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Fulvio Maiello  |
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Lettera al Pontefice
Santità,
sono un cattolico per nascita, educazione familiare e scelta personale ma, se mi guardo attorno, vedo ogni giorno di più aumentare i dubbi e la mia fede vacilla. Il mio paese è impantanato in una palude di interessi privati e sete di potere che non lascia spazio ai sentimenti antichi quali l’onestà, l’amore per il prossimo, la tolleranza e il rispetto del diversi e la chiesa di Roma cosa fa? Assiste indifferente se non compiacente alle ingiurie che si ripetono con frequenza sempre maggiore. In altri tempi avrebbe prodotto qualche frate che dal pulpito avrebbe invocato le fiamme dell’inferno sui prevaricatori, i furbi e i manipolatori delle popolazioni ma, ai nostri giorni, forse non nascono più Savonarola e allora, l’imput che viene dalle alte sfere è quello di venire a patti con il potere del momento e cercare di convivere con esso. Non si spiega altrimenti l’assoluta mancanza di una parola, un cenno, un rimbrotto da parte della chiesa di Roma a fronte dello scempio osceno che la classe politica italiana sta perpetrando ai danni del popolo italiano. La chiesa tace e i nuovi barbari consolidano il loro potere. Forse che nelle stanze del Vaticano si pensa che è meglio, per il futuro della Chiesa, assecondare i potenti? Ma, se è questa la giustificazione, e risulta evidente solo se ci si guarda in giro per il mondo e si osserva come in molti paesi trionfano i regimi conservatori e reazionari, con la benedizione delle alte sfere vaticane, allora è doveroso porsi una domanda. Quali valori porta avanti il cattolicesimo, la chiesa di Pietro e degli apostoli? Francamente, Santità, non vorrei essere al suo posto, schiavo come sembra delle correnti di palazzo e delle trame politiche dei Suoi cardinali. Non mi permetto di rivolgerLe un rimprovero ma, mi sarei aspettato dalla sua voce un fermo richiamo, urbi et orbis, all’amore, alla carità e al perdono e una condanna, altrettanto ferma del compromesso con il denaro, ovvero con Satana e delle sue dottrine che conosciamo con il nome di globalizzazione. Se continua così cercherò in una religione orientale quello che non trovo più nella religione cattolica.
Fulvio Maiello- Aprile 2011
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