noi discutere della sua colpevolezza. Diremo invece che Salvatore stava al posto d’onore nella pagina di quel giornale, lo stesso posto riservato ai boss mafiosi quando vengono catturati, con bene in vista il nome e il cognome, la professione, il luogo dove lavora e la fotografia che lo fa sembrare un mostro… Il linciaggio mediatico è proibito dalla legge, perché un PRESUNTO criminale resta innocente finché un tribunale non lo condanni.
In Italia, e in Sicilia i media commettono ogni giorno gravi abusi dietro la scusa del diritto di cronaca, pubblicando nomi e foto di persone indagate, e ricostruendo i fatti come se fossero già accertati e comprovati. Solo che la pubblicazione dei nomi e delle foto riguarda sempre le stesse persone: quelli che si sanno difendere meno, quelli più deboli, come gli immigrati, arrestati per un PRESUNTO reato, che si trovano pubblicati nei giornali con fotografia, nome e cognome… manca soltanto l’indirizzo. Perché ai media interessa lo scandalo, anche “fatto in casa”.
I media sono potenti, fare causa contro di loro è una faccenda impossibile,ti impegni per anni, perdi alla fine non soltanto la causa ma anche un mare di soldi. Se si tratta invece di una persona di “onore” oppure di potere, i media non pubblicano mai il nome oppure una foto, semplicemente soltanto le iniziali, come dovrebbero fare sempre, e ne parlano poco, magari nell’ ultima pagina. La campagna di linciaggio che si è messa in atto contro Salvatore M. ha già rovinato una persona e una vita prima che vengano concluse le indagini ed eventualmente iniziato un processo. Questo è inaccettabile. Noi ci opponiamo a questa forma di auto giustizia dei media, che accende la voglia del LINCIAGGIO, indegna per un paese civile! Salvatore M. resta innocente finchè un tribunale non avrà provato il contrario. Sappiamo bene comunque quanto sarà difficile correggere l’immagine sbagliata creata dai media e dal passa parola, che già sembrano aver distrutto una persona, se alla fine questa venisse assolta in pieno. "
Un Gruppo di Cittadini di Noto
ESTRATTO dal 24 al 25 NOVEMBRE 2010