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Alessandro Buscemi  |
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Alessandro Buscemi
Cortile Avveduto, n. 30
96012 Avola (Siracusa)
Telefono: 0931/823511
Cellulare: 333/7129665
e-mail: alex0210@tin.it
Avola, lì 13 Giugno 2012
OGGETTO: Penuria di acqua potabile in cortile Avveduto.
SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI
AVOLA (SR)
e.p.c. PREFETTO DI
96100 SIRACUSA
Il sottoscritto Alessandro Buscemi, nato a Noto (Sr) il 02/10/1968, residente in Avola (Sr), Cortile Avveduto, 30, coniuge di Gabriella Caruso, nata a Noto (Sr) il 14/10/1968.
PREMESSO CHE
la concessione relativa alla fornitura di acqua potabile è stata accordata alla moglie.
PREMESSO CHE
dal 2005, anno in cui si è trasferito nell’abitazione di cortile Avveduto, 30, ha ripetutamente segnalato, verbalmente e per iscritto, alle precedenti Amministrazioni il fatto che, differentemente da molti altri cittadini, ha sempre ricevuto il servizio relativo all’erogazione dell’acqua potabile in modo parziale, ma lo ha sempre pagato come se lo avesse ricevuto in modo completo.
PREMESSO CHE
a causa della penuria di acqua, quotidianamente è costretto a considerare il rischio di uno svuotamento delle vasche e che diverse volte, da quando si è trasferito nell’abitazione di cortile Avveduto, 30, ha dovuto fronteggiare le difficoltà causate dall’esaurimento della insufficiente quantità di acqua giunta nei serbatoi.
PREMESSO CHE
nonostante il verbale invito ricevuto da parte di chi pensa di risolvere un problema utilizzando facili scorciatoie, le quali si rivelano inesorabilmente gravi disagi per altre persone, il sottoscritto, ritenendo illegale la soluzione proposta da alcuni tecnici e amministratori, sin dal giorno in cui si è trasferito nella casa sita nel cortile Avveduto, 30, in Avola (Sr), non ha mai installato un motore allo scopo di facilitare l’affluenza di acqua nelle vasche, anche se purtroppo nel vicinato, così come in quasi tutte le famiglie avolesi, con una tacita autorizzazione da parte dell’Amministrazione comunale, serenamente, si è sempre fatto un uso quotidiano di motori che riducono notevolmente la possibilità di accesso dell’acqua erogata dal Comune all’interno dei serbatoi sistemati in immobili sprovvisti di strumenti ritenuti illegali dalla stessa Amministrazione comunale.
PREMESSO CHE
indubbiamente all’interno del paese di Avola (Sr) si utilizza impropriamente l’acqua destinata ad un uso domestico, con il triste paradosso che qualcuno, indisturbato, riesce a pagare un servizio goduto più di altri ad un prezzo uguale a quello preteso dal cittadino corretto che spesso è costretto, per un disservizio, a lavarsi con l’acqua minerale.
PREMESSO CHE
ad Avola non esistono contatori funzionanti, coscienti del fatto che l’acqua è un bene prezioso di cui tutti i cittadini hanno il diritto di godere in uguale misura o quanto meno pagando il servizio in relazione al consumo, non si può assolutamente tollerare un tacito consenso, a volte anche verbale, ma mai per iscritto, di coloro che, autorizzando l’installazione di un motorino utile a portare una quantità maggiore di acqua potabile nelle vasche, pensano di soddisfare l’esigenza del cittadino con palliativi che offrono un’effimera e selvaggia soluzione del problema, causando svantaggi non indifferenti ad altri utenti che credono ancora in un’azione civile e legale che dovrebbe essere normale in uno Stato di diritto.
PREMESSO CHE
il cittadino dotato di senso civico e rispettoso delle leggi, spesso gode di un servizio parziale pagandolo per intero, costretto ad affidarsi al buon senso del vicino che indisturbato utilizza un motorino sistemato a volte all’interno della propria abitazione, altre volte anche all’esterno, installato, col tacito consenso degli addetti ai lavori, sottraendo spesso acqua a chi si sforza di assumere un atteggiamento corretto, il sottoscritto non attribuisce nessuna colpa a chi autorizzato tacitamente o verbalmente, per necessità, ha deciso di fare uso illegalmente di un motorino utile a garantire la giusta quantità di acqua indispensabile per una dignitosa conduzione di vita e addirittura per la sopravvivenza dell’essere umano.
CHIEDE
1. Di volere provvedere alla rimozione graduale di tutti i motori da anni installati selvaggiamente nelle abitazioni avolesi e che sicuramente danneggiano coloro che, rispettosi delle esigenze altrui, non hanno provveduto a munirsi di tale mezzo.
2. Di volere effettuare un efficace sopralluogo, finalizzato ad accertare un eventuale uso improprio di acqua, come ad esempio l’irrigazione dei campi con acqua destinata ad uso domestico oppure il lavaggio di mezzi di locomozione, ma anche terrazzi o verande, con sperperio di acqua, privando di un bene essenziale adulti e bambini.
3. Un serio intervento alla rete idrica, nonché la sistemazione di efficaci contatori capaci di registrare la giusta quantità di acqua e non l’aria che arriva dentro le vasche dei cittadini, in modo tale che ognuno paghi il servizio che riceve, evitando quindi che al danno si aggiunga anche la beffa.
DISTINTI SALUTI
ALESSANDRO BUSCEMI
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