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Direttore del forum: Francesco Urso


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PENSIERI SUL CAMMINO

Cinziadi Cinzia

Lo scorso anno durante il nostro Cammino, io e Lara ci siamo fermate per una notte a Carrion de los Condes nell'albergue del Collegio Espiritu Santo. Qui abbiamo condiviso un momento di autentica comunione spirituale e le suore ci hanno regalato alcuni pensieri sul cammino molto significativi. Erano stati tradotti malamente dallo spagnolo in italiano e durante la serata li ho un po' sistemati, trascritti in modo che le suore avrebbero potuto così utilizzarli con gli altri pellegrini italiani di passaggio.
Ne ho portato a casa una copia e oggi, sistemando le cose il materiale sul cammino che avevo conservato lo scorso anno, le ho rilette.
Voglio condividerle con voi:

PENSIERI SUL CAMMINO

1.   Fortunato sei o pellegrino,  se scopri che il Cammino ti apre gli occhi a quello che non si vede
2.   Fortunato sei o pellegrino,  se quello che più ti preoccupa non è arrivare, ma arrivare con gli altri
3.   Fortunato sei o pellegrino, quando contempli il Cammino e lo scopri pieno di persone e nuove albe
4.   Fortunato sei o pellegrino, perché hai scoperto che l’autentico cammino comincia quando il     Cammino finisce.
5.   Fortunato sei o pellegrino,  se il tuo zaino si va svuotando di cose, mentre il tuo cuore non sa come conservare tante emozioni.
6.   Fortunato sei  o pellegrino,  se scopri che un passo indietro per aiutare gli altri, vale più che cento passi in avanti senza guardarti intorno.
7.   Fortunato sei o pellegrino,  se ti mancano le parole per ringraziare per tutto quello che ti sorprende in ciascun passo del tuo Cammino.
8.   Fortunato sei o pellegrino, se cerchi la verità e fai del tuo Cammino vita e della tua vita cammino, in cerca di cosa sia il cammino, la verità e la vita.
9.   Fortunato sei o pellegrino, se nel Cammino incontri te stesso e ti regali un tempo senza fretta. 
10.   Fortunato sei o pellegrino, se scopri che il Cammino ha molto  del silenzio e il silenzio della preghiera e dell’incontro con il Padre che ti aspetta.

Cammino del Nord da metà aprile

di Fede1

Un anno è passato dal mio primo Cammino....quello Francese....
Ora penso di partire per il Cammino del Nord anche se sono indecisa se partire da Irun o da Santander
Chissà se troverò qualcuno di voi sulla mia strada

foto
Nella foto Liliana Calabrese nel Cammino di Santiago (fotoCiccioUrso2004)


Il segreto della felicità?
Avere cura del proprio corpo e della mente. 
Non lamentarsi mai dei problemi.
Lascia andare via i rimorsi che fanno male, lascia il passato alle spalle perchè tanto non cambia, vivi il presente e non pensare troppo al futuro. 
Lavora per vivere e non vivere per lavorare. 
Ogni tanto siediti a giocare con un bambino: è il miglior modo per abbattere il peso della vita che noi adulti dobbiamo sopportare. 
Goditi il momento senza pensare troppo alle conseguenze. 
Se ami una persona, dalle tutto il tuo amore, non permettere che la tua parte razionale ti blocchi. 
Impara ad accettare anche la tristezza, è da lì che riemerge la felicità. 
Impara ad accettare anche i difetti di un amico. 
Vivi la vita con la consapevolezza che ogni momento non vissuto è come un ricordo mai nato.

Hiretap Heleinad
foto
Festa DEI CAMMINANTI
CAMMINARE  a VICOPISANO

28 -29 -30 marzo 2014
CAMMINARE è PASSIONE

www.camminanti.it


Escursioni, viaggi a piedi, lezioni in cammino, libri, arte e convivialita’
Per grandi e piccini
Finalmente è arrivata la Festa!
Festa DEI CAMMINANTI – Programma 2014
9 categorie di eventi:
[Cammini] – [Cammini speciali] – [Lezioni in Cammino] – [Cammini ad anello] – [Arte in Cammino] – [Benessere] – [PassiDaBambini] – [Ristorarsi con PASSIone] – [Parole in Cammino]
Più di 10 eventi al giorno.
Un piccolo spazio espositivo per operatori del settore
L’anteprima del grande cammino La Via dei Navicelli, la Francigena via mare, fiumi e stagni
Cibo buono e a filiera corta, anzi cortissima
Attività per ogni età per bambini piccoli e grandi camminatori: da ‘passin passetto’ al viaggio di tre giorni da Livorno ad Altopascio
Da venerdi 28 a domenica 30 marzo 2014 a Vicopisano una festa dove la passione dei camminatori per l’andar passo dopo passo per luoghi e paesaggi si sposa all’amore di chi quei paesaggi li abita.
Un gemellaggio tra Vicaresi e Camminanti, tra chi va e chi sta, una festa per camminanti che perseguono la propria stella passo dopo passo, cambiano prospettiva ad ogni passo e infine si incontrano. Ci proponiamo di fondere accoglienza e movimento, di coniugare stare e andare.
Vogliamo infondere nei partecipanti sufficiente passione per la prima attivita’ dell’uomo e tanta devozione alla conoscenza della realta’ di Vicopisano da far desiderare ai Camminanti di Fermarsi e ai Vicaresi di Camminare.

PER SAPERNE DI PIÙ

IN RILIEVO:

CONSULTA
l'elenco dei libri distribuiti

dalla Libreria Editrice Urso
sui cammini europei del pellegrino

Il mistero...
Angela Maria Seracchioli
Con le ali ai piedi
Nei luoghi di San Francesco
e dell'arcangelo Michele

2011, 8°, pp. 200, ill.
€ 18,00acquista

Dal Lazio fino alle rocce di Monte Sant'Angelo sospese sul mare del Gargano: 500 chilometri in 25 tappe verso una delle mete di pellegrinaggio più affascinanti e più antiche d'Europa, la cui fama precede persino quella del Cammino di Santiago de Compostela.

A piedi o in bicicletta sulle tracce di san Francesco e della devozione a san Michele arcangelo, da montagna sacra a montagna sacra (dalla Verna - descritta in Di qui passò Francesco - a Monte Sant'Angelo). Un percorso entusiasmante che attraversa Abruzzo, Molise e Nord della Puglia, tra valli sconosciute, città d'arte e paesaggi mozzafiato. Meta: la suggestiva grotta delle apparizioni e del culto di san Michele, a pochi chilometri da San Giovanni Rotondo.

Per ogni tappa: le descrizioni dettagliate del percorso, le cartine (1:50.000), i posti dove dormire e mangiare. Inoltre tutti i luoghi da visitare, le tradizioni e i documenti storici su san Francesco e sull'arcangelo Michele.

Compostella
Troisi Gaetano
Sotto le stelle della Galizia
Diario di un laico
a Santiago de Compostela

2010, 8°, pp. 256
€ 16,00
acquista


Racconto di un pellegrino laico
Stressato dalla convulsa vita in città e dalle angustie professionali, un avvocato coglie l’occasione di un viaggio fuori dalle rotte comuni per una boccata d’ossigeno a Santiago de Compostela: ha solo voglia di «staccare» dalla routine e vivere una parentesi, seppur breve, divenendo «altro» da quello che è. Con baldanza giovanile a dispetto dell’età, mette piede sul Camino e dà inizio alla sua avventura. Confonde il suo passo con i milioni di passi che nel corso dei secoli hanno battuto lo stesso sentiero, esaltandosi nella «riscoperta del Medioevo». Nel collegamento ideale col passato, il viaggio comincia a diventare qualcosa d’altro dallo sforzo atletico, in simbiosi con l’ambiente naturale integro. Nascono panorami nuovi nel rapporto con quanti, fianco a fianco, vengono a marciare da ogni parte del mondo. Buen camino è il saluto che si scambia ad ogni incontro. Ci si incammina in gruppi o da soli, tutti nella stessa direzione. Il saluto diventa una sorta di viatico allegorico per la traversata nella vita. Via via si scopre intruso in un mondo che non gli appartiene; e questo sentimento si schiarisce quando entra nelle chiese lungo il percorso e le visita timidamente, come dovesse superare un immaginario ponte levatoio. Ne nasce una lacerazione intima per l’impossibilità di far parte a pieno titolo della stessa famiglia; e, ripensando al passato, raggiunge i luoghi dell’infanzia con i rudimenti della formazione religiosa: il conflitto permanente tra «fede» e «ragione» si rafforza e l’irrequieto marciatore resta faticosamente in bilico in tale contraddizione, vissuta con un duro scavo interiore anche quando è immerso nella più allegra compagnia. I panorami dello spirito vengono alla ribalta e pongono la domanda delle domande: il senso della vita, che, secondo ragione, non dovrebbe avere senso. Il Camino diventa una sorta di resoconto esistenziale. La risposta tarda a venire ma non perde vigore, ed è addirittura drammatica, l’ultima sera del viaggio, quando il popolo dei camminanti si dà appuntamento sul promontorio di Finis
Terrae, dinanzi all’oracolo del Sole morente. Tutto scorre, panta rei, è il responso. E la riscoperta di se stessi, dei propri limiti e della forza dei valori dell’Uomo nel «Creato» diventano ossigeno per il ritorno alla vita «normale». La prosecuzione dell’altro cammino sarà avvalorata da una ricerca continua, nella consapevolezza di essere molecole del divenire umano, portatrici di valori inalienabili. Verso dove?

 

Il portico
Gandini Davide

Il portico della Gloria
(Lourdes,
Santiago de Compostela
Finisterre, a piedi)

2003, 8°, pp. 304
23,60acquista
Il Portico della Gloria è il portico romanico che immette nella Basilica di Santiago de Compostela, approdo d'arte e di fede per chi giunge da lontano. Portico della Gloria sono anche tutte le cappelle e tutti i rifugi creati nei secoli per accogliere i pellegrini sulla via dei Camino de Santiago: portico di gloria perché nella scansione di quei ripari l'umanità più diversa si rigenera nell'interiore più profondo. Il cammino a piedi diventa cammino dell'animo.
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