19-02-2009 inserito da ciccio; categoria I nostri opinionisti.
Fabrizio Cristiano De Andre' (Genova, 18 febbraio 1940 - Milano, 11 gennaio 1999) A dieci anni dalla scomparsa Fabrizio De Andre' Una palpebra semichiusa, la sigaretta tra le dita, il ciuffo dei capelli dondolante sul volto scarno di un corpo asciutto, una voce calda, suadente, quasi sensuale, la chitarra fra le braccia. Cosi' Fabrizio De Andre' ci appariva in qualche rara foto a noi ragazzi della mia generazione mentre ascoltavamo incantati le sue canzoni. Menestrello solitario e taciturno si e' concesso allo schermo televisivo ed al pubblico di teatro solo dopo decenni di persistenti dinieghi. Eppure ha interpretato, e in parte incarnato, a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, il ''mal di vivere'' suo e di piu' generazioni.
Poeta e cantore, percio' cantautore ha lasciato dieci anni fa con la sua dipartita un vuoto che soprattutto i giovani colmano con l'ascolto a piu' riprese dei suoi versi cantati.
In direzione ostinata e contraria era ed e' rimasto il suo viatico: figlio ''ribelle'' di agiata famiglia genovese (il padre industriale era stato anche Sindaco della citta'), preferiva dar riparo ai gatti randagi e frequentare - anziche' i salotti eleganti - le zone dell'angiporto genovese, soprattutto Via del Campo dove alloggiavano prostitute, emarginati, drogati, esseri umani all'indirizzo dei quali ha dispensato buona parte dei suoi versi, specialmente quelli giovanili.
Via del Campo c'e' una graziosa/gli occhi grandi color di foglia/tutta notte sta sulla soglia/vende a tutti la stessa rosa.
Conosceva bene il valore delle cose e poeto' provocatoriamente ...dai diamanti non nasce niente/dal letame nascono i fior.
''La canzone di Marinella'' cantata anche da Mina (l'amore come fiaba per bambini, ma senza lieto fine) lo rese famoso al grande pubblico.
''Bocca di rosa'' e ''Via del Campo'' (l'amore dispensato attraverso l'esercizio dell'antico mestiere della prostituzione), ''Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers'' (il re burlato grottescamente da una ragazza: testo scritto unitamente a Paolo Villaggio), segnano l'inizio delle sue prime canzoni che cantava da solo accompagnandosi con la chitarra.
Segue, con diverso argomento, la ''Buona Novella'' dedicata ai vangeli apocrifi, alla vita e alla storia dissacrata del Cristo uomo e filosofo: forse il testo liricamente piu' alto: Non fossi stato figlio di Dio/t'avrei ancora per figlio mio.
Lo sguardo sugli emarginati resta un tema ricorrente nella sua produzione.
Ma all'ombra dell'ultimo sole/ s'era assopito il pescatore/ aveva un solco lungo il viso/ come una specie di sorriso: ecco l'inno all'omerta' di un libertario, anarchico, tollerante, come amava definirsi.
In una rara intervista alla domanda ''Qual e' la cosa che desidereresti di piu'?'' rispose ''Poter incontrare mio padre, potergli parlare''. Per me rimane il suo verso piu' bello.
E poi, il futuro, un suo verso nel quale possiamo sintetizzare decenni di produzione sempre alla ricerca di nuove esperienze che trovavano vieppiu' il consenso di critica e di pubblico, rilanciando un intelligente, spietato, atto di accusa al potere politico, condizionante dello stesso sviluppo sociale e riproponendo la difesa degli emarginati. Sempre alla ricerca di una goccia di splendore.
Quindi i concerti nei teatri, registrati e custoditi come cose preziose.
Ma il cantore dei versi che censurava gli individui coi ventri obesi, le mani sudate/ e i cuori a forma di salvadanai, non dimentico' di ricordare ai simili: Uomini sappiate che la morte vi sorveglia/ gioir nei campi o fra muri di calce/ come crescere il grano guarda il villano/ finche' non sia maturo per la falce. Giovanni Stella Dal Catalogo della Libreria Editrice Urso
scritti di Giovanni Stella attualmente in commercio
- Giovanni Stella, Le Sirene e l'Isola, 1998, pp. 104, Euro 11,00
 - Giovanni Stella, Lapilli, 1999, pp. 76, Euro 6,20
 - Giovanni Stella, Amici cari, 2000, pp. 120, ill.,Euro 11,00
 - Giovanni Stella, Il rigattiere e l'avventore, 2002, pp.
192, Euro 13,00 - Giovanni Stella, Una vita. Opere
(1989-2003), 2003, pp. 1312, ill., Euro 22,00     |
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