|
 Domenica, 16 Giugno 2013 18:31 Host: net-93-147-105-229.cust.dsl.teletu.it
Il mondo si avvia ad una grande ed epocale trasformazione. Non credo che si possa negare come ormai le questioni della convivenza e della sopravvivenza dei vari gruppi sociali abbiano ormai travalicato i confini nazionali e siano diventate questioni planetarie. Intere masse di persone si spostano da un paese all’altro anche al di fuori dai canali legali e non ci si può opporre in nessun modo; pensiamo ai barconi che attraversano continuamente il mare con il loro carico di umanità in cerca di mezzi per sopravvivere oppure alle centinaia di nostri giovani i quali, non avendo una speranza di lavoro in patria, cercano di costruire il loro futuro in altri paesi. Siamo tutti smarriti di fronte a queste emergenze e istintivamente ci rivolgiamo alla politica per trovare soluzioni possibili, ma la politica sembra impotente e non ci aiuta, anzi esplora soluzioni improbabili e rinvia nel tempo ogni iniziativa. Può ancora farlo perché ci sono ancora margini di peggioramento per le condizioni della nostra esistenza. Quando non saranno più pagate le pensioni o non sarà più possibile ricevere gratis le cure mediche allora anche noi ci imbarcheremo per nuovi lidi ma non tutti, perché molti saremo semplicemente eliminati nella lotta per l’esistenza dove solo i più forti sopravvivono. Vi sembra un quadro troppo fosco? Semplicemente è quello che sta già avvenendo per gran parte della popolazione del pianeta e non si vede perché dovremmo restarne fuori solo noi. Attualmente si fronteggiano due dottrine sociali contrapposte: il liberismo attualmente imperante e una dottrina che guarda più ai bisogni degli ultimi che ai capricci dei primi. A guardare bene questa seconda e giovane dottrina si trova in condizione di inferiorità rispetto alla prima che ha dalla sua il denaro, il potere e i mezzi di comunicazione. Allora che si fa? Secondo me esattamente il contrario di ciò che si sta facendo. Con la connivenza di personaggi di grande rilevanza si è data vita ad un governo politico che riunisce insieme, i difensori del liberismo e gli ideologi dello stato sociale. Le due dottrine, come era logico si verificasse, non riescono a combinare nulla e passano il tempo in esercitazioni dialettiche in attesa che .la buona stella del paese faccia un miracolo. Ma ormai ai miracoli non crede più nessuno e allora?
Una soluzione ci sarebbe ma non piace a nessuno né a destra né a sinistra. Secondo il mio umile parere dobbiamo guardare alla situazione di ingiustizia intollerabile in cui versa l’intera popolazione del pianeta e porvi un qualche rimedio. Non si può rimettere in funzione la ghigliottina ma si può fare in modo che quanti nascondono nei forzieri privati o nei paradisi fiscali gran parte della ricchezza del pianeta le mettano a disposizione di tutti, conservando per i propri usi privati solo quanto necessario per una sopravvivenza civile media e non mi riferisco solo al solito Berlusconi ma a quanti ricevono stipendi e pensioni spropositate. So benissimo che sono un esercito ed essendo l’uomo “homini lupus’ sono pronti alla guerra per difendere i privilegi con le varie giustificazioni della legittimità formale e dei diritti acquisiti ma fino a quando non realizzeremo tutti o almeno la maggioranza che , oltre certi ragionevoli limiti, la proprietà privata rappresenta un furto ai danni della collettività, non caveremo un ragno dal buco e non ci sarà nessun artificio politico o contabile in grado di costruire un solo posto di lavoro.
|