Novità


Sebastiano Cugno

1953-2013:
Sessant'anni di cinema a Noto
Analisi dei rapporti tra la capitale netina e il cinema

201
4, 8°, pp. 204, ill., € 18,00
ISBN 978-88-98381-46-3 acquista

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GIRARE IN SICILIA

Complessivamente, i lungometraggi nella storia del cinema in cui sono presenti scene girate a Noto sono solamente dodici, una cifra piuttosto esigua. Esaminando, poi, gli anni in cui sono usciti questi film, ci accorgiamo che vi sono dei periodi lunghissimi in cui la città suddetta non è apparsa nemmeno in un fotogramma di pellicola (prendiamo, ad esempio, il periodo dal 1974, anno del film Il viaggio, al 1992, anno de Il ladro di bambini, quasi un ventennio senza un film girato a Noto!). Per tanto tempo, infatti, sono stati pochi coloro che hanno pensato ai benefici che avrebbero avuto nell’effettuare le riprese in Sicilia. Prima di tutto si parla di risparmio economico, poiché, per realizzare un film, occorre ricostruire degli ambienti negli appositi teatri di posa e, nelle grandi città, la richiesta è enorme: di conseguenza i prezzi lievitano parecchio. Invece, fino a circa trent’anni fa, i teatri di posa esistenti sull’isola erano a completa disposizione, spesso liberi, ed erano ceduti per pochi soldi, pur di utilizzarli.
In secondo luogo, un film ha bisogno di riprese in esterni e, durante la stagione invernale, è difficile avere sulla penisola un mese intero di giornate soleggianti. I tempi così si allungano, mentre si potrebbero velocizzare le riprese in Sicilia, poiché, per circa nove mesi l’anno, il cielo è sgombro da nuvole e le giornate di pioggia sono davvero rare. I registi che hanno girato a Noto, hanno scelto spesso il periodo autunnale e sono stati premiati da un sole in grado di esaltare la bellezza del paesaggio.
Rossellini è uno di quei registi che, spinto da difficoltà economiche, ha deciso di girare alcune scene a Noto, facendo sembrare al pubblico che si trattasse di Napoli. E il risultato gli ha dato ragione.
Dagli anni Novanta, al contrario, c’è stata un’inversione di tendenza: il numero di lungometraggi ambientati in tutta la Sicilia è stato in continua crescita. Questo però ha portato, di conseguenza, ad un incremento nei costi di produzione e, così, il risparmio si è ridotto notevolmente; così è capitato, ad esempio, che Tornatore, concludesse le riprese di Malèna in Tunisia, ricostruendo lì il paesaggio siciliano. Anche la sua, come quella di Rossellini, è stata una scommessa vinta, grazie alla somiglianza delle coste tunisine con quelle siciliane.
Un altro dei motivi che sta attirando, sempre più frequentemente, produttori di film italiani e stranieri in Sicilia è la bellezza dei paesaggi. Spesso, per trovare sul continente i luoghi più adatti per le riprese in esterni, bisogna percorrere centinaia di chilometri. Sull’isola, invece, si può passare con facilità da colline a pianure aride, al mare, alla montagna, a distese verdeggianti. Il paesaggio ha un aspetto cangiante e fotogenico da costituire una vera rivelazione per i registi.
Considerando l’alto numero di persone impegnate nella realizzazione d’ogni pellicola cinematografica, girare in Sicilia diventa molto vantaggioso anche per la stessa economia siciliana, ci sarebbe una complessiva valorizzazione del patrimonio artistico e naturale e incrementerebbe il turismo. Negli ultimi anni qualcosa si è mosso: oltre ad alcuni episodi della famosa fiction Il Commissario Montalbano, Noto ha suscitato l’interesse di alcuni registi stranieri, tra cui il tedesco Thomas Crecelius che nel 2004 ha deciso di ambientare in questa cittadina Andiamo, una docufiction su un gruppo di ragazzi che, dopo la maturità, devono decidere se restare lì o spostarsi al Nord. Per finire, è in fase di montaggio il film I cantastorie di Gian Paolo Cugno, una storia sugli ultimi cantastorie siciliani, le cui riprese si sono concluse da poco.
Mi auguro che il futuro porti ad un incremento sempre maggiore di film girati sull’isola. Sperando che, nello scegliere i luoghi, i registi pongano un occhio di riguardo proprio sulla bellezza di Noto.

Sebastiano Cugno
pagg. 12-13 di 1953-2013: Sessant'anni di cinema a Noto
Analisi dei rapporti tra la capitale netina e il cinema

 

 

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