Gesù e i suoi tristi ministri. Il Cristo della gioia e dell'amore così diverso dal Cristo del castigo e del potere: L'autore cita ciò che negli ultimi cinquant'anni è stato detto e scritto da grandi teologi, archeologi, biblisti, e filosofi "scomodi" riguardo il bisogno di combattere l'ossessione del peccato e vincere la radicata diffidenza verso il sano gusto della vita, sradicando divieti, minacce, dogmi della Chiesa, ormai fuori del tempo e della realtà. Riporta in proposito le parole di Hans Kung, Adriana Zarri, Uta Ranke-Heinemann, Adolf holl, José Maria Diez-Alegria, David Maria Turoldo, Anthony Elenjimittam, Edward Schillebeeckx, Gianni Vattimo, Ida Magli e anche i colloqui con due sacerdoti sospesi "a divinis", una pastora battista, un cultore della non violenza, un parroco anticonformista, un prete sposato, un leader dei movimenti alternativi.
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