URLA LA TUA OPINIONE  
Scrivi il tuo commento all'autore di questa riflessione. Torna a URLA LA TUA OPINIONE | Amministrazione
Lascia una tua riflessione:
61) L'ALTRA SICILIA-Antudo -  Maschio
laltrasicilia-antudo@libero.it
IP loggato Mozilla/5.0 (Macintosh; U; Intel Mac OS X; it; rv:1.8.1.7) Gecko/20070914 Firefox/2.0.0.7 Visita la pagina Web  Skype
Martedì, 2 Ottobre 2007 16:42 IP: 151.53.141.44 Scrivi un commento Invia una E-mail

Forse non tutti sanno che....

La banca d'Italia non Ë d'Italia.
Se fosse d'Italia sarebbe dello Stato Italiano.
Se fosse dello Stato sarebbe dei cittadini italiani.
Se fosse dei cittadini italiani sarebbe pubblica.
[
E invece non Ë pubblica, ma privata.

Vale a dire: "nonostante l'evidente interesse pubblico e nazionale" del suo ruolo di banca d'Italia l'interesse pubblico Ë gestito da una societ‡ privata... talmente Ë privata che i veri suoi proprietari risultano nascosti.

Infatti nel sito del Senato relativo alla banca d'Italia (http://www.senato.it/att/ddl/r4083p.htm) curiosamente, chiss‡ perchÈ, manca la parte pi? interessante, cioË la composizione societaria: quando infatti arrivi al titolo "QUOTE DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE" appare la scritta "Porzione di testo non disponibile" !
[www.senato.it]

"Ma la BANCA d'ITALIA ha interessi pubblici ed Ë privata? - commenta un cittadino - Come mai?
Evidentemente si vogliono nascondere i veri proprietari. che a quanto pare non sono gli italiani, cioË lo Stato Italiano...

Se non Ë cosÏ, com'Ë? Giornali e televisioni ogni tanto dicono che il popolo italiano ha un mostruoso debito pubblico, ma nessuno dice verso chi Ë debitore...
Com'Ë questa storia?
E' cosÏ difficile saperla ?

O forse la spiegazione Ë semplicissima: Ë soltanto una truffa, una grande truffa !!!"

Un po' di storia allora:

Pare che il 1861 sia stato l'anno dell'unit‡ d'Italia.

Una dozzina di anni prima - nel 1849 - si costituiva in Piemonte la banca Nazionale degli Stati Sardi, di propriet‡ privata. Il maggiore interessato, Cavour - che aveva interessi propri in quella banca (1) - impose al parlamento savoiardo di affidare a tale istituzione compiti di tesoreria dello Stato. Si ebbe cosÏ una banca privata che emetteva e gestiva denaro dello Stato !

A quei tempi l'emissione di carta moneta veniva fatta solo dal Piemonte.

Il Banco delle Due Sicilie emetteva invece monete d'oro e d'argento.

La carta moneta del Piemonte aveva anch'essa una riserva d'oro - circa 20 milioni - ma il rapporto era: tre lire di carta per una lira d'oro, dunque una "convertibilit‡ in oro" fra virgolette.

Inoltre, per le continue guerre che i savoiardi facevano, anche quel simulacro di convertibilit‡ crollÚ, tanto che la carta moneta piemontese - per l'emissione incontrollata che se ne fece - era diventata carta straccia gi‡ prima del 1861.

Ma torniamo ai fatti. Conquistata tutta la penisola, i piemontesi misero le mani nelle banche degli Stati appena conquistati.

E dopo qualche tempo fu la banca Nazionale degli Stati Sardi a divenire la banca d'Italia.

Con l'occupazione piemontese era stato immediatamente impedito al Banco delle Due Sicilie - diviso poi in Banco di Napoli e Banco di Sicilia à di raccogliere dal mercato le proprie monete d'oro per trasformarle in carta moneta secondo le leggi piemontesi, poichÈ in tal modo i Banchi avrebbero potuto emettere carta moneta per un valore di 1200 milioni e sarebbero potuti diventare padroni di tutto il mercato finanziario italiano.

Quell'oro pian piano passÚ nelle casse piemontesi, nonostante la nuova banca d'Italia non risultasse averne nella sua riserva, e nonostante appunto tutto quell'oro rastrellato al Sud. Come avevano fatto ? Avevano dato a tutto quell'oro una via "sociale", naturalmente, quella del finanziamento per la costituzione di imprese al nord, operato da banche, costituitesi per l'occasione come socie - guarda un po' - della banca d'Italia: Credito mobiliare di Torino, Banco sconto e sete di Torino, Cassa generale di Genova e Cassa di sconto di Torino.

Le ruberie operate, e l'emissione non controllata della carta moneta ebbero come conseguenza che ne fu decretato gi‡ dal 1? maggio 1866, il corso forzoso: la lira di carta non poteva pi? essere cambiata in oro.
Da qui incominciÚ a nascere il Debito Pubblico: lo Stato, per finanziarsi, iniziava a chiedere carta moneta a una banca privata.

Lo Stato quindi, a causa del genio di Cavour e soci, cedette da allora la sua sovranit‡ in campo monetario, affidandola a dei privati, che non ne avevano - non ne hanno e mai dovrebbero averne alcun titolo o diritto à in quanto la sovranit‡ per sua natura non Ë cedibile. Essa Ë del popolo e dello Stato che lo rappresenta.

Oltretutto da quando nel 1935 fu decretato definitivamente che la lira non era pi? ancorata all'oro, si ebbe che il valore della carta moneta derivÚ da allora semplicemente e unicamente dalla convenzione di chi la usa e di chi l'accetta come mezzo di pagamento.

La carta moneta, dunque, Ë carta straccia. Ne consegue che alla banca d'Italia - che Ë privata - e alla quale si dovrebbe pagare il debito pubblico, in realt‡ non si deve dare nulla.

Da tutta questa storia si puÚ facilmente capire in mano a chi siamo e che, dato che la banca d'Italia ha un immenso potere finanziario e politico, qualsiasi governo in Italia conta come il due di coppe.

L'ALTRA SICILIA-Antudo - [www.laltrasicilia.org]
Movimento politico dei Siciliani "al di qua e al di l‡ del Faro" à

Bvd. de Dixmude 40 bte 5 (B) - 1000 Bruxelles
Tel/Fax: 0032 02 2174831 Cell. 0032 475 810756
posta: laltrasicilia-antudo@skynet.be - SKYPE: laltrasiciliantudo

****************************************************
P.S. Ai sensi dell'art.13 del nuovo codice sulla privacy D.Lgs 196 del 30 giugno 2003, le e-mail informative possono essere inviate solo con il consenso del destinatario. In ogni momento sar‡ possibile chiedere di essere rimossi dall'elenco dei destinatari inviando una e-mail con scritto "CANCELLAMI" nella casella dell'oggetto. In assenza di una risposta considereremo espresso il suo consenso alla spedizione di comunicati stampa culturali, inviti e altro materiale informativo sulle attivit‡ del movimento.
*************************************************************
P.S.: Vi chiediamo, se possibile, di inviare questo nostro comunicato ad
amici e conoscenti che ritenete interessati alla nostra iniziativa invitandoli ad
iscriversi alla nostra lista di distribuzione. Grazie.
Riflessioni con eventuali Commenti:
:-) :-( ;-)
:o :D :p
:cool: :rolleyes: :mad:
:eek: :confused: :lol:
I codici AG permessi sono:
[b]...[/b]
[i]...[/i]
[u]...[/u]
[email]...[/email]
[img]...[/img]
[url]...[/url]
[url=http://...]...[/url]

I tag HTML permessi sono:
<b>...</b>
<i>...</i>
<u>...</u>
<center>...</center>
<br>...</br>
Nome:
Password: La password ?® urla
tag HTML abilitati
Smilies ON
AGCode ON
Powered by Lazarus Guestbook from carbonize.co.uk