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Paolo Li Gioi  |
Città: Avola |
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 sabato, 9 luglio 2005 22:43
Non riuscir? mai a tradirti
Per qualche giorno ho pensato di tradirti.
Lei, per un momento,
mi era sembrata pi? bella di te,
pi? leggera di venti chili,
pi? rosea di te, quasi rossa,
e tu sai che ho un debole per il colorito roseo.
Ho visto dove abitava,
sono andato a trovarla
ed ho pensato davvero di tradirti,
almeno fisicamente,
perch? sai che mentalmente
non riuscirei mai a farlo,
sai bene quanto ti ami,
quanto ti apprezz?, quanto mi seduci
sempre, continuamente, senza sosta.
Ma,forse a causa sua,
in questi giorni ti ho trascurato,
per circa quindici giorni non ti ho toccato,
e non era mai successo.
Ma stamattina, appena ti ho rivisto
in quella posizione, tranquilla,
immobile, maestosa, seppure scura in volto,
non ho resistito,
ti sono saltato addosso,
con la stessa intensit? e lo stesso amore di sempre,
anzi di pi?, per farmi perdonare
di averti trascurato.
E tu, sotto di me, sei stata sublime,
leggiadra, ti sei mossa con leggerezza
nonostante i tuoi venti chili in pi?,
hai assunto tutte le posizioni possibili,
per fare piacere a me,
ti sei inarcata, allungata, piegata in mille modi,
quasi a volermi a volte scappare di mano,
come per vendicarti,
ma in realt? lo facevi solo perfart? amare di pi?
e farmi godere.
E, sotto di me, sembrava che dicessi,
come altre volte,
?che bello, che bello, che bello!"
Impareggiabile.
Ti amo, non ti tradir? mai,
mia cara Suzuki Bandit 600 Naked.
Avola, 09/03/'05
Paolo Li Gioi
Questa poesia ? stata letta da Antonio Caldarella agli amici intervenuti al "Mercoled? culturale in pizzeria" organizzato il 29 giugno 2005 da "Avola in laboratorio" .
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14) |
Eby  |
Città: Catanzaro Lido |
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In quell'andare a struscio muro d'ombra
In quell'andare a struscio muro d'ombra,
sfugge, tra un battito di ciglia e l'altro,
l'ora del giorno che si appresta a sera
e mi dolora, genuflesso, l'ansia
nel dormiveglia tra la pietra fredda
e l'incartare del sole in persiane
rigate a coltello dal vento.
Come
il muso del cane, che mi somiglia,
scompiglio l'ombra a questa vita morta
nel segno dei miei denti sulla mela.
Eby
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13) |
Enrico Alia  |
Città: Avola |
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 venerdì, 24 giugno 2005 15:31
A poesia senza rima
Iu chiedu scusa, a l'autri poeti
tutti scrivemu, e pinsamu, comu ni pari
Basta ca si raggiunginu li meti
ognunu, a modu sovu po puitari.
Per? ppi mia, la puisia senza rima
? comu lu mangiari senza sali
Comu na cosa, ca propriu nun cullima
? comu, na pirsuna ca sta mali.
Fatta c'a rima, ? ci? difficultusa
per? l'orecchiu, cinn'avi gudimentu.
Diventa nna sunata armuniusa
ca quannu a senti, ? nnu divirtimentu.
Se senza rima, tu fai la poesia
quannu la senti, nun c'? tantu piaciri
Na cosa senza sucu, senti a mia
e dicinu cosi, accuss? tantu pi diri.
Chistu per?, ? lu pinseri miu
po darsi ca mi pozzu, anchi sbagghiari
Per? stu fattu, n'lu ricu sulu iu
lu rici anchi me frati e me cumpari
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11) |
Franco Sangregorio  |
Città: Avola |
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 venerdì, 17 giugno 2005 15:41
Dedicata all'amico Ciccio Urso
Io per? lo capisco Ciccio Urso.
Si parlava, si dibatteva, ci si ascoltava.
Giorni fa, nel suo mondo fatto ad angolo di strada.
Non so cosa mi spinge a stimare quel modo di fare pensiero
che mi ricorda tanto quella libert? evocata nei diari della motocicletta.
I suoi libri, la Norton che corre contro le intemperie.
I suoi amici, i compagni di viaggio.
Pochi, troppo pochi guardano il suo mondo.
Io per? lo capisco Ciccio Urso.
Sta l?? ad aspettare il suo tempo che
scorre diversamente da quello degli altri.
Lui sorride, io sorrido, ma so che piange come me
quel mondo pulito che ci appartiene.
Io non ho, come lui, un mondo fatto ad angolo di strada.
Per? so che ci sar? il suo.
E allora si parler?, si dibatter?, ci si ascolter?
perch? spero di incontrarlo sempre in quel suo viaggio.
? come sentire in penombra note tristi di tango argentino.
Nessuno cambier? le cose, caro amico.
Come nessuno potr? cambiare il profumo
che hai dato a quel mondo fatto ad angolo di strada.
Per stima,
Franco Sangregorio
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