Nel mezzo del Cammino di Santiago, di Natalino Russo
31-05-2010 inserito da ciccio; categoria Cammino di Santiago. Cammino di Santiago

Russo, Nel mezzo...NEL MEZZO DEL CAMMINO DI SANTIAGO
in bicicletta verso Compostella tra viandanti e pellegrini
di Natalino Russo


[...]Certi viaggi nascono dentro poco a poco. Le idee iniziano a sedimentare lentamente, come i detriti sul fondo del mare o i minerali dentro le grotte. Osserviamo le gocce venire giu' una dopo l'altra. Le nostre idee si accavallano, si intrecciano, si espandono fumose senza approdare apparentemente a niente. Invece si modellano stalattiti e stalagmiti di aspetto bizzarro, la materia evolve, si accumula in strati piu' spessi, prende forma. I detriti si fanno colline e poi montagne e, da piatto qual era, il paesaggio diventa articolato. Chiediamo agli amici, leggiamo libri, scorriamo pagine su Internet; mappe alla mano, percorriamo le strade di luoghi ancora sconosciuti, tracciamo percorsi ipotetici sul calendario. E piu' dissetiamo la nostra curiosita', piu' lei vuole bere, finche' ci sale, o ci assale, la febbre del viaggio.
Non e' nota, non ancora, la reazione chimica che fa sublimare la fantasticheria, trasformandola dallo stato gassoso a quello solido. E un dato empirico: a un certo punto la partenza che proiettavamo sull'infinito si coniuga al presente, si trasforma finalmente in oggetto concreto.


Per quella serie di meandri e confluenze che segnano il corso dei fiumi e dei sogni, la mia curiosita' si e' incontrata con quelle di tre amici e, tra le chiacchiere di una sera d'inverno, abbiamo deciso di partire proprio per il Cammino Francese.
Loro sono grandi appassionati di viaggi in bicicletta, sicu88ramente piu' esperti di me. E anche piu' allenati, se e' per questo. Abbiamo condiviso l'avvicinamento in macchina e un paio di tappe iniziali. Per il resto ho viaggiato sostanzialmente da solo, ritrovandomi nella condizione del pellegrino che e' spinto dalla sua solitudine a fermarsi, a parlare molto con gli altri. Sono andato piano, ed e' stato bello.
Ma non basta un viaggio per togliersi l'appetito. Non ne bastano dieci per imparare i posti ne' cento per non pensarci piu'. E un male che si cura con lo stesso male. Che fare, quindi? Ovviamente ripartire. Infatti a Santiago ci sono ritornato anche a piedi, percorrendo un tratto del Camino del Norte.

Da questi due giri e' nato un primo libro, un romanzo intitolato La via di Santiago (Vivalda Editore, 2006), ma anche molte storie narrate ad amici e conoscenti. I quali mi hanno preso come riferimento per le loro fantasticherie di pellegrinaggi futuribili, e a loro volta mi hanno indirizzato conoscenti e amici desiderosi di approfondire la faccenda. Mi sono arrivate a decine richieste di consigli, di informazioni sulle altimetrie e sui dislivelli, sulle salite e le discese, sul sole, sull'ombra e sulla pioggia, sugli ostelli. E poi quali scarpe, quale giacca, quale bici, e quante tappe e quale viaggio? Meglio in estate o in primavera? Da soli o male accompagnati?
Scrivendo questo secondo libro, anzi rileggendolo quando era gia' in bozza, ho capito che per partire non serve pianificare, ma soltanto fare il primo passo. Partire da zero.
Persino indugiare nella lettura sottrae al viaggio tempo prezioso.

Buen camino!

Russo, Nel mezzo...
Natalino Russo

Nel mezzo
del Cammino di Santiago

2010, 8°, ill., pp. 208
Euro 16,50
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Da Saint-Jean Pied-de-Port, al piede del versante francese dei Pirenei, fino a Santiago de Compostela, in Galizia. e' il Camino France's, il piu' noto degli itinerari che costituiscono la rete dei Cammini di Santiago.
Natalino Russo si mescola con le grandi folle di camminatori, pedalatori e altri viaggiatori che si incamminano sulla via di Santiago. Inforca la sua bici e parte, da giornalista e per lo piu' laico, per andare a vedere, per capire le ragioni che spingono oltre 120.000 pellegrini all’anno a intraprendere 800 km di Cammino. Per comprendere, pedalando, anche un po’ se stesso.
Gli incontri fatti lungo la strada gli riveleranno che la maggior parte dei pellegrini parte per ragioni che nulla hanno a che fare con la religione codificata, ma ognuno si porta dentro la propria personale spiritualita'. Contano molto di piu' la natura, i paesaggi, gli incontri, la possibilita' di viaggiare a piedi o in bicicletta nel cuore dell’Europa, in un modo che e' impossibile altrove. Chi torna da questo viaggio resta impressionato proprio dalla quantita' di gente conosciuta, dai chilometri fatti quasi senza rendersene conto, dalle infinite lande attraversate come in ipnosi, ognuno per proprio conto eppure tutti insieme.
Il racconto e' corredato da: inserto fotografico a colori, cartine dell’itinerario, informazioni
pratiche per chi vuole seguire le tracce dell’autore.
Russo
Russo Natalino
La via di Santiago
2006, formato ottavo, pp. 254, ill.,
Euro 16,00
acquista
Che cosa induce una cosi' grande folla, proveniente da tutti gli angoli della Terra, a intraprendere un cammino che fu gia' della fede? La devozione, certamente, per i piu'. Per i laici, che pure accorrono numerosi, le motivazioni sono altre e disparate, a volte oscure. Per Natalino Russo, che ha percorso il Camino de Santiago lungo tre itinerari diversi, le convinzioni iniziali si sono andate trasformando di tappa in tappa, attraverso le riflessioni suscitate dagli incontri con gli occasionali compagni di strada, fino all’emergere di motivazioni profonde e inattese.

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