Il libro riflette il viaggio intellettuale di Vittorini in America, che venne sviluppandosi nel tempo, prima con le traduzioni di autori americani, poi con le lettere a Warren, Hemingway, Caldwell, Saroyan, e all'amico James Laughlin. Le peculiari caratteristiche di "Americana" sono i punti di osservazione privilegiati per capire questi scritti non narrativi: lettere che nascono "dal carattere dell'uomo che. esplica nel rapporto epistolare la più generosa comunicatività", come scrive Minoia. Le missive, le note, l'introduzione tracciano in questo volume una storia nell'avventura di Vittorini, una storia dello scrittore personaggio in "Americana", tra Stein e Anderson. L'epistolario assume il carattere del diario di viaggio e d'intesa: di viaggio perché illustra l'approdo di Vittorini scrittore in America; d'intesa perché attraverso le lettere Laughlin e Vittorini si fanno autori di un incontro tra Italia e USA, una sorta di scambio di cultura.