Gli scritti raccolti in questo volume traggono il loro titolo da un'opera rimasta inedita fino a pochi anni fa, scritta da Bachtin negli anni venti e che, fondandosi su un'analisi fenomenologica del rapporto "io/l'altro" , costituisce la fonte segreta di tutto il successivo sviluppo del suo pensiero. È interessante confrontare queste dense e aspre pagine giovanili con le ultime riflessioni di Bachtin (qui pubblicate) sulla metodologia delle scienze umane per capire che siamo di fronte a un pensatore coerente e complesso che nella letteratura trovò un campo congeniale per esercitare e sviluppare le sue originali facoltà. Nella parte centrale del volume, oltre a penetranti osservazioni su Dostoevskij e su Goethe, si legge un importante studio teorico sui "generi del discorso". Ne esce un Bachtin dinamico e polimorfo, aperto all'esplorazione e al dialogo, generoso di stimoli e di idee.
|