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Fulvio Maiello  |
fulviomaiello@teletu.it |
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Sono stanco di parlare di politica e voglio prendermi una pausa. C’è un argomento nuovo che m’intriga ed è il web con la sue novità ma anche pericoli. Rappresenta indubbiamente il superamento della pubblicità cartacea prima e della televisione dopo. La grande novità è che prima i messaggi partivano da una origine ben determinata, chi pagava i costi, ed erano diretti a tutti, ora i messaggi sono personali e vengono scambiati tra privati. Almeno così ci sembra. Se si segue facebook si nota subito un intreccio di comunicazioni e scambi di foto e musica che, francamente mi sembrano esagerati. C’è un uso abnorme delle nuove tecnologie con un diluvio di foto digitali che, a pensarci bene, non tutte possono interessare i destinatari o i frequentatori della nostra bacheca. Certo che tutti si sentono in dovere di fare i complimenti ed esprimere sentimenti di condivisione che, a mio parere, suonano falsi da lontano. Sono indotto a pensare che il fenomeno nasce dalla solitudine e dalla mancanza o insufficienza di affetti sicuri. Sono tutte richieste di aiuto che arrivano da persone che non sanno più dove rivolgersi e mandano le loro invocazioni nell’etere. A qualcuno arriveranno. Ecco il pericolo: ora anche i nostri sentimenti più intimi vengono registrati e trasferiti in un database dalle proporzioni infinite. Se è vero, come è vero, che la conoscenza è potere anche gli impercettibili fremiti dei nostri cuori possono essere usati per scopi impropri e farci un domani schiavi di nuovi dittatori. Personalmente, sarà per l’età,preferisco tenere per me alcuni sentimenti intimi perché i destinatari non debbono avere bisogno di esternazioni verbali o cartacee per riceverli ma, naturalmente, non mi sogno neppure di rivolgere una critica a tutti quelli che li esternano volentieri a tutti. Vorrei solo che si aprisse una discussione franca e aperta su queste tematiche perché mi sembra impossibile l’abbondanza di amore che riempie le pagine del web.
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