LÇALTRA SICILIA » IL SOGGETTO POLITICO NUOVO DELLA POLITICA SICILIANA
- Comunicato stampa sulla partecipazione de L'Altra Sicilia alle elezioni del 2006 -
L'Altra Sicilia, a servizio della Sicilia e dei Siciliani, Ë stata unÇassociazione di diritto internazionale, nata tra i Siciliani emigrati, che fin dal 1998 ha portato avanti le pi? svariate battaglie in campo culturale, economico, sociale e politico-istituzionale con il solo obiettivo di tutelare la dignit‡ del Popolo Siciliano, gli interessi della Sicilia e la difesa del suo Statuto di Autonomia Speciale, disapplicato, anzi tradito, dalla classe politica al potere in Sicilia negli ultimi quarant'anni.
Gi‡ nel 2004, in occasione del rinnovo dei Com.It.Es. (Comitati degli italiani allÇestero), prima forma di rappresentanza democratica dellÇemigrazione italiana presso i consolati, nellÇevidente carenza di rappresentativit‡ delle organizzazioni patronali esistenti, cinghia di trasmissione dei sindacati, dei partiti e dei poteri forti italiani, sperimentÚ la possibilit‡ di presentare proprie liste à quale soggetto politico autonomo à nel collegio di Bruxelles-Brabante. Sebbene si fosse trattato soltanto di una sperimentazione rispetto alle possibilit‡ offerte dalla pi? grande diaspora cui Ë stato condannato il Popolo Siciliano e sebbene solo in parte lÇemigrazione italiana allÇestero fosse di origine siciliana, il "tentativo" si tradusse in un successo senza precedenti: L'Altra Sicilia conseguÏ il 13,99 %, inserendosi come un cuneo tra le grandi forze nazionali, costringendo le stesse a candidare siciliani ed a caldeggiare il voto siciliano ed eleggendo due rappresentanti al Com.It.Es. locale (Francesco Paolo Catania, fondatore della stessa Altra Sicilia e lÇavv. Valeria Giunta).
Da allora le forze politiche nazionali e i rappresentanti in Sicilia delle stesse, che in un primo tempo avevano cercato di canalizzare o di strumentalizzare le energie fresche e il vento di novit‡ de LÇAltra Sicilia hanno tentato di soffocarla, di ghettizzarla, di ignorarla, temendo lÇinsorgere di un nuovo pericoloso concorrente politico che facesse risvegliare lÇorgoglio sopito di un antica nazione europea. I mezzi di informazione, con qualche coraggiosa eccezione locale, hanno da allora sistematicamente censurato ogni comunicato, ogni iniziativa dellÇAltra Sicilia, dimostrando di essere nientÇaltro che mezzi di Ñdistrazione di massaâ a servizio del colonialismo non dichiarato che affligge la nostra Terra.
Non per questo LÇAltra Sicilia sÇË fatta intimidire ma ha continuato a tenere alta la propria voce, ha incontrato nuovi amici e consensi per la sua strada, ha costituito circoli in Sicilia ed allÇestero, pur nellÇassenza di qualunque finanziamento, sulle ali della sola forza delle proprie idee. Nondimeno, fin lÏ, non era cessata del tutto la speranza che le proprie battaglie istituzionali venissero raccolte almeno da una parte meno insensibile del mondo politico siciliano e la porta del dialogo non si era chiusa del tutto. In questo spirito organizzÚ una ÑFesta dellÇAutonomiaâ nei giorni del 13-14-15 maggio 2005 nella citt‡ di Mazara del Vallo in cui invitÚ praticamente tutti gli esponenti della comunit‡ politica, culturale ed economica isolana.
LÇevento, storico sotto molti profili, Ë stato boicottato in mille modi; LÇAltra Sicilia non Ñdovevaâ parlare di Autonomia ai Siciliani! Ma il boicottaggio non Ë riuscito se non in minima parte. Soltanto, tra mille difficolt‡, Ë spiccata lÇassenza TOTALE del mondo politico siciliano alla tre giorni in parola. Da quel momento per LÇAltra Sicilia Ë cessata la possibilit‡ di qualsiasi tentativo di mediazione con le forze politiche esistenti e si Ë aperto un dibattito sulle modalit‡ per offrire ai Siciliani una reale alternativa politica.
Nella considerazione, pertanto, del successo gi‡ ottenuto nelle elezioni Com.It.Es., le quali consacrano gi‡ LÇAltra Sicilia come un soggetto politico esistente e dotato di una propria rappresentativit‡;
nella considerazione che alla Sicilia oggi viene offerta solo una squallida alternativa tra una destra autonomista solo a parole e corrotta fino al midollo ed una sinistra che oscilla tra lÇessere la brutta copia della destra o il ricettacolo di tutte le peggiori concezioni centraliste ed anti-siciliane che credono che la Ñquestione sicilianaâ sia solo una questione di ordine pubblico e non una questione Ñnazionaleâ;
nella considerazione che oggi Ë in pericolo la stessa sopravvivenza della Sicilia per la desertificazione economica che potr‡ tradursi in desertificazione etnica, per lÇacculturazione selvaggia alla Penisola che rinnega unÇeredit‡ di millenni e per le politiche di sfruttamento e di accentramento che mirano ad annientare politicamente la Sicilia come soggetto storico e giuridico, anche per mezzo di sobillate divisioni interne, anche per mezzo di controriforme statutarie, anche per mezzo del devastante progetto del Ñponteâ;
LÇAltra Sicilia non puÚ pi? aspettare e decide di presentarsi agli appuntamenti elettorali del prossimo anno.
LÇAltra Sicilia presenter‡ il proprio simbolo ed i propri candidati intanto alle elezioni politiche per i rappresentanti degli italiani allÇestero nella circoscrizione Europa ed invita i simpatizzanti e gli amici emigrati negli altri continenti a dare la propria disponibilit‡ a candidarsi per i continenti extraeuropei.
LÇAltra Sicilia invita altresÏ tutti i Siciliani allÇestero eletti nei Com.It.Es. che condividono i principi espressi nella propria Carta a costituirsi in gruppo autonomo dai partiti nazionali ed ad aderire a LÇAltra Sicilia; invita pure tutti i Siciliani allÇestero a costituire circoli nelle rispettive citt‡ di residenza in preparazione delle prossime elezioni politiche.
Il vento soffia nella giusta direzione e lÇopportunit‡ non va sprecata.
La Sicilia ha gi‡ perso fin troppi treni!
L'Altra Sicilia getta il suo guanto di sfida ai politicanti che oggi opprimono la Sicilia ed ai suoi falsi oppositori, e con loro getta la propria sfida allÇassistenzialismo, alla povert‡, alla corruzione, al malgoverno, allÇillegalit‡ ed allÇemarginazione nelle quali appare incatenata la Sicilia di oggi.
Come ai tempi del Vespro, lancia un solo grido di lotta: Antudo!
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