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 Mercoledì, 12 Giugno 2013 11:29 Host: net-188-153-79-250.cust.dsl.teletu.it
Ma siamo tutti impazziti? Non si sente altro sui servizi televisivi dedicati alle vicende politiche e si può affermare che coprono la maggior parte di spazio su tutte le emittenti, che l’arrampicarsi sugli specchi di giornalisti, politologi ed esponenti politici, di chiara propensione per la destra o meglio per Berlusconi, tutti impegnati a sostenere che il PD è dilaniato dalla crisi, che anche se riceve valanghe di voti nelle elezioni non può governare. Presentano delle facce toste incredibili e vogliono convincere gli ascoltatatori con tesi assurde ed improbabili che gli asini volano e le vacche adorano fare shopping. Ai direttori delle reti nazionali lancio una richiesta di vigilare su ciò che succede nei vari programmi, e solo a loro perché per le emittenti private sarebbe inutile ogni raccomandazione o avvertimento, quelle vivono ancora nel far-west del primo ottocento. Tutti non fanno che parlare di Berlusconi , più seguito, in tutte le stronzate che combina, di Obama o del Papa. Che aprano le finestre e lascino entrare l’aria nuova e fresca. Fino a quando dovremo assistere a questo teatrino rivoltante? E’ mai possibile che un partito storico e popolare come il PD non riesca a trovare, tra i milioni di persone che in esso si riconoscono uno qualsiasi che alzi la testa e metta tutti al loro posto? Non occorre essere Togliatti o Berlinguer, basterebbe un Renzi o un Barca qualunque per lanciare il grido di battaglia, come faceva il gran capo pellerossa Geronimo, per trovarsi dietro infinite schiere di uomini e donne, giunti ormai al limite della sopportazione, che spazzerebbero via in pochi attimi tutti questi finti esperti storici e politici e il loro seguito di escort appassite. Alfano sarebbe il primo a scappare e subito dietro i vari Cicchitto, Gasparri, Brunetta, Santanchè e il Popolo della libertà svaporerebbe come la rugiada al mattino. Provo a pizzicarmi la guancia e mi accorgo di star sognando, ma è un sogno bello e tanto realistico da sembrare vero,
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