Nome | POESIE con eventuali Commenti | ||||
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La visione
ancora sono sogno e inizio di pensieri e sento un angelo con l'ali vellutate coprirmi... nel bianco silenzio allagato di luna mi do d'amore mia "fuga" nell’intima mia essenza sorda al mondo... |
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SE SOLO POTESSERO
Allora il Signore Iddio disse al Serpente: [...] Io porrò inimicizia tra te e la Donna [...] e questa ti schiaccerà la testa. Genesi (3.14-15) La bestia sarà vinta se solo potessero le vedove di mafia scambiarsi col bacio del cordoglio l'eguale sapore delle lacrime, se solo potessero insonni le mogli sentire lo stesso tumulto del cuore nelle trepide attese, se solo potessero le figlie vedersi smarrite cercare il volto dei padri negli incerti ricordi, se solo potessero le madri insieme nel pianto aprire lo scialle nero a mostrare l'identico dolore, se solo potessero guardarsi negli occhi le donne di vittime e carnefici. Giovanni Catalano |
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Vieni a cena
Porta solo le candele Per vedere come cadono nell'altro sonno Le farfalle Dio disegna i confini che abitiamo E ci costringe a far domande Mentre la luna s’imbruna Oltre le volute dei capitelli Se tutto fosse vero Anche lui affonderebbe Portandosi indietro i suoi persecutori Piuttosto è la cena a base di farfalle Che ripercorriamo su un tratto libero del cielo E non possiamo evitare di mescolarci ad esse Perdendo sangue Durante il breve volo mortale. |
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SENZA TITOLO
al di fuori di me – io stesso luogo-non-luogo – mi espando di cerchi concentrici è il lago del mio spirito: sasso gettato dal capriccio della musa fremito d’acque e stelle |
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Ho sempre lavorato con i polmoni
Con le vertebre mi sono spostato Per lasciare posto ai neri principi Della terra. E ho camminato pazientemente Dove la quantità del sole Supera quelle delle pietre. E mi ritengo crescente se custodisco il mio fuoco Seduto in un globo di aria calda e celeste Non sono pronto a effonderlo A farmi carbonizzare da un sibilo. |
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Al centro brucia
Un rogo perenne al centro che sia scintilla agli sguardi oltre la stella dell’attimo si fa largo una luce più ampia lì si specchiano, in vicendevoli vite il cielo e i nostri giardini Com’è lontano quel punto più avanti della gioia lasciamoci prendere non è giorno né notte qualcuno sa arrivarci anche se è solo ciò che avrebbe da dire già taglia l’aria al silenzio |
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NEL SEGRETO DEL CUORE
tenere in serbo scomparti colore del vento che oblìa memorie: rossi come il sangue della passione verdi come le prime primavere azzurri come il manto di madonne custodirvi gocce di poesia cavalli di nuvole ed arco baleni – le coordinate dei sogni – e l’insaziato stupirsi della vita da respirare su mari aperti - che tenga lontano la morte |
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Mi sembra che ogni verso
Sia privo di gioia verticale esalando dal basso Con la tenerezza ordinaria con cui il fango riveste di merda Il manto stradale. Al di sopra di quel dosso si affollano costole di poeti che hanno l’ossessione dei vivi misurando la crudeltà dei cani con l’ultimi pasto mangiato dentro la bara chiudetemici dentro serrando con la tromba il mio domani di uccello. |