...Sulla profondità del coinvolgimento israeliano in questa storia, il racconto di Kapeliouk non lascia dubbi. Che Begin ed il generale Sharon non avessero "voluto tutto ciò", è possibile e probabile. Si sarebbero accontentati, verosimilmente, di un piccolo massacro e se ne sono ritrovato uno grosso. Un massacro, perchè? Ecco ciò che scrive Kapeliouk:
"Dalle discussioni tra giornalisti israeliani e stranieri viene fuori che la tesi, (sostenuta all'inizio), secondo la quale il massacro e le distruzioni sarebbero state il frutto di un'esplosione di collera e di vendetta spontanea dovuta all'assassinio di Bechir Gemayel, è falsa. Questo massacro sembra proprio essere stato premeditato. suo scopo: provocare un esodo massiccio dei Palestinesi da Beirut e dal Libano. La crudeltà del crimine – corpi lacerati, membra tranciate, bambini squartati, teste di bambini schiacciate contro il muro – può trovare così una spiegazione nella volontà di terrorizzare."
È in realtà l'ipotesi più verosimile. Sabra e Chatila ripeterebbero Deir Yassin, il massacro del 1948 che fece fuggire tanti Palestinesi. »
PIERRE VIDAL-NAQUET
da "Le Monde Diplomatique" (Gennaio 1983)
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