LA VIA FRANCIGENA - da Vignoni Terme a San Quirico d'Orcia, di Corrado Gisarella
18-12-2007 inserito da ciccio; categoria Cammino di Santiago. Cammino di Santiago
via1Ho ascoltato molte volte le storie, i racconti, le leggende e gli episodi di vita vissuta intorno al Cammino di Santiago de Compostela dell'amico libraio Ciccio Urso, che con passione quasi religiosa illustrava agli avventori della sua libreria.
Io non sono ancora stato a Compostela, non ho ancora affrontato quel lungo cammino che aiuta a riappropriarsi della propria dimensione umana e spirituale, credenti o non credenti. Ma in questi giorni ho avuto la possibilita' di svolgere una parte del ìgrande camminoî. Ho percorso la porzione italiana della via francigena che portava a Santiago. Un piccolo tratto, che forse non molti conoscono, ma che vale la pena percorrere, alla scoperta di una natura che, mai come altrove, l'operosita' umana ha saputo tutelare ed armonizzare con le esigenze del vivere civile.

Il percorso si svolge lungo un'ampia carrareccia che attraversa le dolci colline senesi, seguendo, di tanto in tanto, il filare dei cipressi. Si attraversa, quasi subito, il piccolissimo borgo medievale di Vignoni, la cui presenza era stata gi‡ preannunciata dalla Torre che domina il borgo. Qui, nella piccola chiesa di San Biagio, ho immaginato i pellegrini diretti a Santiago trovare ristoro spirituale e rinnovare il loro voto a San Giacomo cercando nuova forza per affrontare il lungo cammino.
Si prosegue sullo sterrato sino a Bagno Vignoni, stazione termale gi‡ nota agli antichi romani, e in cui soleva bagnarsi Santa Caterina. Il Borgo si apre attorno ad una grande piazza che altro non e' che una grande vasca, in cui sgorga l'acqua termale. Eí un colpo d'occhio che affascina.
Usciti dalla piccola citt‡ di Bagno il percorso prosegue inoltrandosi nella Val díOrcia, tra zone in parte boschive e in parte coltivate fino a raggiungere la cittadina medievale di S. Quirico di origini etrusche.
Sin qui ho camminato, con accanto Valeria, assorbiti completamente dalla bellezza dei paesaggi, dal silenzio della Natura, coccolati da una brezza che poi si e' fatta vivento che Ë diventata pioggia che si Ë trasformata in rivoli díacqua, abbracciati dai profumi del timo e del grano che richiamavano alla memoria i profumi della nostra terra, della nostra Avola.
Ho vissuto per una giornata i racconti e le storie di Ciccio. Ho sperimentato una brevissima esperienza da ìpellegrinoî.
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FOTO DI CORRADO GISARELLA
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