Quello proposto da Capanna e Neri è anche un viaggio nel tempo, che racconta di una generazione che aveva la Palestina nel cuore. Un viaggio emozionante, a tratti drammatico, iniziato ormai oltre cinquant’anni fa, negli anni 70, che ha portato a incontri, relazioni e preziose testimonianze dai Territori occupati.
Un libro importante, dunque. Importante perché tutte le sue 248 pagine, sono percorse da un filo rosso di grande significanza, politica e intellettuale. Quel filo è l’equivicinanza. L’esatto opposto dell’italico cerchiobottismo.
Il messaggio è chiaro già in una parte del titolo: la soluzione imprescindibile è la costituzione di uno Stato di Palestina, a fianco dello Stato d’Israele. Imprescindibile, spiegano gli autori, non perché risponde ad un astratto ideale di giustizia, e neanche perché è un passaggio ineludibile per dare stabilità a un Medio Oriente in fiamme.
L'UNITÀ (Da https://www.unita.it/2024/04/28/non-puo-esserci-pace-senza-uno-stato-di-palestina/)
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