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Poesia della settimana

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40) BIGI 58  Maschio
Città:
palermo
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venerdì, 10 marzo 2006 23:49 Commenta Invia E-mail

PIOVE
E
piove ancora,
piove,
sempre piove
nei giorni
che verranno.
piove
e saranno
gocce di pianto
gocce di
affanno.

Non resta altro.

Raccolgo il raggio
di sole
nascosto
giu' in cantina,
tenuto
per l'occasione
al guinzaglio
e lo scaglio
senza pieta' alcuna,
dentro la nuvola
fin dentro
la mia
tristezza inopportuna.

E adesso rido.


BIGI58
39) Andrea Cavaliere  Maschio
Città:
Avola
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martedì, 21 febbraio 2006 23:12 Commenta Invia E-mail

Dissolvenza di nebbie


Fumo di lacrime,
come incenso da un altare,
grida al cielo
con dita trasparenti
aggrappate a stampelle di granoturco.

Cirri di terra,
angeli spenti
in dissolvenze aeree,
inutili esplorano
strappi cerulei:

scioglieranno al vento.

Da una umida roggia
fra sambuchi di Pasolini
un bucaneve si erge
innocente protesta.

Un anelito evanescente
si leva
a sogni di stelle,
divinit?,
nebbie di meditazione:

scioglier? al tempo.
38) Stefania Anceschi  Femmina
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venerdì, 17 febbraio 2006 21:43 Commenta Invia E-mail

Lo spettacolo della vita

Questa magica notte vi d? il benvenuto
il teatro ? gi? affollato di gente
non attendiamo un solo minuto
e? forse vedremo una stella cadente.

Si apre il sipario, signori e signore!
Diamo inizio alla nobile scena,
non preoccupatevi se passan le ore
ascoltate, guardate e non datevi pena.

Gli attori son tanti e tutti smaniosi
di recitare la parte studiata negli anni,
un lungo copione imparato a memoria
che cela paure e inutili inganni.

Un amaro copione scritto con cura
ripetuto, imparato e ormai consumato,
dettato da orgoglio, tristezza e paura
a un cuore puerile che ormai ? malato.

Emozioni e passioni si scambian parola
dietro le quinte ? ancora permesso,
ma ecco che il cuore arriva alla gola
? arrivata l?ora del gran compromesso.

La platea ? gremita di gente curiosa
?lo spettacolo!? grida ?deve iniziare!?
commedia o tragedia, qualsiasi cosa
purch? alla fine si possa gridare.

Calcan la scena gli attori ormai stanchi
ma gioia e dolore son nascosti per bene
e, tra risa, parole, grida e pianti
nessuno fa caso alle loro pene.

Costumi eleganti nascondono i corpi,
trucchi pesanti celano i visi,
anche la lacrima ? disegnata
e i sentimenti da tempo recisi.

?Bravi!? urla la gente.
La sala ? avvolta da un applauso incessante
nessuno si ? accorto di niente,
del palcoscenico ormai barcollante.

Ma ecco l? in fondo un vecchio signore
le lacrime agli occhi gli rigano il viso
e con orgoglio, fatica e sudore
si alza e avanza con fare deciso.

?La lacrima non ? disegnata!? grida disperato
Questa ? la parte che volete vedere!
Guardate lass? il cielo stellato
e qualcosa vedrete cadere.

Nella scura notte una luce comincia a brillare
ma il vecchio nessuno lo vede pi?
e tutti si mettono a guardare
la stella che veloce cade gi?.

Gli attori si levano il trucco, ? un nuovo viaggio
un dolce inchino fanno alla gente
senza paura e con molto coraggio
abbandonano il melodramma scadente.

Il cuore si libera finalmente
non servono pi? maschere e copioni
quando si vede una stella cadente.

Signori e signore,
lo spettacolo ? finito.

37) Pietro C.  Maschio
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giovedì, 9 febbraio 2006 21:56 Commenta Invia E-mail

Non Dimendicarti

Non Dimendicarti
che bello averti incontrata
che bello averti parlato
tutto ci? ? bello
quante cose ci siamo detti
e nello stesso tempo
idee sono venute a galla
quanti dubbi
tu prima avevi
ma ormai tutto ? finito
Eri cos?
impaurita
ora io vado
Addio
per sempre
tutto questo ? finito
ma in realt?
chi era .................
Ma come non ti ricordi
pi? di me
di gi? ................
che memoria che hai
io ero
io sono
io rester?
La tua Coscienza

Pietro C.
36) Carmela Monteleone  Femmina
Città:
Avola
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lunedì, 23 gennaio 2006 01:20 Commenta Invia E-mail

AL MIO MARINAIO

Oh, mio marinaio...
perch? le tempeste
mi travolgono
giorno dopo giorno,
annegando la mia anima
che tu facesti sorridere.
Ogni ora che passa
le mie membra
s'indeboliscono infinitamente.
Se un onda improvvisa e infausta
dovesse travolgermi...
ricordati di me
con una "rosa rossa". frown
35) Federico Foscolo  Maschio
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mercoledì, 18 gennaio 2006 20:35 Commenta Invia E-mail

Black Out

Per un attimo ti domandi

se quel lampo,

istante che chiami esistenza

non debba durare per sempre..

per un attimo ti chiedi,

se quel raggio,

apparente,

che chiami amore,

non abbia in se' la forza dell'eternita'..

Si

eternamente torniamo,

l'amore ci trascina,

ancora una volta

con la nostra immensa anima,

in un mondo imperfetto e fragile..

ma il nostro luogo ? altrove,

Unico spirito

fonte del tempo e dello spazio

punto remoto,

Si

il cosmo ? ai nostri piedi

..e se chiudiamo gli occhi..

non c'e' piu'...

34) Francesca Also  Femmina
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lunedì, 16 gennaio 2006 22:39 Commenta

Il mio paese

Il mio paese ? un luogo di case
dove anime vi si chiudono in cerca di solitudine
o vi evadono in cerca di moltitudine.

Il mio paese ? un luogo di strade,
piccole e grandi,
chiare e scure ,
percorse da gente
a volte impenetrabile come scogliere,
sotto un cielo che,spesso,
conosce anche frontiere.

Il mio paese ? un luogo di mare
calmo o burrascoso,
luminoso o misterioso,
sempre immenso,
dove anime nuotano,
dove crucci e solitudine
spesso vi affogano.

Il mio paese ? un luogo di anime come quelle del mondo:
piene di allegria e di tristezza ,
di meschinita' e fierezza,
che vivono,che lottano,che amano, che soffrono.

33) Francesca Also  Femmina
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lunedì, 16 gennaio 2006 22:38 Commenta

TRISTEZZA

Nel giardino l'erba ? risorta,
la rosa ? fiorita.

Le fronde, nel tronco,
di nuovo si ergono al cielo,
muovendosoi lente,
ninnandosi, morbide, al sole.

La luce le inonda, le adombra,
e di nuovo il cuore le osserva.

Ma tu dove sei
che non piu' puoi vedere e godere
l'odore del fiore e del ramo,
la quiete di un giorno di maggio,
la brezza leggera e danzante,
le voci remote e festanti
di questo universo d'incontri, di fatti,
che, ignari se realt? o parvenza,
noi vivi chiamiamo esistenza.
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