Amore, valori, tradizioni che si tramandano ravvivati dalla fede nella Provvidenza divina
NELL’ULTIMO LIBRO DI MARIA SUMA
la storia della nonna s’intreccia
con quella dello sbarco degli Alleati tra il 9 e il 10 luglio ’43
di Marialucia Riccioli
(in LA CIVETTA di Minerva Anno VIII n. 12 – 24 giugno 2016 pag. 23)
Per i tipi della Libreria Editrice Urso di Avola è stato recentemente pubblicato il racconto di Maria Suma "Piena di grazie – Quell'indimenticabile 1O luglio 1943".
Tra storia e memoria si snoda la narrazione di Maria Suma, che spazia dalla microstoria, dal lessico familiare dei racconti della nonna e del pellegrinaggio ad Avola Antica del 2 luglio per la Madonna delle Grazie, alla macrostoria, la storia grande, quella dello sbarco degli Alleati nella notte tra il 9 e lO luglio del 1943. Una nonna ordinaria e speciale insieme, impegnata nel sociale fino agli ultimi anni della sua vita, che ha permesso a Maria Su ma di intrecciare i fili della memoria familiare all'ordito della storia dello sbarco degli Alleati in Sicilia.
Una Sicilia che profuma di nepitella, che nonostante la fame, le ansie le trepidazioni la paura, custodisce sentimenti, memoria, bellezza: questa l'essenza dello scritto di Maria Suma, che lavora sia su un registro popolare che più formale, spiegando nelle note a corredo del testo particolari storici, geografici, memoriali, dando ragione delle parole dialettali utilizzate, in un continuo altalenare tra il presente e il passato, che si avvalorano e si illuminano vicendevolmente di senso grazie al filo del racconto, che seleziona taglia cuce ricama un piccolo ma significativo ordito.
Una storia d'amore e di fede innanzitutto: la nonna consegna alla nipote la fragranza intatta del suo amore di gioventù, che a dispetto della guerra diverrà il padre dei suoi figli, fondando insieme a lei una famiglia solida e radicata nell'amore e nella Provvidenza divina, che grazie alla Madonna ha permesso ai due innamorati di ricongiungersi; la preghiera, baluardo nel pericolo, trama tutta la vita di questa nonna, che non abbandonerà mai né la fede né il tradizionale pellegrinaggio alla Madonna delle Grazie, di eremitica memoria, centro di spiritualità che neanche il "terribilissimo Terremoto" del 1693 o lo sbarco alleato sono riusciti ad abbattere, almeno nella sua sostanza spirituale.
Ecco il perché del titolo: piena di grazie è innanzi tutto la Madonna, la mediatrice di tutte le grazie, la "dispensiera" dei favori divini, lei per prima "gratia piena", ricolma dell'amore divino che si trasmette come fiamma (come ben ricordato da Dante, citato in esergo), lei "fontana vivace" di speranza. Ma gravida di grazie è anche la vita della nonna, che le grazie implora e ottiene e che, grata – da gratus, a, um, apparentato con gratia, gratis e gratitudo –, per gratitudine appunto, per grazia ricevuta non può far altro che trasmettere l'amore ricevuto, come fontana zampillante che non può far altro che scorrere (significative le metafore legate all'acqua e tutti i riferimenti geografici alle acque di Avola).
Maria Suma (Avola, 1970), avvocatessa del Foro di Siracusa, è cofondatrice, insieme a don Fortunato Di Noto, dell'Associazione "Meter Onlus per la tutela dei diritti dell'infanzia", contro ogni forma di violenza e di sfruttamento. È intervenuta ed interviene, come relatrice, in numerosi convegni sui temi dell'abuso sessuale in danno dei minori e della pedopornografia on line, e ha curato, sui medesimi temi, le attività di sensibilizzazione e di formazione per docenti ed alunni in diversi progetti organizzati da enti pubblici e privati.
Nel 2003 ha partecipato, presso il Ministero delle Comunicazioni, al gruppo di lavoro Internet@Minori per la stesura del Codice di Autoregolamentazione Internet e Minori e ha elaborato, per l'Associazione "Meter", alcune proposte di legge, tra le quali quella contro la "pedofilia pseudo-culturale" e sui relativi reati di istigazione, recepita dalla legge di ratifica della Convenzione di Lanzarote.
Nel 2008 ha ricevuto il Premio "Sicilia", XV Edizione, Sezione per il Sociale, con la seguente motivazione: "per il suo costante e proficuo impegno a tutela dell'infanzia". Appassionata di letteratura e di tutto ciò che è cultura e arte, ha risposto alle domande de "La Civetta di Minerva" per voi.
Com'è germogliata l'idea di scrivere un racconto sulle memorie della tua famiglia?
Come ho scritto nella prefazione, questo breve racconto nasce dalle narrazioni che la mia nonna materna mi ha sempre fatto, sin da quando ero bambina. Tramandare ai nipoti il ricordo di quel tragico ed indimenticabile evento era per lei importante, affinché il vissuto ed i sentimenti di quegli anni rimanessero nella memoria delle successive generazioni.
Ed infatti nel giugno del 1995 mi consegnò un documento, scritto di suo pugno, dove cristallizzava brevemente fatti, ansie, paure, sentimenti, sogni di un tempo doloroso ma fondamentale della sua (e di conseguenza, della nostra) vita. Ho voluto ricambiare quello scritto donatomi, con il mio. lo, tra l'altro, sono la prima dei cinque nipoti e come tale la depositaria di maggiori ricordi.
Come hai lavorato per scrivere il racconto? Che procedimento hai utilizzato per la sua stesura? Ci sono dei modelli cui ti sei ispirata?
Traendo spunto, oltre che dai racconti della nonna, anche dai miei ricordi personali e dai momenti vissuti con lei, in particolare il tradizionale pellegrinaggio del 2 luglio in onore della Madonna delle Grazie ad Avola Antica, ho scritto il racconto su due piani narrativi, aventi in comune, appunto, l'andare verso l'antico sito dove sorgeva Avola. Ho cercato poi di trasmettere con la scrittura le stesse emozioni che la nonna ha trasmesso a me: spero di esserci riuscita.
Non ho un modello particolare: ho tutti i modelli degli scrittori italiani che hanno contribuito alla mia formazione classica e degli scrittori siciliani, da Verga a Consolo, da Pirandello a Sciascia, che vivono dentro di me.
E c'è la mia sicilianità! In ogni caso prediligo il romanzo storico perché ritengo importante la trasmissione della memoria: un popolo senza memoria è destinato a morire. Anche per la mia tesi di laurea, in Diritto Canonico, ho trattato un istituto giuridico di carattere storico, analizzando, come una paleografa, dei documenti del 1600, anteriori al terremoto del 1693.
Quali sono i progetti cui ti stai dedicando?
Ho in cantiere alcuni progetti, sempre di carattere storico: uno riguarda la mia città e uno la mia professione.
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Maria Suma
PIENA DI GRAZIE – Quell'indimenticabile 10 luglio 1943
2016, 16°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana "MNEME" n. 47
€ 8,00
ISBN 978-88-6954-106-3
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