Grazie per aver visitato questo spazio dedicato alla POESIA DELLA SETTIMANA. Qui puoi scrivere e lasciare la tua poesia.
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Nome |
POESIE con eventuali Commenti |
704) |
Grazia La Gatta  |
Città: Pozzallo |
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E, IO, TACCIO
Al solletico dei raggi
luccica la superficie blu;
immensa... sembra rivestita
di brillanti.
Come vorrei non staccar più
lo sguardo da essa!
Aspiro il suo profumo
lasciando che il vento
si diverta con la mia
ormai misera chioma.
Autunno da poco
e ancor piacevolmente caldo.
Le aiuole incolte
nascondono rifiuti di incivili...
E i fiori si rifiutano
di sbocciare.
Passa la gente
frettolosa per la via,
senza gettar sguardo al mare.
Starei tutto il dì
innanzi all'amico mio;
oggi, lui canta
e io, invece... taccio;
non so pronunciar parole
mentre lo sto a guardare.
Lui mi capisce...
Non ho bisogno d'aprir bocca!
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703) |
Vincenzo Fiaschitello  |
Città: Roma |
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LASCIAMI ANDARE
(di Vincenzo Fiaschitello)
Lasciami andare, lasciami
scivolare sui verdi pendii di montagna
profumati d’erbe e di fiori:
ho un cuore irrorato di rugiada
gravida di pena per non aver finora
posato sul tuo volto la mia carezza
d’amore, oh Poesia!
La tua bellezza così pura e perfetta
è solitaria come il dolore dell’uomo,
non ha bisogno di accoppiarsi
per completarsi come accade
agli esseri imperfetti, tra i quali
mi riconosco. Così mi sei rimasta
lontana e hai girato altrove lo sguardo
ignorando ogni mio lamento,
pur se a lungo ti ho inseguito
percorrendo vie strette e larghe,
ora di sera e di notte, ora di giorno
dall’aurora al tramonto.
Sei come la modella di Raffaello
che può restare per ore immobile,
senza parlare, come cosa necessaria
che non ha bisogno di agire per essere
e dimentica il tempo che passa.
Infine, prestami il tuo silenzio,
la tua immobilità per il cammino
che mi attende e si nutre di sola luce.
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LA MONTAGNA
di Grazia La Gatta
Tace la montagna,
non esce voce dalla sua bocca
e il vomito trattiene
nel suo enorme ventre.
Ma, rabbia coltiva dentro
e fuoco scorre nelle sue viscere.
Da troppo tempo
non sfoga il suo ardore
e... pericolo è per le genti.
Nel sonno è immersa
da tanti anni... Troppi;
morte seminerebbe il suo risveglio!
Non voglia Dio
una smisurata ecatombe,
pietà abbia delle vite umane.
Bella è dal ciel la sua figura,
Ancor più col suo manto bianco;
che mai si macchi di dolore sangue!
Continua il tuo sonno,
non svegliare la tua
potente rabbia,
lascia che i bimbi
continuino a giocare, crescere
e sperare;
non imprimere mai
nei lor sguardi terrore.
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701) |
Giuseppe Gianpaolo Casarini  |
Città: Binasco (MI) |
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BELLE DI NOTTE
Mi fan stasera compagnia
tarda l’ora ed il buio
in parte il tutto oscura
delle belle di notte
i delicati rossi fiori che
all’aria quel delicato
profumo danno l’animo
pian piano ne è pervaso
e dei pensieri la tristezza
così ne vien piano addolcita.
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700) |
Berta Biagini  |
Città: Firenze |
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ASSENZA DI RONDINI
Cosa fate quest’anno vi siete perse per strada
è venuto il torcicollo
a forza di guardare lassù tra le nuvole
non fate lo sgambetto
tutto qui è pronto per accogliervi
non date retta a voci che girano
quell’intruso non è per voi
volate volate alte nel cielo
quel garrire sarà d’aiuto a tutti noi
come sempre le vostre casine
aspettano d’essere ripopolate
il vostro ingegno vera manna
onde cancellare rovine
vedo già quei beccucci aperti
pronti alla vita
nipotine di lunga data
non siate dispettose
arrivate in flotta
vi aspettiamo!
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699) |
Giuseppe Gianpaolo Casarini  |
Città: Binasco (MI) |
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ERICA: UN POTERE EVOCATIVO!
di Giuseppe Gianpaolo Casarini
Mentre guardo tre vasi e un cespuglio di eriche
variamente colorate corre rapido il pensiero
a brughiere e desolate lande di contee delle
lontane due Irlanda colorate da di questi arbusti
il viola purpureo fiore e nascono visioni
di antiche leggende e saghe suoni di battaglie
metalliche ferraglie grida incitamenti i ritmi
dettati da cornamuse lente e come si legge
nelle fiabe dell’amore fanciulle in quei
colori immerse in attesa di sospirati incontri
e così muovono i bardi di villaggio in villaggio
e di contrade al suon dell’arpe di queste
gesta e attese con suadente voce il declamare:
sì bello delle eriche il potere evocativo loro
che porta alla mente questo fantasticar sognante.
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698) |
Francesco Sinibaldi |
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 martedì, 28 settembre 2021 17:51
La claridad de la mañana.
( other version )
La limpidez
del nuevo día
aparece constante
como un dulce
recuerdo que
invoca el amor:
siento el sonido
de las aves felices,
veo una mujer
lavar sus vestidos
en las límpidas
aguas del fresco
torrente...
Francesco Sinibaldi
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697) |
Francesco Sinibaldi |
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 martedì, 15 giugno 2021 17:52
La recherche des sons désolés.
( other version )
Le soleil limpide
du nouveau matin
paraît fugitif
comme une
tendre lumière
qui tombe tout
à coup dans
le vent automnal,
ce souffle infini
qui rappelle la
jeunesse: elle veut
être embrassée, elle
exprime, dans la
grâce de ses yeux,
la tendresse de
l'amour.
Francesco Sinibaldi
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