Le fantasticherie del passeggiatore solitario, di Rousseau
20-07-2010 inserito da ciccio; categoria Cammino di Santiago. Cammino di Santiago

LIBRI PER CHI VOGLIA PENSARE E CAMMINARE



Jean - Jacques Rousseau
Le fantasticherie del passeggiatore solitario
2009, formato sedicesimo, pp. 336
Euro 8,50
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[...] Di cosa si gioisce in una simile situazione? Di nulla di esteriore a se', di niente se non di se stessi e della propria esistenza; fin tanto che dura questo stato si e' sufficienti a se' stessi come lo e' Dio. Il sentimento dell'esistenza spogliato di ogni altro affetto e' di per se' un sentimento prezioso di contentezza e di pace cha sarebbe sufficiente da solo a rendere questa esistenza cara e dolce a chi fosse in grado di allontanare da se' tutte le impressioni sensuali e terrestri che vengono continuamente a distrarci e a turbarne, quaggiu', la dolcezza. Ma la maggior parte degli uomini, agitati da continue passioni, poco conosce questo stato d'animo, ed avendolo sperimentato soltanto imperfettamente, per pochi istanti, ne conserva appena un'idea oscura e confusa che non permette di percepirne il fascino. Certo, non sarebbe neanche bene che, nell'ordinamento attuale delle cose, avidi di queste dolci estasi, si disgustassero della vita attiva di cui i bisogni sempre nuovi impongono l'obbligo. Ma un infelice che e' stato escluso dalla societa' degli uomini e non puo' piu' fare nulla quaggiu' di utile e di buono, ne' per gli altri ne' per se', puo' trovare in questo stato un compenso a tutte le felicita' umane, che ne' la fortuna ne' gli uomini saprebbero sottrargli.


E'peraltro vero che tali compensi non possono essere avvertiti da tutti gli animi e in tutte le situazioni. Occorre che il cuore sia in pace e che nessuna passione ne venga a turbare la quiete. Occorre una certa disposizione in chi li prova e nel ruolo degli oggetti circostanti. Non occorre ne' un riposo assoluto ne' troppa agitazione, ma un movimento uniforme e moderato senza scosse ne' intervalli. Senza movimento la vita sarebbe solo un letargo. Se il movimento e' discontinuo o troppo forte sveglia; ricordandoci gli oggetti circostanti distrugge il fascino della fantasticheria, ci strappa dall'intimo di noi stessi per sottoporci subito al giogo della fortuna e degli uomini e per restituirci al sentimento delle nostre infelicita'. Un silenzio assoluto porta alla tristezza. Offre un'immagine di morte. Allora e' necessario l'aiuto di una ridente immaginazione, che si presenta abbastanza naturalmente a chi ne e' stato gratificato dal cielo. Il movimento che non viene dal di fuori si crea allora nel nostro intimo. Il riposo č cosi' minore, e' vero, ma risulta anche piu' piacevole quando lievi, dolci idee, senza agitare il fondo dell'animo, ne sfiorano per cosi' dire solo la superficie. Ne occorre solo quel tanto per ricordarci di noi stessi e dimenticare tutti i nostri mali. Questa sorta di fantasticheria si puo' godere ovunque sia possibile stare tranquilli, e spesso ho pensato che alla Bastiglia e perfino in una cella di isolamento in cui nessun oggetto mi fosse visibile, avrei ancora potuto sognare piacevolmente.

da Quinta passeggiata

Vedi l'elenco dei libri distribuiti dalla Libreria Editrice Urso sui cammini da pellegrinibelluno.it

Il Primitivo - L'Inglese - Finisterre/Muxia (giugno 2010)
Giovanna e Guido di nuovo in cammino, ma per tre differenti vie.
"Abbiamo percorso il cammino ''Primitivo'' da Oviedo fino a Lugo, poi, per evitare la ''calca'', siamo andati con il bus fino alla Coruņa e da  li'  seguendo il cammino ''Ingles'' siamo arrivati a Santiago de Compostela. Da Santiago de Compostela, sempre a piedi, come i pellegrini di una volta, siamo andati fino a Finisterre e Muxia''. Ecco in linea queste tre splendide testimonianze.


cammino Primitivo

cammino Inglese

Finisterre/Muxi

Urso-Avola



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