(La rivolta del pane)

… ancora mi emoziona
questo tramonto invernale,
colori pastello si sdraiano
ingenui e felici sul cielo
che copre con il suo manto
le barbarie del giorno appena passato.
Non è né rosa né azzurro
il futuro dietro la porta dell'Anima.
S'intravedono cenere, lapilli
e fiamme altissime
lambire la carne tenera
di eroi per caso
nei giorni vuoti di festa
di città in tumulto
nella rivolta del pane.

Erba, 13 gennaio 2011

(I corsi e i ricorsi della storia si confondono nella “Rivolta del pane”, anche Renzo Tramaglino, protagonista del romanzo di A. Manzoni - “ I Promessi Sposi” - la sera del 10 novembre 1628 si trovò a Milano nel bel mezzo di un tumulto).

Ruba un attimo al tempo, fermati … è solo poesia.

Cettina Lascia Cirinnà

La finestra sul mare

Sommesso e familiare
entrava, da amico sincero
a raccontare timide storie di amori sospesi
l'odore del mare.
Pungeva le narici del poeta
fattosi goccia di rugiada bastarda
sfuggita alla rosa potata.
E pare d'ascoltarlo ancora
ai primi di maggio, sotto le nuove muse
che son le timide foglioline fresche
degli alberi in festa sul lungomare in quiete
mentre il pensiero vacilla
tra la rosa potata, e il profumo di mare
e il sale del mare, e di amare la sete.

Il tramonto delle idee

E' un tramonto inusuale
quello che s'annuncia
da troppo tempo oramai …
S'abbatte all'improvviso
come una scure affilatissima
sulla libertà personale
rade al suolo la dignità
imbavaglia la parola
si schernisce di ogni diritto
e fustiga il corpo
attraverso la mente
nudo di pensieri
verme che striscia
sulla nuda terra
spingendo all'interno
ogni resistenza
fino ad arrivare
al tramonto delle idee
per sempre sepolte
dentro la mente …
Inermi … si lotta per la libertà

Ruba un attimo al tempo, fermati ... è solo poesia.

Cettina Lascia Cirinnà

*

(una madre)

nulla possiedo oramai
solamente la pelle
che scorre sotto
le mie dita tremanti
come se una lingua di fuoco
avanzasse per distruggere
campi coltivati di vita.

* * *

Desolazione nuda
colpisce il cuore
di una città di provincia.
Dopo la sparizione
scende la solitudine
a coprire le viscere tremanti
di una madre …
Non una domanda
nessun spiraglio di luce
illumina la speranza.
Un mistero fitto
intreccia la scena
alla vita di ogni giorno.

( A Yara)

Erba, 11 gennaio 2011

Ruba un attimo al tempo, fermati ... è solo poesia.

Cettina Lascia Cirinnà

LUNA DI TRAVERSO

Levando il cerchio oscuro
che la stringe tutt'intorno
vorrei tenere la tua testa
Madre Luna sulle ginocchia
per dondolarla un poco
con una canzone allegra.

Oggi è martedì 11 gennaio 2011

11 gennaio 1693 - Terremoto nella Sicilia orientale; in pochi minuti Avola fu rasa al suolo e notevoli danni subirono parecchie città della Sicilia orientale. Dopo gli studi sulla ricostruzione urbanistica di queste città ci si meraviglia sempre più dei tempi brevi delle ricostruzioni dopo il disastro.

Leggendo questa notizia, con questo testo voglio ricordare il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009.
Così scrivevo quel giorno ...


Dedicata alla città dell’Aquila, nella speranza di una ricostruzione urgente e indifferibile.
Il mio pensiero va a tutte le vittime del terremoto del 06 Aprile e ai superstiti.

“Gridarono tutti insieme, facciamo una città così bella
Che nessuno nel Regno,
possa confrontarsi con essa.”
Buccio di Ranallo

Aquila reale

Nel punto più alto, dove le anime
porgono la mano all’Eterno
hai costruito il tuo nido
da lassù, il tuo sguardo
acuto e attento
si sente al sicuro da ogni attacco,
ogni giorno sorvoli generosa
saluti le colline pure
e gioiose di greggi al pascolo
sferzate dal vento pungente
e dalla sorella neve
agghindate a festa,
frescura regali d’estate
a turisti attenti alle meraviglie
della sorella di Gerusalemme.
Un’ombra minacciosa
dal ventre della Madre Terra
si abbatte all’improvviso sulla città
guerra dimenticata
nelle menti degli uomini
s’annuncia alla popolazione inerme.
Adesso sei povera d’Amore
piangono gli aquilotti … figli tuoi
lecchi le ferite delle ali grandi e malferme.
Io piango insieme a te …
O grande Aquila Reale

Cettina Lascia Cirinnà

A r i a


Affettivamente la vita
rincorre il fondamento
immenso e infinito
aspramente e magistralmente.


(Corrado Bono)

Un talismano …

Un talismano
sei per me
che tengo stretto
nel palmo
di una mano nascosta
dietro la schiena nuda
del nostro amore.
Ha i colori della vita,
mi regala l’energia vitale
dove affonda il gambo
di un fiore sbocciato
in anticipo,
prima della Primavera
che verrà.

Erba, 9 gennaio 2011