CAMINO DE SANTIAGO
LA VIA DE LA PLATA
(per il Cammino Mozarabico Sanabrese)
di Mario Borroni
IMPARARE IL CAMMINO PROFONDO
Camminare per essere in presenza mentale.
Camminare per avere fiducia in noi e negli altri
Camminare per guardarsi dentro
Camminare per sentire il proprio respiro.
Camminare per vedere con l'occhio interiore.
per rilassarsi, superare ansie e preoccupazioni.
Camminare nel labirinto della vita.
Camminare per essere in pace con se stessi, camminare spinti dal sincero proposito di essere felici.
Il camminare è una delle poche attività che, per quanto impegnativa, consente di svolgerne contemporaneamente altre, a volte altrettanto impegnative.
Perché camminare concilia, il pensare, il sognare, il conoscere persone.
Si cammina per stare in silenzio e per gustarsi la compagnia, perché si è curiosi del mondo e perché ci si vuole ritrovare in se stessi.
Nelle camminate che richiedono più giorni lo stare fuori casa non è più una transizione, ma l'elemento della stabilità.
C'è un'inversione, si va da un albergo dei pellegrini ad un altro.
Ed è il dentro a trasformarsi, infinitamente variabile.
Non si dorme due volte nello stesso letto, ogni sera ci accolgono ospiti diversi. Sorpresa rinnovata dagli scenari, dagli ambienti, varietà dei muri, delle pietre.
Ci si ferma, il corpo è stanco, bisogna trovare riparo.
Bisogna anche parlare della strana impressione che fanno i primi passi, quelli del mattino.
Si è consultata la carta, deciso l'itinerario del giorno, ci si è congedati, si e bilanciato lo zaino, individuato il sentiero, ci si è assicurati la direzione.
Ci si ferma, si controlla, si gira a vuoto e poi il sentiero si apre, lo si imbocca, si prende il ritmo.
Si alza la testa ed eccoci partiti, ma partiti per camminare per stare fuori.
Fuori è il nostro elemento, la sensazione precisa di abitarlo.
Si lascia un albergo per un altro ma la continuità, ciò che dura e persiste, sono i rilievi che mi circondano, quel susseguirsi di colline sempre presenti.
Tutto quello che si attraversa, i passaggi obbligati, ciò che si lascia alle spalle sono le stanze di una notte, la sala da pranzo di una sera, i loro abitanti, i loro fantasmi ma non il paesaggio.
Si abita il paesaggio, se ne prende lentamente possesso,se fa la propria sede.
E può nascere quella strana impressione del mattino, quando si sono lasciati alle spalle i muri dell'albergo e ci si ritrova con la faccia al freddo e al vento, in mezzo al mondo: questa è davvero la propria casa, per tutto il giorno, è qui che si rimarrà camminando.
In certi periodi può accadere, per ragioni diverse, di sedersi e lasciarsi andare, è una forte tentazione, non desiderare più nulla, ma bisogna trovare dentro noi stessi la forza di cambiare, non sentirsi soli in mezzo agli altri, non perdere la capacità di amare e nello stesso tempo sentire un disperato bisogno di affetto.
Con il tempo certi condizionamenti possono diventare ossessioni e paventare un futuro pieno di paure e incertezze.
Per salvarci da questo stato dobbiamo crearci un sogno che ci permetta di far rinascere l'entusiasmo, acquisire nuovo vigore, ritrovare serenità.
Sappiamo che si può essere felici: le cose finiscono ma ne arrivano altre, sempre nuove, più o meno belle, ma da vivere sempre.
C'è una strada lunga nel mio cuore.
Una di quelle con il fondo bianco bianco che scorrono tra due ali verdi di campi macchiati di rosso.
Una che si perde all'orizzonte, là dove l'azzurro del cielo va a baciare la terra, una strada pregna di assordante Silenzio, abitata dalla Solitudine, inondata dal Sole.
Sarà il cammino delle tre S… Silenzio..., Solitudine..., Sole.
E allora PLATA sia …
Perché la Plata e non altri cammini?
È stata una scelta voluta dopo aver letto diversi libri sui cammini, percorsi da molti altri pellegrini, ognuno con le sue esperienze e le sue motivazioni, ho deciso per questo di farlo da solo, anche se forse è il più lungo e il più difficile, per trovare in me stesso la forza, l'entusiasmo, la voglia di vivere i prossimi anni alla ricerca di nuovi incentivi e di non sedermi mai sui bei ricordi del passato.
Ho fatto questo cammino per me stesso, ma anche in ricordo di Maristella, per le persone a me care, per parenti o amici che non potranno più farlo, e per quelli che non possono capirlo.
Ma soprattutto per i miei due carissimi nipotini Liliana e Nicolò a cui dedico queste mie brevi note e a cui offro la possibilità di leggerle, non ora, ma magari più in là, di capire, di raccogliere qualche buon consiglio per un loro futuro radioso, come radiosa è stata la mia esperienza.
Nella vita faranno le loro scelte, di studio o di lavoro, ma dovranno sempre aprirsi al mondo, alla conoscenza delle persone, allo scambio interculturale, per imparare altre lingue in modo da avere un rapporto diretto con le persone di altri paesi, quello che è mancato al loro nonno.
Io sono un po’ testardo e cerco sempre di fare quello che ho in testa, voglio imparare e vivere ogni momento intensamente, attraversare la mia vita consapevolmente e forse in futuro potrei spiegarmi tante cose, cose imparate anche attraverso il dolore e la solitudine, che mi ha anche insegnato la necessità di condividere il proprio amore con tutta la creazione e con il cosmo intero.
La vita ti offre sempre una possibilità.
ULTREYA E BUEN CAMINO!!!
regioni della Spagna attraversate:
Andalusia, da Sevilla a el Real de la Jara
Extremadura, da Monesterio a Banos de Montemayor
Catilla y Leon, da Calzada de Bejar all'Alto de A Canda
Galicia, da Villavella a Santiago de Compostela
Il cammino è costantemente segnalato da frecce gialle (flechas) e da ceramiche o altri elementi con la conchiglia (concha), cubi in granito, miliari, cippi o altro.
Il cammino per sentieri originari è stato alquanto modificato nel tempo per causa di forza maggiore.
Per esempio quando si attraversano grandi opere civili come ponti, autostrade, ave per le nuove linee dei treni, quando una strada moderna si trova a coincidere con il cammino.
Altre volte si attraversano zone in cui il sentiero quasi scompare o risulta pressoché irriconoscibile.
Si potrebbe considerare la via della Plata come un grande percorso di trekking, con ogni tipo di sentiero da affrontare oltre che con i piedi anche con la testa per superare i momenti di difficoltà e di solitudine, che sono parte integrante (anche in senso psicologico ed emotivo) del cammino da compiere.
da Fréderic Gros, Andare a piedi, filosofia del camminare -
Solitudini
Ora, per essere davvero piacevole, il cammino a piedi dev'essere fatto da soli.
Se lo si fa in gruppo o in due da soltanto, al cammino resta solamente il nome, diventa qualcos'altro che ricorda più un picnic.
Il cammino a piedi va fatto da soli, perché la libertà è un requisito essenziale: si deve essere infatti sempre liberi di fermarsi o di continuare, e di seguire questo o quel tragitto secondo il capriccio del momento e poi perché si deve procedere con il proprio passo.
Bisogna davvero camminare da soli? Infatti, camminando, è necessario trovare il proprio ritmo fondamentale e mantenerlo.
Il ritmo fondamentale è il proprio ritmo, quello che non stanca e permette di camminare per oltre dieci ore senza sfinirsi, di conseguenza, se occorre adeguarsi al passo di un altro, accelerando o rallentando, il corpo risponde meno.
In ogni modo la solitudine assoluta, non esiste.
Fino a tre o quattro persone si può ancora camminare senza parlarsi, ciascuno prende la propria andatura.
Oltre a quattro si ha una colonia, gridi e fischi, si va da uno all'altro, si aspetta, si formano gruppi che di li a poco diventano clan.
Addio semplicità e austerità e si cominciano a fare confronti, mentre per camminare bisogna essere soli, impossibile condividere la solitudine.
E molte altre solitudini ad ognuno la sua.
Silenzi
Poiché esistono tante solitudini, esistono tanti silenzi.
Si cammina sempre in silenzio.
Certo da principio, non appena lasciamo le vie, le strade, gli spazi pubblici, il calpestio di migliaia di passi, la confusione delle urla, delle voci, dei mormorii, il rumore stridulo dei motori, c'è l'evidenza ritrovata del silenzio, in primo luogo come trasparenza.
Tutto è calmo, attento e tutto riposa.
Si è chiuso il cicaleccio del mondo, con le voci di corridoio, le chiacchiere.
Si accoglie il silenzio come un gran vento fresco che scaccia le nuvole.
C'è il silenzio dei boschi, i gruppi di alberi formano intorno a noi pareti mobili.
Si cammina su sentieri tracciati, strette strisce di terra che serpeggiano.
Di lì a poco si perde l'orientamento, il silenzio allora è fremente, inquieto.
C'è il silenzio delle dure marce dei pomeriggi estivi, su sentieri sassosi, allo scoperto sotto un sole implacabile.
Silenzio smagliante, minerale, opprimente, si sente soltanto il lieve scricchiolare dei sassi. c'è il silenzio delle albe, dove bisogna partire prestissimo, quando la tappa è lunga.
E molti altri silenzi, a ognuno il suo.
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Su Facebook c'è la pagina "Pellegrini per Sempre Forum" e il gruppo "Pellegrini per Sempre"
www.camminando.eu è l'organo di comunicazione dell'Associazione Amici del Cammino di Santu Jacu e presenta tutte le informazioni necessarie a percorrere il Cammino di Santu Jacu in Sardegna (descrittivi, mappe, ospitalità, credenziale, testimonium, ...). Il sito raccoglie anche i descrittivi e le informazioni sui principali Cammini in Italia, Francia e Spagna, stilati da un camminante di lungo corso con tanti anni di esperienza da hospitalero sulle spalle. Tutti i contenuti sono gratuitamente scaricabili e sono pensati come servizio per chi vuole intraprendere i Cammini.
Pellegrinando.it il sito italiano curato da Luciano Callegari. Raccoglie numerose informazioni, testimonianze, diari, spediti da pellegrini di tutt'Italia. Ci sono molte informazioni dirette e altri link legati a tutto ciò che sta intorno al "cammino di Santiago".
Caminodesantiago Sito Spagnolo. Molto ben fatto e aggiornato. E' una guida perfetta e completa, contiene foto, forum e tanto altro ..... tutto in spagnolo!
Guida del Cammino Realizzata da Oriano con informazioni prese dal sito spagnolo "Caminodesantiago", tradotte in italiano, aggiornate e verificate sul campo. Il tutto impaginato in modo da ottenere un volumetto tascabile e pratico scaricabile liberamente da internet.
Infocammino sito spagnolo dove trovare informazioni sempre fresche e approfondite sul cammino e tutto ciò che è legato al territorio dove il cammino passa.
Mundicamino sito spagnolo con alcune informazioni tradotte anche in italiano. Riporta notizie sui vari cammini spagnoli. Non ci sono mappe di riferimento.
Webcam accesso a numerose webcam disposte in alcuni punti attraversati da cammino quali: la fuente del vin, O Cebreiro, Santiago e diverse altre.
Di qui passò Francesco 350 chilometri, o forse qualcuno di più, da La Verna, dai boschi delle ultime propaggini della Toscana, alla bella e ampia valle di Rieti in Lazio attraversando i luoghi più significativi della vita di San Francesco, percorrendo valli e monti della splendida Umbria. Informazioni sul territorio Umbro attraversato, si possono trovare sul sito medioevo in Umbria.
Xacobeo il sito ufficiale del cammino di Santiago. E' un sito Spagnolo dichiarato appunto come sito ufficiale del cammino. E' tradotto in varie lingue, ma l'italiano per ora non è ancora disponibile. Molto ricco di contenuti direi un sito completo sull'argomento.
Il Pellegrino Blog curato da Guido, toscano di Firenze. In questo blog si trovano link e informazioni molto interessanti per chi ama camminare e non solo.
Ponti di luce Un sito sul cammino - Il sogno di un solo uomo è solo un sogno, il sogno di molti uomini può cambiare il mondo.
Condividi sul tuo sito la Chat del Forum per i cammini del pellegrino
Dedicato a Machado
e a tutti i pellegrini del mondo
A CURA DEL FORUM PER I CAMMINI DEL PELLEGRINO
Con Ciccio Urso e Liliana Calabrese
RIPRESE VIDEO DI ITALO BENEDETTI
...Si udì la voce di un poeta gridare
“Viandante non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando…”
APRI IL VIDEO
CLICCANDO SULL'IMMAGINE
A Besenello (Tn) abbiamo cominciato
proprio con questi versi
e con questa canzone il 3 novembre 2013
nell'incontro di poeti e pellegrini,
riuniti lì perché lì vive e progetta ogni suo cammino,
e lì ritorna ogni volta,
il nostro amico camminante Italo Benedetti...
Un'esperienza, la nostra,
da tenere in questo video del ricordo.
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Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre el mar.
Nunca perseguí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.
Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temila
súbitamente y quebrarse…
Nunca perseguí la gloria.
musica
recitato
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante no hay camino
sino estelas en la mar…
cantato
Hace algún tiempo en ese lugar
donde hoy los bosques se visten de espinos
se oyó la voz de un poeta gritar
“Caminante no hay camino,
se hace camino al andar…”
Golpe a golpe, verso a verso…
Murió el poeta lejos del hogar.
Le cubre el polvo de un país vecino.
Al alejarse le vieron llorar.
“Caminante no hay camino,
se hace camino al andar…”
Golpe a golpe, verso a verso…
Cuando el jilguero no puede cantar.
Cuando el poeta es un peregrino,
cuando de nada nos sirve rezar.
“Caminante no hay camino,
se hace camino al andar…”
Golpe a golpe, verso a verso. (3 volte)
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TRADUZIONE in Italiano
Tutto passa e tutto resta,
però il nostro è passare,
passare facendo sentieri,
sentieri sul mare.
Mai cercai la gloria,
né di lasciare alla memoria
degli uomini il mio canto,
io amo i mondi sottili,
lievi e gentili,
come bolle di sapone.
Mi piace vederle dipingersi
di sole e scarlatto, volare
sotto il cielo azzurro, tremare
improvvisamente e disintegrarsi…
Mai cercai la gloria.
Viandante, sono le tue orme
il sentiero e niente più;
viandante, non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando.
Camminando si fa il sentiero
e girando indietro lo sguardo
si vede il sentiero che mai più
si tornerà a calpestare.
Viandante non esiste il sentiero,
ma solamente scie nel mare…
Un tempo in questo luogo dove
ora i boschi si vestono di spine,
si udì la voce di un poeta gridare
“Viandante non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando…”
Colpo a colpo, verso dopo verso…
Il poeta morì lontano dal focolare.
Lo copre la polvere di un paese vicino.
Allontanandosi lo videro piangere.
“Viandante non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando…”
Colpo a colpo verso dopo verso…
Quando il cardellino non può cantare.
Quando il poeta è un pellegrino,
quando non serve a nulla pregare.
“Viandante non esiste il sentiero,
il sentiero si fa camminando…”
Colpo a colpo, verso dopo verso.
ANTONIO MACHADO
(il nome completo è
Antonio Cipriano José María y Francisco de Santa Ana Machado Ruiz
Siviglia, 26 luglio 1875 -- Collioure, 22 febbraio 1939,
è stato un poeta e scrittore spagnolo,
tra i maggiori di tutti i tempi)
appartenente alla cosiddetta generazione del '98)
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