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139) Fulvio Maiello  Maschio
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Giovedì, 31 Marzo 2011 19:11 Host: net-188-153-91-25.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Il signor B
I motivi che consigliano al cittadino, che abbia un minimo di intelligenza, ma credo sia sufficiente il semplice buon senso contadino, di smetterla di occuparsi delle vicende umane e giudiziarie del sig. Silvio Berlusconi sono essenzialmente almeno due. Il primo è di carattere generale e riguarda lo stato della cultura nel paese: il secondo riguarda esclusivamente l’attuale Presidente del Consiglio come persona fisica. Non c’è chi non veda la rilevanza epocale che ha assunto nella società attuale la globalizzazione in tutte le manifestazioni dell’attività umana. Dalla grande finanza, al commercio, all’industria, alla cultura, ai mezzi di comunicazione, all’agricoltura all’inizio del terzo millennio sono cambiati gli scopi e i parametri. Solo il profitto è la molla, la giustificazione e il fine di ogni attività e ad esso, nuovo vitello d’oro, siamo tutti sospinti a porci in adorazione. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti basta ricordare come oggigiorno più del 90 per cento degli abitanti di questo paese scelga di trascorrere i propri fine settimana nei grandi centri commerciali anziché frequentare i molti musei e i parchi che sono frequentati solo dai turisti esteri. Una vocina maligna mi suggerisce che quando gli italiani non avranno più un euro da spendere potranno ancora continuare a frequentare i centri commerciali ma, stavolta, per chiedere l’elemosina. Vogliamo arrivare a tanto prima di risvegliarci dall’ipnosi collettiva nella quale siamo immersi? Si potrebbe continuare e ricordare come tutto ciò che accade non avviene per caso ma in base a precise finalità: la distruzione della scuola con i tagli alle risorse per abbattere le difese davanti alla pressione degli affaristi; la conquista dei mezzi di informazione per addormentare con notiziari e pubblicità mendaci ogni residuo di coscienza civile; la neutralizzazione della giustizia per garantire impunità ai corruttori. Il nostro nemico principale non è Berlusconi ma la globalizzazione, che egli rappresenta e propugna, incompatibile con le tradizioni culturali e la storia del nostro mondo occidentale. Per occuparci infine del secondo motivo osservo come il sig. Silvio Berlusconi sia una persona fisica come milioni di altre con le sue virtù e i suoi vizi, con i suoi lati fisici gradevoli e meno e non possiamo certo accodarci alle schiere dei suoi ammiratori che non perdono occasione per innalzare odi al suo passaggio. Penso che è un uomo molto ricco, anzi esageratamente ricco, ma anche infelice. Se qualcuno può mi spieghi a che cosa gli serve possedere tutte le ville di cui è entrato in possesso se poi può abitare solo in una alla volta? Dicono che abbia una famiglia e dei figli ma la famiglia l’ha perduta e i figli non credo siano tanto fieri di lui. L’unico suo tratto caratteristico è l’amore per il denaro che nelle sue convinzioni da anche potere. Il che bisogna riconoscere sia anche vero almeno come si evince dal fatto che si è comprato a suon di milioni di euro i voti che gli mancavano per sfuggire alle grinfie della giustizia e il consenso dei lampedusani , ingenui isolani passati velocemente dagli improperi agli osanna solo al balenio dei mitici biglietti di carta che sono tutto il suo mondo. Non possiamo perdere il nostro tempo ad occuparci di un singolo uomo. Berlusconi è forte perché rappresenta la maggioranza degli italiani che vorrebbero tutti essere come lui e in lui si identificano e sono attualmente senza difese immunitarie. Ecco perché si trova, piccolo e grasso, a guidare senza meriti di cultura o di storia personale. un popolo di pecore. Occorre prima far crescere le pecore prima di scegliere chi le deve governare.
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