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Trovare amici e compagnia per il cammino

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Direttore del forum: Francesco Urso


Maggiori informazioni su http://www.libreriaeditriceurso.com/public/santiago/forum/index.php

TRE MIGLIA (O TRE DISTANZE)
Noi non siamo più abituati, ma all’epoca si viaggiava principalmente a piedi.
Tradizionalmente gli eserciti, durante gli spostamenti di truppe a marce forzate, facevano una sosta ogni 3 miglia (circa 5 chilometri) per rifocillarsi e trattare il punto Stomaco 36. Si dice che anche i rivoluzionari di Mao abbiano utilizzato questa tecnica per riuscire a completare la famosa “Lunga Marcia”

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«Il suo nome cinese Zu San Li (in giapponese Ashi San Ri) significa Tre miglia (o tre distanze) sulla gamba e ci ricorda la sua posizione (3 distanze = 4 dita sotto il ginocchio), ma anche l’abitudine degli antichi viaggiatori orientali di autotrattarlo regolarmente contro la stanchezza delle gambe. Noi non siamo più abituati, ma all’epoca si viaggiava principalmente a piedi. Tradizionalmente gli eserciti, durante gli spostamenti di truppe a marce forzate, facevano una sosta ogni 3 miglia (circa 5 chilometri) per rifocillarsi e trattare il punto Stomaco 36. Si dice che anche i rivoluzionari di Mao abbiano utilizzato questa tecnica per riuscire a completare la famosa “Lunga Marcia”».

ginocchio


Queste le indicazioni per trovare il punto:
1- piegare la gamba a 90° tenendo il ginocchio fra indice e pollice con il medio contro il bordo dell’osso (la tibia). Il punto si trova sotto il polpastrello del dito medio.
2- il punto si trova nella depressione fra le due ossa della gamba (tibia e perone) 4 dita sotto il bordo inferiore della rotula.

ginocchio

 

Tra tutti i benefici che si possono ottenere non c'è solo il benessere delle gambe: un trattamento costante permette anche di combattere la stanchezza su tutto il corpo e di regolarizzare la digestione. Il punto va auto-trattato su entrambe le gambe.
Il punto non può essere trattato in gravidanza.

I metodi per il trattamento, come riporta il blog, sono diversi:


1- Da seduti, sovrapporre le dita delle mani, puntare la punta del polpastrello dell’indice sul punto e premere tirando verso di sé. Mantenere una pressione statica per alcuni minuti. (Non fatelo se avete le unghie lunghe.)
2- In alternativa si può utilizzare un bastoncino. Ad esempio una bacchetta del ristorante cinese o una biro (mi raccomando: non dalla parte della punta!).
Particolarmente indicato, per chi conosce il metodo, è il trattamento attraverso il calore con la Moxa. In tal caso tagliare una fettina sottile di zenzero da tenere con una pinzetta per coprire il punto.

Infine, un consiglio aggiuntivo: «Per gli sportivi, ma anche per tutti coloro che patiscono stanchezza e debolezza alle gambe, segnalo un metodo tradizionale di “doping naturale”: si tratta semplicemente di porre un cece (crudo) o un oggetto sferico di dimensioni adeguate sul punto e di fermarlo con del cerotto. In questo modo si crea una sollecitazione lieve, ma continua, che rinvigorisce le gambe e limita la stanchezza».

da https://wshiatsu.wordpress.com/2010/02/19/auto-shiatsu-stomaco-36/

"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via.

Paese

Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante,
nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".

Cesare Pavese in "La luna e i falò"

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Perché non aderisci?

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Santiago, va bene, è nella memoria più bella della nostra esperienza di camminatori,
però non possiamo perdere di vista la necessità di estendere sempre oltre,
sempre più in alto i nostri sogni e le nostre emozioni.

Aderisci al nostro consueto appuntamento di fine anno
con un messaggio a forumpellegrini@libreriaeditriceurso.com
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HANNO GIÀ DATO LA LORO ADESIONE: Liliana Calabrese, Francesco Urso, Italo Benedetti, Lilia Urso, Rosa Maria Tringolo, Salvatore e Paolo Lentini, Carmela Di Rosa, Piero Mandia, Moustafa Ahmed Hegab, Salvatore Spadaro, Fabio Di Benedetto, Davide Bove, Stefano Valmadre, Anna Rastello, Cristina Bonetti, Daniela Rao, Anna Scarpetta, Salvatore Valastro, Eleonora Conti, Yuleisy Cruz Lezcano, Erica Gavazzi, Natascia Deambrogio, Damiano Martorelli, Daniela Percivalle, Anna Abbenante, Luisa Bronzieri, Elena Martinelli, Giovanni Manna più due amici, ecc...

PROGRAMMA IN VIA DI DEFINIZIONE FINO AL 3 DICEMBRE
SENZA QUOTA DI ADESIONE O ISCRIZIONE

Accoglienza povera con stuoino e sacco a pelo (oppure autonoma sistemazione a proprie spese in B&B o alberghi)
A CARICO DI CIASCUN PARTECIPANTE:
biglietto ingresso Museo Egizio, pizza di sabato, pranzo di domenica (da corrispondere direttamente ai fornitori di questi servizi).
ADERIRE INVIANDO UN MESSAGGIO a Francesco Urso all’indirizzo forumpellegrini@libreriaeditriceurso.com
entro il 21 novembre per entrare con visita guidata al Museo Egizio; entro il giovedì 3 dicembre se si vuole intervenire come pubblico o per la partecipazione al dibattito e al pranzo di domenica

Con la partecipazione di Italo Benedetti e con i canti e la musica di Liliana Calabrese Urso

scrivereTRA GLI ARGOMENTI DEL NOSTRO CONVEGNO A CHIVASSO-TORINO 5/6 DICEMBRE...
SCRIVERE PER SÉ E PER GLI ALTRI DI CAMMINI Scrittori diversi assieme per parlare tra loro di quanto attraverso i loro libri hanno voluto comunicare agli altri del cammino percorso, delle emozioni vissute, e di ogni altra cosa abbia contribuito alla loro scrittura. Partecipano Elena Martinelli, Anna Rastello, ecc.
PER ESEMPIO:
––––– Anna Rastello parlerà di "Una promessa può cambiarti la vita!";
––––– Erica Gavazzi parlerà di "Come tessere trame narrative e poetiche aiuti a ritrovarsi lungo il cammino labirintico della vita".

La sincronicità è un concetto introdotto dallo psicoanalista Carl Gustav Jung nel 1950, definito «un principio di nessi acausali», che consiste in un legame tra due eventi che avvengono in contemporanea, connessi tra loro in maniera non causale, cioè non in modo tale che l'uno influisca materialmente sull'altro, ma in quanto appartengono entrambi a un medesimo contesto o contenuto significativo, come due orologi che siano stati sincronizzati su una stessa ora.[da Wikipedia]

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Alle 10,30 di domenica 6 dicembre 2015 al nostro convegno di Chivasso che terremo
in una sala del RISTORANTE ALBERGO DEI CACCIATORI
– Rolandini di Verolengo (TO)
Via Matteotti, 2 (a tre km circa da Chivasso)
Fiorenzo Zerbetto ci parlerà di "Le sincronicità, cioè le coincidenze straordinarie e particolari
vissute di persona durante i pellegrinaggi o in margine a essi
”.

Abbiamo già conosciuto come ottimo relatore il nostro Fiorenzo Zerbetto nel pomeriggio conclusivo della manifestazione effettuata nel dicembre del 2014 a Vicopisano. Fiorenzo si occuperà del “Progetto sincronicità” tra tutti i partecipanti del Forum e i lettori della nostra newsletter. Il Progetto, in fase di definizione e curato da Fiorenzo Zerbetto, consisterà in questo: chiunque può partecipare inviando la descrizione di massimo tre ‘sincronicità’ vissute di persona durante i pellegrinaggi o in margine a essi. Non importa come lo sappia scrivere… se a mano, su carta, se a computer, se in italiano elementare o perfetto… l’importante sarà che sia chiaro, dettagliato, circostanziato, comprensibile. Poi, decideremo di realizzare un libro, per non lasciare disperdere quelle comunicazioni.

IN RILIEVO:

CONSULTA
l'elenco dei libri distribuiti

dalla Libreria Editrice Urso
sui cammini europei del pellegrino

copertina Martinelli
Elena Martinelli
Il mio cammino di rinascita

2012, 8°, pp. 224
€ 14,00acquista

In cammino perché?  
Per trovare risposte? 
O per farsi domande? 

Le  domande  durante  il  Cammino  sono  tante, 
insistenti,  martellanti,  nella disperata ricerca di risposte facili, 
comode, pronte all'uso, che però non arrivano. 

Bisogna giungere alla meta per assaporare la pace
 e le risposte che arriveranno poi dalla vita stessa. 
Basta stare in ascolto! 

copertina
Fiorenzo Zerbetto
Piccoli - Grandi
Miracoli del/nel
Cammino di Santiago

2010, 8°, pp.
112
€ 1
2,00acquista

Indubbiamente originale nella forma come nei contenuti, questo libro-testimonianza è scritto con parole semplici, centellinate, ma dense di significati. Di facile e veloce lettura, piacevole e immediato sia nella parte di prosa sia in quella in versi, è adatto a chiunque e offre altresì spunti rari di riflessione, di comprensione, di meditazione, sul senso stesso di molti aspetti della nostra società, della spiritualità e del vivere.
Ai tanti appassionati che abbiano già percorso il Cammino di Santiago de Compostela (oppure Pellegrinaggi analoghi quali la Via Francigena, ecc.), questo libro dà opportunità di riconoscersi e riviverne emozioni, atmosfere, stati d'animo e dell'anima. A chi invece il Pellegrinaggio non l'abbia ancora affrontato, ma desideri mettersi in cammino, questo libro fornisce spunti e stimoli per non limitarsi a un semplice ‘trekking' ma ampliare l'esperienza vivendola pienamente in tutta la sua multidimensionalità.

Stopani, Il camino italiano...
Renato Stopani

Il ''camino'' italiano
per Santiago de Compostela

2001, 8°, pp. 116, illustrato
€ 14,50acquista

Nel Liber Sancti Jacobi (metà XII secolo), allorché si elencano i popoli che da tutta la cristianità giungono a Santiago de Compostela, vien detto che alla venerata tomba dell’apostolo Giacomo, tra gli altri pellegrini, convergono «… Itali, Apuli, Romani, Tuscani, Siciliani, Kalabriani, Sardani».
A fronte di questa e di altre testimonianze che attestano la partecipazione italiana al flusso di pellegrinaggio per Compostela, almeno a partire dal XII secolo, sta l’inesistenza di documenti che descrivono dettagliatamente il cammino seguito.
Solo a partire dal Trecento inoltrato compaiono infatti le prime relazioni di viaggio di pellegrini italiani, corredate di dati in ordine al percorso effettuato. Per i secoli precedenti si è costretti a ricorrere a indizi e a elementi orientativi desunti dalle pur numerose testimonianze documeritarie del pellegrinaggio compostellano. Sulla base dei dati raccolti è così possibile confermare quanto le fonti più tarde asseriscono, indicando nella via Francigena il percorso iniziale dei pellegrini jacopei che si dipartivano dall’Italia. Valicate infatti le Alpi al passo del Moncenisio si poteva raggiungere con facilità quella via “tolosana” che, tra il fascio di strade che percorrevano la Francia dirette a Compostela, si presentava come la più adatta a essere usata dagli italiani.
Nel libro sono anche raccolti e riproposti integralmente i testi delle non molte fonti itinerarie tardomedievali conosciute, tutte già edite, ma di difficile reperibilità.

Copertina "Il passo perfetto"
Artuso Nicola
Il passo perfetto
Diario dal bordo
Cammino di Santiago

2014, 16°, pp. 320
12,00acquista
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Una denuncia esilarante della società in cui viviamo, vissuta un inciampo dopo l’altro da un pellegrino inopportuno, nascosto tra i molti che ogni anno affluiscono verso Santiago

Mille chilometri a piedi, dai Pirenei all’Oceano Atlantico.
Il Passo Perfetto è il diario (dal bordo) di un trentenne inquieto, sulla rotta di Santiago de Compostela. Cosa succede quando una mente naturalmente confusa si trova a camminare così a lungo per una via considerata sacra?
È possibile incontrare l’amore della propria vita durante il Cammino? È possibile trovare il passo perfetto e risolvere ogni problema? Dal bordo Nicola osserva la realtà muoversi di pari passo con i suoi piedi.
Il Passo Perfetto è una discesa tragicomica verso gli inferi della mente, descritta con grande sincerità e auto-ironia. È un viaggio di ricerca carico di incontri straordinari e di insidie pronte a colpire. Una storia sospesa tra una tanto ricercata spiritualità e la sua negazione.
“Non c’è nessun posto dove arrivare e comunque ci si arriva lo stesso”.
Quindi ci vediamo dall’altra parte.

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Gianni Amerio
In cammino per Santiago
Storie, pensieri, incontri

2015, 8°, pp. 256, ill., € 19,50
acquista

Attraversare a piedi la Spagna, incuranti delle intemperie e del sole battente, con un piccolo equipaggiamento e (spesso) una preparazione fisica decisamente approssimativa Viene da chiedersi come sia possibile che tanti uomini e donne, giovani e anziani, si propongano ogni anno questo obiettivo e, soprattutto, quali siano le ragioni di questa scelta In realtà è tutto molto semplice, non c'è bisogno di un'"illuminazione", non serve una "chiamata", e neppure una fede straordinaria.

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