Grazie per aver visitato questo spazio dedicato alla POESIA DELLA SETTIMANA. Qui puoi scrivere e lasciare la tua poesia.
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Nome |
POESIE con eventuali Commenti |
120) |
giuseppe maugeri  |
Città: Seul |
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Sai che devo passare il mare
Senza timone,
e che il vento
non puo? essere segnato sulla carta.
Eppure, quando mi vieni incontro,
puoi scrutare
Il mezzogiorno e questo sole
Troppo grande per essere determinato
Puoi vedere
I cieli che girano e il pesce che
Si distende ad aspettare
Sotto sere rosse
.
E? la liberta? che mi spaventa
Il futuro che mi sporca i capelli
Come sangue che sfiora il chiar di luna
Le mie domande a lungo accese
senza il tuo sguardo
il mio fiato che allontana la terra
L?insidia di mantenere vive
senza velo o vergogna
le verita? che mi hai insegnato
e che s?apprendono in cio? che da?
di inoffensivo il mare
nell?onda altissima che s? imbianca
al transito delle nubi
nell?alga scaldata dalle tue mani
nell?irriducibile brusio del tuo studio veneziano
dove l?occhio torvo
diventa
un immenso cannocchiale.
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119) |
Salvatore  |
Città: Caserta |
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Amore in famiglia
Che aggia fa?, so ?nnammurato; vire a? fine che ?aggio fatto,
?a st?et? da ?nzallanuto, me succede chisto fatto!
So? cuntento soprattutto ch? ?a famiglia nun se guasta,
evitamm? ?e cose brutte, rimanimm? ?e bbona pasta!
Sempe ?n pace c? ?a mugliera, ?o guglione mo? ?nzurato,
pare quasi ch? era ajere, quanne ?mbraccia ?aggio ninnato!
Pure ?e figlie zitellucce un se ponno lamenta?;
porto sempe ?o carro ?a ciuccio, stongo sempe all?aiuta?.
Cocche sordo ca ci esce, cocche aiuto spirituale,
nu? piattiello chino ?e pesce, pure ?a jatta nun fa? mmale;
ch? ?e guagliuni d? ?a parrocchia, ca so? piccule d?eta?,
quacche cosa ce la ?nguacchio, e ?e facimmo pazzia?!
Ca me serve? Stongo buono; ?a salute sulamente,
nun facimmo aiza? ?a pressione, ca ? na cosa malamente!
Si? muglierema sapesse sulo ca so? ?nnammurato,
so? sicuro che me desse nu? cunsiglio raggiunato:
?E pecche? te vaje scuitanne, ca? si viecchio rimbambito,
mo? te metto ?e fforche ?nganne, mo? te ceco cu nu? dito!?
?Calma, nun t? ?e ?ntusseca?, ca ll?ammore ca sent?io
? ?n?ammore senza eta?: me so? ?nnammurato ?e Dio!?
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118) |
Benito Marziano  |
Città: Noto |
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I? mi trovai, fanciulle?
?I? mi trovai, fanciulle, un bel mattino?,
come il Poliziano, in un verde giardino.
Intorno belle donne in quantit?:
ce n?erano alte, basse, formosette,
tutte abbigliate con gran libert?;
ce n?erano di bionde e di brunette;
ce n?eran longilinee e pure rotondette,
ma tutte dallo sguardo birichino.
?I? mi trovai, fanciulle, un bel mattino?,
come il Poliziano, in un verde giardino.
Erano assai sensuali e conturbanti
e con corone di fiori mi adornavano,
facendo presagir storie piccanti
intanto che a un laghetto mi guidavano
tra licenziosi canti che intonavano.
Qualcuna gi? si toglieva il vestitino.
?I? mi trovai, fanciulle, un bel mattino?,
come il Poliziano, in un verde giardino.
Vicino al lago, su una siepe di bosso,
dietro la quale si erano appartate,
deposero i veli che avevano addosso.
Oh, che bellezza le forme rivelate,
tutta la vita le avrei ammirate!
Poi ci tuffammo nel lago azzurrino.
?I? mi trovai, fanciulle, un bel mattino?,
come il Poliziano, in un verde giardino.
A una a una con tutte mi appartai,
scegliendo a mio piacere con un dito
e a lungo ognuna tanto io l?amai
come un amatore assai incallito.
Ma a un tratto un trillo ho avvertito:
era la sveglia sul mio comodino.
?I? mi trovai, fanciulle, un bel mattino?,
solo e deluso assai nel mio lettino.
Benito Marziano
Selezionata al Concorso nazionale 2007 di poesia giocosa a cura dell?Ass. culturale Pragmata di Roma e inclusa nell?antologia Ridendo con la poesia.
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 martedì, 19 febbraio 2008 14:04
La mia poesia
La mia poesia
Alito di vento
Al crepuscolo
La mia poesia
Accarezza il viso
E subito muore
Canto
Senza parole
La mia poesia
Avvolge il cuore
? dir niente
Per dire tutto
La mia poesia
Come il lento fluire della vita
La trovi accanto
? compagnia
La mia poesia
E? la rugiada e la malinconia
? il silenzio e la follia
E? la mia poesia.
Inutile, come la vita.
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Per te scoiattolo
Per te scoiattolo
Che non mi vedi
Sull?albero salti
E ridi e siedi
E il mio sorriso pensi
E mi confondi
E ti nascondi
E poi ritorni
Corri veloce
Chiss? poi dove
E torni triste
E corri altrove.
Solo le lettere
Immaginazione
Nella stanza si ferma
E riparte il cuore
Non parler?
un giorno nei tuoi sogni
Non torner?
Sar? ricordi
Per te scoiattolo
Che non mi vedi
Io sono il vento
La poesia?se credi.
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PREGHIERA
Signore Noi ti preghiamo affinch? il definirci "Cavalieri" ci aiuti ad essere una presenza sicura a cui ci si pu? rivolgere quando lo si desidera.
Aiutaci nel nostro essere Cavalieri e Dame a trovare la forza di donare la speranza a chi incontriamo e la fiducia, pregando il Signore, affinch? ci illumini tutti dal buio e ci arricchisca con la Sua povert?.
Esaudisci o Signore, le nostre Preghiere, benedici questa spada, della quale questi tuoi servi desiderano cingersi, degnati di Benedirli con la destra della tua Maest?, affinch? essi possano essere difensori dei pi? abbietti.
Prendiamo l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito Santo, Sposo di Maria, una spada fiammeggiante che si trasforma in torcia splendente per illuminare il cammino degli uomini verso un'alba foriera di pace, fratellanza, amore e sapere.
Combattiamo e preghiamo in ogni tempo, con ogni forma d'orazione e di supplica, per mezzo dello Spirito Santo.
Voglia il Nostro amato San Venanzio Fortunato farci incedere sempre a testa alta con la fierezza e l?onore di vero e fiero Cavaliere!
Possiamo portare onore alle Ns. famiglie, fama e gloria al Ns. Ordine!
Il Priore del Piemonte
Alfredo Mul?
Domenico martedì, 12 febbraio 2008 08:27
Una stupenda preghiera.
Sono felice di averla letta e "sentita". Sono affascinato dal priorato e dalla storia di coraggio e altruismo dei cavalieri. Che Dio vi benedica.
Domenico
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Al presidente
Tremula mano
presidente
uomo strano
tenero e caro
inutili parole
a imprigionare il tempo
che sai di un altro
non ti riscalda il cuore
o solo un attimo
ma che importa poi
chiss? chi ascolta
che freddo
oltre la porta
anche tu solo
il capo chino
sul libriccino
non serve pi? parlare
dobbiamo uscire
lo sappiamo vero?
E camminare.
Domenico Giansiracusa
Avola 6-2-2008
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113) |
Corrado Bono  |
Città: Avola ( SR ) |
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Sublime e divino
Solo chi pensa
positivamente,
gode sempre
del sublime e del divino.
Chi pensa
negativamente,
non gode mai
del sublime e del divino.
Ci? che fanno
i delfini nel mare,
facciamolo
noi sulla terra.
( 01/02/08 )
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