(…) Fatta per gli spazi cosmici, per i cieli aperti, assetata di infinito, fu costretta a reprimere le istanze della sua anima. Albatro baudelairiano, "paria" sul modello di Chatterton di Alfred De Vigny, Mariannina, fatta per frequentare vette tempestose ma anche immacolate e per perseguire verità e libertà, rimase compressa al livello del suolo dalla forza malefica della mediocrità imperante e della maschera che le si impose.
Nevrosi, depressione e angoscia fatalmente divennero, per conseguenza, le compagne della sua breve avventura terrena...
Angelo Fortuna
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