Newsletter del Forum dei pellegrini

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FORUM dei pellegrini
per Chiedere – Discutere – Confrontarsi
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Direttore del forum: Francesco Urso

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AL 9 dicembre 2016 gli iscritti alla Mailing List del "Forum dei pellegrini" sono 3176
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e noi saremo ben lieti di distribuire il tutto a tutti.

Per sapere di più
locandina per Venezia

VENEZIA 10-11 dicembre 2016
CONVEGNO NAZIONALE
DI APPASSIONATI DEI VARI CAMMINI
  E DI PELLEGRINI, POETI E SCRITTORI
VICINI AL FORUM DEI PELLEGRINI
La poesia del cammino e il cammino della poesia
Informazioni di base

Per entrambe le giornate (sabato 10 e domenica 11 dicembre)
il riferimento è il medesimo per tutti i partecipanti:
Sala San Leonardo, Cannaregio 1584 – Campo San Leonardo, Venezia
 PROGRAMMA COMPLETO
in questo sito web.

SABATO 10 DICEMBRE 2016
•   Ore 11.00 – A partire da quest’ora sarà aperta la Sala San Leonardo (Cannaregio 1584 – Campo San Leonardo, Venezia) per accoglienza e punto d’incontro di chi arriva.
•   Ore 14.00 – Per chi ha scelto di passare la notte a mo’ di pellegrino (cioè dormendo per terra con proprio sacco a pelo), trasferimento, tutti insieme, al luogo in cui si dormirà la notte, per depositare colà gli zaini. Fondamentale quindi arrivare alla Sala San Leonardo al massimo entro le 14.00!

poètes

Programma dettagliato della camminata di sabato pomeriggio 10 dicembre 2016
•   Ore 15.00 – QUATTRO PASSI PER VENEZIA:
UN RACCONTO CAMMINATO ALLA SCOPERTA DEL SESTIERE DI CANNAREGIO
tra versi e prosa, storie e uomini. Armatevi di libri, strumenti musicali, scarpe comode e voce!
Tappa zero: Sala San Leonardo (ore 15.00)
- Presentazione: la proposta di una semplice passeggiata insieme, la voglia di lasciare spazio all’incontro, cosa rappresenta il progetto “Club des poètes per noi”

Prima tappa: Piazzetta del Ghetto Nuovo (ore 15.30)

- Introduzione: etimologia del termine Ghetto, la diaspora spagnola e portoghese e l’importanza culturale del ghetto attualmente
- Lettura di un estratto da “Venezia è un Pesce di Scarpa” ( Leggerà Francesca)
- Poesia a scelta ( Antonia )

Seconda tappa: Calle dei Mori (ore 16.10)

- Lettura dell’incipit del Milione di Marco Polo (Leggerà Luca)
- Lettura del dialogo tra Marco Polo e il Kublai Khan su Venezia ( Leggeranno Laura e Giulia )
- Interpretazione di alcune poesia dalla raccolta “La polvere di diamante” (Elena )- pag 44, 96, 31

Terza tappa: Madonna dell’Orto/ Campiello sulla fondamenta dell’abbazia (ore 16.45)
- Introduzione: i tesori della Madonna dell’Orto, la sacca della Misericordia
- Lettura di un estratto di Brodskji (Leggerà Luca )
- Lettura di un estratto di Maino (Leggerà Francesca/Giulia)
- Lettura di un estratto di Brodskji (Leggerà Laura )

Quarta tappa: Fondamenta nuove all’altezza della Chiesa dei Gesuiti (ore 17.30)
- Introduzione: le isole e la fondamenta
- Lettura di un estratto di Veronica Franco (Leggerà Laura )
- Lettura di un estratto di Barbara Strozzi (Leggerà Elena)
- Lettura di un estratto da “Venezia è un Pesce di Scarpa” (Leggerà Francesca)

Aperitivo al volo
19.00 Cena


•   Ore 21,30 – Dopo cena: canzoni, interventi di poeti, condivisioni di esperienze...

E POI, DOMENICA, TRA L'ALTRO...

respiro terra



Domenica 11 dicembre 2016 in Sala San Leonardo a Venezia le promotrici del cammino "Il Respiro della Terra" consegneranno l’incipit della Carta di Venezia ricevuto da un’Essena ai Caminanti del "Forum dei Pellegrini" affinché lo diffondano nel mondo

"La Terra è una grande madre. Se seminiamo bene, se la curiamo, ci dà tutto quello che ci serve nella vita, dai colori ai sapori ai profumi, tutto quello che ci permette di vivere, non di sopravvivere. Pensiamo alla Terra come un grande vestito che ci avvolge, ci protegge e poi ci abbraccia nel sonno perenne"
(un’essena dei nostri giorni)

 

IL RESPIRO DELLA TERRA
(poesia di Antonella Barina,
musica e canto Monica Giori)

Il respiro della terra
lo stormire delle fronde
Son sussurri tra le foglie
il danzar di spighe bionde

Il respiro della terra
è il volo di un uccello
È la pioggia sulle palme
il vocio del pipistrello

Il respiro della terra
è lo sguardo delle stelle
Sono scie di mille mondi
sono Pleiadi sorelle

Il respiro della terra
è il mare che s’ingrossa
Le correnti più profonde
che spariscon nella fossa

Il respiro della terra
è un’isola che nasce
Che ritorna nel profondo
ed un giorno poi rinasce

Il respiro della terra
la montagna che s’incrina
La pianura che s’infossa
nella gola di dolina

Il respiro della terra
è il soffio del vulcano
Sono onde che s’innalzan
fino quasi al terzo piano

Il respiro della terra
son maree sconvolgenti
Son le acque vomitate
fuor dal letto dei torrenti

Il respiro della terra
è il rotar dell’uragano
È la danza delle nubi
sulla testa dell’umano

Il respiro della terra
sono oceani lunari
Sono echi della luce
sono palpiti stellari

Il respiro della terra
un cantare di civetta
Mentre l’aquila là in alto
ci osserva dalla vetta

RIT:
Giro giro tondo
dai che casca el mondo
casca la tera tuti so par tera
tera tera tuti so par tera

 

A VENEZIA TESTIMONIERANNO esperienze di sincronicità: Liliana Calabrese, Alice Maruelli, Agostino Guerini, Renato Rizz che leggerà passi di Massimo Piazzi (suo cognato, scomparso a settembre), Francesco Urso e Fiorenzo Zerbetto, ecc…

INTERVENTI PER TELEFONO ... DAI NOSTRI INVIATI SPECIALI IN CAMMINO
In viva voce sentiremo: Nicola Melis per Cammino 100Torri, Peppe De Caro per Antica Trasversale Sicula (direttamente dal cammino) e Federico Campostrini, in diretta dal Cammino Portoghese e Angela Seracchioli da "Di qui passò Francesco"…

IL SENSO DEL DESIDERIO CONTINUO DI ANDARE OLTRE
A Venezia è d'obbligo pensare a Marco Polo e alla Via della seta, nonché a Italo Calvino che ne costruì una splendida rappresentazione in "Le città invisibili".
Un importante messaggio che certamente Calvino vuole trasmetterci col suo racconto è che la nostra esistenza in questo mondo ci può offrire milioni di esperienze di vita, scelte continue, città da visitare, paesaggi da ammirare, amori e gioie da vivere, e quindi non bisogna mai fermarsi e accontentarsi perché solo continuando a cercare si arriverà alla giusta meta. Questo messaggio si ricava perfettamente da una citazione di Marco Polo: “Se ti dico che la città a cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa, tu non devi credere che si possa smettere di cercarla”.