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NOTO LIBRI SAGGISTICA LIBRI NOTO SAGGISTICA
LIBRI IN PRONTA CONSEGNA NELLA LIBRERIA URSO

Antonio Eraldo Risino
Il Regesto
del "Libro rosso"
della Università netina

2003, 4°, pp. 356, ill.
€ 30,00acquista

disponibile anche in versione rilegata a Euro 50,00 acquista

 
copertina

La vocazione di Antonino Eraldo Risino appare in tutta la sua evidenza fin dalle prime pagine di questo imponente lavoro di ricerca, collazione e commento di testi fondamentali per chiunque voglia tracciare una precisa identità storica della città di Noto, "Civitas Ingeniosa", come viene chiamata in un documento datato 23 giugno 1503 a firma di Re Ferdinando III di Aragona che accoglie la supplica del teologo netino Rainaldo Montuoro, vescovo di Cefalù.
L’Autore , infatti, prendendo le mosse dalla sua tesi di laurea, ha studiato con passione per mezzo secolo le carte del "Libro Rosso", autentica miniera di notizie sulla vita della città in un tempo in cui occorrevano cinque giorni di viaggio per raggiungere Palermo e almeno uno a coloro che si dirigevano verso Siracusa. Ed in questa opera meritoria di applicazione costante lo studioso ha impegnato senza risparmio le sue non comuni doti di storico, di linguista, di paleografo che gli hanno consentito di metabolizzare il frutto delle sue ricerche, confluite in un prodotto di taglio interdisciplinare fino ad ottenere un risultato che trascende il pur lodevole ambito documentario per assurgere a testimonianza storica di alto livello, blasonata,autorevole, spesso risolutiva.
Si avverte il costante rispetto di un metodo rigoroso che per il Risino costituisce irrinunciabile elemento paradigmatico, consolidato nella lunga carriera di uomo di scuola e di dirigente. Ne fa fede tra tanti un elemento di dettaglio che appare alquanto significativo: l'aver distinto e separato dai 290 documenti di data certa gli ultimi 13 non databili. Si è in presenza di un ricercatore attendibile che non si concede sconti e non percorre le disinvolte "scorciatoie" che talvolta vengono utilizzate per colmare i vuoti del composito e variegato mosaico della Storia.
Eppure si tratta di un arco temporale molto ampio che parte dal 1341 (data del primo documento) per arrivare all'8 maggio 1798 quando il Principe di Valdina rende note le decisioni del Sovrano intese ad escludere il Ceto Civile di Noto dalle cariche pubbliche cittadine. In realtà esiste un lungo periodo di "silenzio" delle carte (della durata di quasi un secolo, dal 1677 al 1773) sicuramente dovuto al terremoto del gennaio 1693, che dimezzò praticamente la popolazione provocando un grave dissesto dell'organizzazione cittadina.
La maggiore concentrazione delle fonti risulta palese dall'analisi di dettaglio dei secoli interessati che vede nel 1300 soltanto sei documenti (che tuttavia costituiscono l'impianto di base dell'intero "corpus"); nel 1400 ne compaiono 38, nel 1500 assommano a 144, nel 1600 calano a 95, nel 1700 si riducono appena a 7...

Pio Giulio de Giuli

 
   

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