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Fulvio Maiello  |
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La sfacciataggine
Non rientra ancora tra le virtù ma si avvia a diventare una pratica comune. E’ ancora di pochi ma, per fortuna, quando sarà universalmente generalizzata allora perderà la sua connotazione esclusiva e sarà patrimonio di tutti, cioè priva di valenza mediatica e di importanza. Allora finalmente anche Berlusconi sarà un comune cittadino cui nessuno dà importanza e sarà la sua fine. Quando era da solo a sostenere ossessivamente di essere un perseguitato dai giudici faceva notizia e tutti i giornali riportavano anche le virgole delle sue esternazioni, ma adesso che tutti i suoi scagnozzi ripetono anch’essi la stessa cosa da Ferrara a Sallusti, a Gasparri, Cicchitto, La Russa, Santanchè, Brambilla, Gelmini, Garfagna, fino agli autisti delle loro macchine blu e agli uomini e donne delle claque in servizio permanente effettivo, ecco che nessuno ci fa più caso e tanti ci ridono sopra. La sfacciataggine rende quando è di pochi e questo il cavaliere, che sarà ricco ma non è certamente intelligente, non lo capirà mai. Come non ricordare le parole di Montanelli quando diceva che Berlusconi si affosserà da solo grazie alla sua mente corta. Il processo è cominciato e tra qualche tempo, quando perderà la poltrona e sarà dichiarato colpevole in uno dei tanti processi a suo carico e i suoi discepoli si saranno sciolti come la neve al sole, o riciclati di qua e di là, ci rideremo sopra.
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