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Fulvio Maiello  |
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Un’occasione epocale
Con la costituzione del governo Monti, una compagine di persone tutte estranee agli attuali partiti politici, si è verificata una situazione inedita per la politica italiana. Per la prima volta ai vertici dei vari dicasteri e alla stessa guida del consiglio dei ministri ci sono persone nuove che non hanno scheletri nell’armadio, conflitti di interesse o privilegi di caste da difendere. Faranno bene e riusciranno a riportare l’Italia al posto che le spetta tra le nazioni? Non possiamo saperlo anche se tutti lo speriamo, ma una cosa deve essere subito chiara: non si può più tornare indietro. Primo destinatario del messaggio è l’ex premier Silvio Berlusconi. E inutile che si affanni ora a dichiarare che la manovra di Monti è recessiva e, non avendo nulla di già fatto da mettere sulla bilancia, continua a promettere di tutto e di più. A sentire lui i sondaggi lo danno in crescita inarrestabile ma, se si esce dal suo universo mediatico, lo troviamo invischiato nella fanchiglia di una palude maleodorante dove stanno tutti quelli, che come lui, hanno ingannato e sfruttato per anni gli italiani. Monti non sarà un santo e non farà miracoli ma almeno ci dirà la verità e non ci prenderà in giro. Gli italiani che hanno un minimo di sale in zucca lo hanno già compreso e non si faranno incantare una seconda volta. Patetici, ancora una volta, sono i suoi scagnozzi: Cicchitto per la camera e Gasparri per il senato che, come scolaretti diligenti, si affannano a chiedere di essere ascoltati dal premier prima di qualsiasi intrapresa. Non hanno capito che il loro tempo è finito e, per il futuro, si preparano grandi novità. I politici che avranno l’onore e l’onere di guidare la nazione negli anni avvenire non potranno più essere veline compiacenti e formose né avvocati senza clienti, medici falliti, come non dichiarare medici falliti quei professionisti che dovrebbero abitare e frequentare le case della Vita, come gli antichi egizi chiamavano gli ospedali, e non le abitazioni del vizio e delle sconcezze, oppure imbroglioni o mafiosi ma dovranno essere persone di sani principi morali, selezionate con cura e che dichiarino di mettersi al servizio del popolo e non di sé stessi o d amici. Questa almeno è la speranza. Potrà avverarsi? Lo spero ma,per intanto, non facciamoci scappare la ghiotta occasione che ci si presenta: aiutiamo il governo Monti e, in attesa di mandarli tutti a casa alle prossime elezioni politiche,ignoriamo le lamentele e le grida dei attuali deputati e senatori che sono i responsabili unici delle attuali difficoltà.
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