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LE FIGLIE DEL SELLAIO, di e con Alessandro Conte
12-02-2009 inserito da ciccio; categoria Accadi..menti. Accadi..menti
Alessandro Conte

LE FIGLIE DEL SELLAIO
di e con Alessandro Conte

Liberamente tratto dalla silloge ''Oltre le colline dei Sieli'' di Giuseppe Conte Premio Nazionale di Narrativa (Piacenza, 1982)

Spettacolo di Alessandro Conte, in cantiere per Milano, Legnano e MonzaTrattasi di un monologo della durata di un'ora e trenta minuti e di forte, toccante e intensa drammaticita'.
Nato all'interno della tradizione letteraria siciliana, il lavoro e' stato innovato e rielaborato in forme e linguaggio, fino a divenire un prodotto che ha radici profonde e al tempo stesso e' di inquietante attualita'


L'operazione drammaturgica che Alessandro Conte propone al pubblico e' un percorso innovativo dell'opera originaria, una ''contaminazione'' teatrale che ci restituisce il clima di un'epoca, il sapore di una civilta' e un'accattivante quanto conturbante concezione della vita e della morte che caratterizza tanta parte della letteratura siciliana. Nel riprendere l'opera del padre, ne rielabora una poetica sintesi, ne ridisegna la scrittura e - con un proprio taglio interpretativo - illumina le storie e le passioni dei protagonisti, la loro soggettivita' e la loro coralita'. Risultato e' un nuovo documento dove il microcosmo della ''piccola comune'' puo' essere percepito come piu' dilatata metafora del mondo. Don Mario, il vecchio novellatore che ci insegna il piacere di attendere e di raccontare; compare Alfio, il sellaio, schiacciato dagli eventi della sua famiglia e tuttavia guidato da un suo sotterraneo bisogno di riscatto e di redenzione; Nast‡si, il giovane che nella sua esistenziale negativita' mette in discussione gli antichi dilemmi del vivere; Nunzia che con la sua proposta di coraggiosa maternita' e' ambasciatrice di nuovi destini per il mondo.

E poi c'e' Savina, con la sua tenace innocente obbedienza alle regole del villaggio.

La tenebrosa pazzia di Sara. La tragedia di Pietro Maccarese. Il sogno della bellissima Nice. La generosita' di Rosina. Questi ed altri ancora i personaggi che danno vita alla pie'ce teatrale e che, in quella realta', offrono all'attore-drammaturgo l'occasione di ritagliarsi uno spazio del tutto personale, di inventare per se' stesso un piano narrativo che e' una sua indubbia creazione: ed e' il ruolo del cantastorie, il giovane novellatore che dalle fonti del passato cattura amore bellezza e dolore e li ripropone per un futuribile nuovo inno alla vita. Personaggio anche lui che si colloca all'interno delle vicende narrate, potendo ripetere con il padre: ''...Ed io seguo quel teatro di luci con religioso abbandono: io superstite fabbro, solitario monarca, giullare di un minutissimo cosmo che conteso persino alla memoria non esiste piu'''.

Mondo che piu' non esiste, eppure fatalmente si rigenera e rinnovandosi ci sopravvive.


Drammaturgia e interpretazione: Alessandro Conte

Tecnico luci e audio: Nicola Accordino

Direzione amministrativa: Gregory Bonalumi

Organizzazione: Valentina Paiano

Produzione: La Danza Immobile

Sostenitori: Corrado Accordino, Paolo Bignamini, Carlo Grassi

Ringraziamenti: Alicia Manas, Paolo Airaghi, Cristina Ferre', Angelo Platania


''Le figlie del sellaio'' nasce dal profondo desiderio di scrutare e approfondire, attraverso la mia immaginazione, un microcosmo siciliano a me non del tutto ignoto. Quel microcosmo che mio padre ha offerto inconsapevolmente alla crescita, alla sensibilita' e all'attenzione di un figlio che ancora non aveva dieci anni.

Ero un ragazzino infatti quando per la prima volta leggevo delle vicende di uomini e donne di una piccola comune che il loro autore aveva ''sognato e dissepolto sotto un ulivo vecchissimo... Senza posa sopra i precipizi di una rocca venivano pellegrinando i sopravvissuti... Pregavano, ridevano, cantavano solo per non lasciarsi completamente spegnere dal vento...''

Cosi' scrive nella sua introduzione Giuseppe Conte. Ed io ''giullare'' per mestiere e per vocazione non potevo non ascoltare le voci di quei personaggi come una preghiera, come un mediato desiderio di esistere ancora.

L'indagine sul linguaggio, l'importanza della memoria, lo sguardo sul mondo dei vizi e delle virtu' umane, il miracolo del raccontare che risveglia dalla morte, il legame affettivo e viscerale con una terra che da sempre sento appartenermi, la ricerca delle radici, forse anche di una vera casa. Queste le altre ragioni dell'impegno da me preso nello svolgere una ricerca che vuole avere anzitutto il carattere di un racconto dove ci si possa seppellire il cuore. Dove la storia di una difficile e coraggiosa maternita' possa davvero diventare un inno alla vita.








MILANO


Dal 17 al 22 marzo 2009

Teatro Filodrammatici

P.zza P. Ferrari 6

Biglietteria: 02 36595671

www.teatrofilodrammatici.com

LEGNANO


24 marzo 2009

Teatro Sala Ratti

C.so Magenta 9

Biglietteria: 0331 892929

www.scenaperta.org

MONZA


Dal 16 al 19 aprile 2009

Teatro Binario 7

Via Turati 8

Biglietteria: 039 2027002

www.teatrobinario7.it


Alessandro Conte


ALESSANDRO CONTE


Diplomato all'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Dal 1994 inizia il suo percorso artistico come interprete: Risveglio di primavera di F. Wedekind e I ritorni dalle tragedie di Euripide (regia di Guido de Monticelli); Gli indifferenti di A. Moravia (diretto da Claudio Beccari), Romeo e Giulietta e Antonio e Cleopatra di W. Shakespeare per la regia di Lamberto Puggelli. Letture di brani dell'Iliade per conto della facolta' di lettere dell'Universita' Statale di Milano. Interpreta I demoni e Delitto e castigo di F. Dostoevskij, La cosmetica di Amelie di A. Nothomb per la regia di Corrado Accordino. Realizza in monologo L'ultimo giorno di un condannato a morte di Victor Hugo. Partecipa a programmi televisivi e svolge attivita' di doppiaggio per la radio e il cinema.

Contatto: alessandroconte71@gmail.com


Copertina ConteNovit‡ in libreria



Giuseppe M. Conte, La melagrana ossia la disegualita'

2008, ottavo, pp. 144, Euro 13,00


Libreria Editrice Urso, Collana Mneme n. 24

EAN 978-88-96071-07-6,
Euro 13,00acquista


Antologia di versi in vernacolo mottese e di prose sul tema del ''diverso'' e del ''variabile''

L'intera scrittura si propone come riflessione e come omaggio all'idea di liberta'.