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Fulvio Maiello  |
fulviomaiello@teletu.it |
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Una preghiera rivolta ai media (tv e giornali)
Non è tra i miei intenti il desiderio di influire in alcun modo sulla programmazione dei servizi di esclusiva pertinenza delle varie redazioni –per la verità all’uomo della strada sorge spesso il dubbio che le redazioni seguono solo la direzione scelta dall’editore oppure, nel caso di un servizio pubblico come la Rai/Tv,dai dirigenti di rete che obbediscono solo ai partiti di riferimento- ma una osservazione sorge spontanea: L’Italia è una nazione di oltre 60 milioni di abitanti dei quali la maggioranza- diciamo il 90/95% ?-non possiede azioni o titoli di alcuna specie nazionali o esteri che richiedano una attenzione giornaliera all’andamento delle borse. Perché allora, alla fine di ogni telegiornale e su tutti i giornali viene dato grande spazio ai listini di borsa e all’andamento dei mercati? Saranno interessati i banchieri, i finanzieri. gli speculatori e i grandi capitalisti, in tutto alcune centinaia di soggetti privati e pubblici perché il resto dei cittadini ha altro a cui pensare.
Senza spirito polemico, ma con estrema fermezza, vorrei ricordare ai responsabili dei palinsesti che la gente comune vorrebbe che si parlasse di più e meglio dei problemi giornalieri delle famiglie e dei giovani di questo paese. Stiamo abbandonando al loro destino interi pezzi del nostro paese- vedi la Sardegna ultima arrivata e la Sicilia ormai da anni abbandonata alla mafia, poi vengono la Calabria e tutte le altre regioni a seguire, mentre nella pianura padana c’è chi si lamenta che tutte le risorse dello stato vanno al meridione anziché finire nelle tasche dei vari obelix padani e dobbiamo tutti interessarci, invece, dell’andamento delle borse. Ma tutto ciò vi sembra logico o utile?
A me parere no e mi piacerebbe che i miei concittadini si esprimessero in qualsiasi forma, telefono, e-mail o anche nelle piazze per dire la loro. Ricordo a tutti che, almeno a parole. la sovranità spetta al popolo e non a questa classe politica che esercita ormai una vera dittatura al posto della democrazia che ci vuole contrabbandare.
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