Non mi ero reso conto, prima di accingermi a questo lavoro, di quanto vasta e varia fosse la produzione letteraria accumulatasi nel corso dei secoli sulla figura e sul culto di S. Corrado.
L'ho scoperto lentamente, man mano che le mie ricerche rivelavano in gran copia, traendoli dall’oblio in cui li aveva relegati l'eclisse della memoria storica, testi diversissimi fra loro per pregio intrinseco, per lingua, per epoca.
È stato dolce per me – netino e devoto del Santo – trovare nella produzione letteraria la conferma di un fenomeno solo per grandi linee conosciuto, la vitalità e la popolarità di un culto che ha ispirato biografie e poemi, racconti e sonetti, drammi e bizzarri componimenti barocchi, cronache ed inni...
Quante generazioni si sono avvicendate, da quel lontano 1343, quando un misterioso disegno della Provvidenza indusse Corrado a chiedere ricetto fra le mura ospitali di Noto!
Quanti eventi lieti e tristi hanno contrassegnato la storia di tanti secoli! Quante cose sono cambiate nella mentalità, nel costume, nei riti! Quanta diversità cogliamo nel leggere le descrizioni delle feste e delle processioni d'altre epoche ...
Eppure, qualcosa di perenne – antico e nuovo ad un tempo – aleggia in ogni brano, una continuità ideale congiunge con naturalezza il Trecento al Duemila: la sua presenza, la presenza fra noi dell'eremita umile e nascosto che il Signore si compiacque di esaltare nella gloria dei cieli. Ovunque il protagonista è lui, anche quando di lui non si parla direttamente, ma si descrive il fascino dell'Eremo, o il frastuono della festa o si ricorda il sospiro doloroso di una mamma che invoca una grazia per il suo piccino ...
Non facile, talvolta imbarazzante, scegliere fra tanta letteratura i brani più interessanti, o più significativi, per formare un 'antologia sufficientemente rappresentativa di ogni genere e di ogni epoca, dal XIV secolo al Xx.
Ma oggi, dopo oltre un anno di lavoro, la cui gratificazione annulla e compensa ogni fatica, l'Antologia vede la luce, impreziosita da numerose illustrazioni, scelte anch'esse fra una prodigiosa abbondanza di soggetti (dalle pale d'altare agli affreschi, dalle stampe alle sculture, alle edicole votive) che testimoniano un culto profondamente radicato non solo a Noto ma in vari Comuni della Diocesi, in Sicilia, nella natia Piacenza.

Dalla Prefazione al libro di Francesco Balsamo