LIBRI
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"Letti, divani, e giacigli, sono ospitali a Vigàta. E contemplano ingorghi e soprassalti. La prodigalità è un ardore di istintiva e disfrenata voluttà. Si dipana come una corrente vitale a due fuochi: la passione gagliarda, che non si tiene ai limiti del ritegno; e la missione soccorrevole, da crocerossine che, per la società e la patria, e per il proprio piacere, esercitano le opere di bene come un darsi generoso secondo le esigenze ghiotte dell''appetito' da soddisfare, del 'boccone' prelibato, del 'ristoro', e finanche del fervoroso 'spolpamento'. A Vigàta si acclimatano divinità pagane, santi, e creature circensi: una Venere di lago e un Apollo dormiente; uno splendore di ragazza, incline alle estasi, la quale, mentre dintorno preme il mistero del trascendente, corrompe e si corrompe con i propri aromi di purezza e la sua voglia di santità, compiacendosi dei sogni lascivi, illusoriamente tattili, che tra uno spandersi di afrori di peccato mettono in comunicazione notturna il letto suo e quello del proprio confessore; le quattro svedesi equilibriste, le vichinghe volanti che, avvenenti e fascinose, montano le loro roboanti motociclette come cavallerizze da circo. Un'astuta e insolente provvidenza narrativa si prende gioco delle aspettative: imbroglia, sbroglia, imprevedibile alla fine; sbrigliata com'è, nel dare scacco matto. Un cacciatore sbadato non sa di essere cacciato da un cacciatore per diletto. Uno sgambetto è inevitabile..." (Salvatore Silvano Nigro) |
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(...). Se Ignazio Buttitta aveva detto tanti anni fa che la chitarra del dialetto perde una corda al giorno, si può, dunque, pensare che la poesia del poeta bagherese, che condannò la mafia e l’ignoranza, e tenne alta la bandiera della dignità e del riscatto, rispetto a questo scenario all’alba del Duemila, ma rispetto anche a una forte spinta della coscienza umana a non arrendersi, a recuperare speranze di riscatto, ad operare per un nuovo regno dell’uomo nel nome della pace, del rispetto della natura, della vera giustizia per tutti, si può dunque pensare (mi chiedevo) che essa possa rivelarsi ancora attuale, adatta ai nuovi tempi, tuttavia capace di dare un lume di speranza e di fiducia agli uomini? Può esser voce ancora nuova in Sicilia? Io credo di sì, altrimenti questo libro non avrebbe un senso. Salvatore Di Marco |
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Luciano Zaami Derive e approdi Un viaggio 2011, 8°, pagine 144 € 9,50 ![]() Derive e approdi è la raccolta degli appunti di viaggio di Zaami fra il 1998 ed il 2009. Un continuo gioco di scatole cinesi ci porta ora in Sicilia, ora in uno sperduto centro dell'Europa dell'est, ed in ogni pagina si pongono domande che quasi mai trovano una risposta, ma che cercano un equilibrio in uno strano intreccio di vizi, sogni e virtù.
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dalla PRESENTAZIONE [...]La vocazione di Antonino Eraldo Risino appare in tutta la sua evidenza fin dalle prime pagine di questo imponente lavoro di ricerca, collazione e commento di testi fondamentali per chiunque voglia tracciare una precisa identità stòrica della città di Noto, "Civitas Ingeniosa", come viene chiamata in un documento datato 23 giugno 1503 a firma di Re Ferdinando Ilo di Aragona che accoglie la supplica del teologo netino Rainaldo Montuoro, vescovo di Cefalu'. |
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Si tratta di un libro bello, da toccare, da leggere, da vedere, da sfogliare alla ricerca di curiosità particolari o generiche, perché protagonisti, qui, continuano a essere il teatro e chi il teatro lo ama e lo studia; è un bellissimo volume da mettere sugli scaffali di una biblioteca, ma ancora più bello è sopra un leggio, a disposizione della curiosità, dell'intelligenza e della ricchezza interiore dei nostri ospiti. |
![]() Giuseppe Lazzaro Danzuso AL QANTARAH fotografie di Eugenio Zinna 1989, 4°, 206 pagine 164 fotografie a colori € 65,00 ![]() Il libro, attraverso un racconto e splendide immagini fotografiche, descrive l'ambiente della valle del fiume Alcantara, tra le province di Catania e Messina, importantissima via di comunicazione della Sicilia Antica e magico luogo in cui si staglia un monumento naturalistico quasi unico al mondo; la forza del fiume e del vento, in uno stupefacente processo millenario, ha modellato ciò che prima la lava aveva tracciato: sono nate così le fantastiche sculture delle Gole dell'Alcantara, il cui fascino inconsueto quasi stordisce chi con esse si misuri. L'autore ha scelto di accompagnare alle immagini non tanto un testo descrittivo quanto un vero e proprio racconto, venato di colore locale e rotto da cadenze antiche. Un 'viaggio' dalla parte più alta della Valle fino al mare, che meglio riesce ad immergere il lettore in un'atmosfera fuori dal tempo, sospesa tra memoria e fantasia. Dalla Presentazione di Nino Milazzo: "Questo libro non è una favola, è anche un monito. (…) Ciò che preme è l'esigenza di conservare integri i tesori che la natura ha consegnato all'uomo, sottraendoli alle barbarie della speculazione ". In appendice uno scritto dello storico del Seicento Anton Giulio Filoteo degli Omodei, con una descrizione della valle dell'Alcantara così com'era quattrocento anni fa. |
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INDICE Introduzione al tema MARCELLO LA GRECA Origine della fauna iblea Il patrimonio faunistico ibleo GIOVANNI PILATO Gli invertebrati CONCETTA TIGANO e VENERA FERRITO I Pesci delle acque interne e di estuario GIUSEPPE FABRIZIO TURRISI Gli Anfibi e i Rettili CARMELO IAPICHINO L’avifauna BRUNO RAGONESE e LONGINO CONTOLI La mammalofauna Fauna e ambienti iblei GRAZIA CANTONE Fauna bentonica delle coste ROBERTO BASSO Primi documentati casi di schiusa sul litorale del mare Adriatico di Tartaruga comune (Caretta Caretta) con l’ausilio di unità cinofile ERMINIA CONTI, GIOVANNI COSTA e ALFREDO PETRALIA Antropodi degli ambienti sabbiosi costieri REINHARD GERECKE e GIORGIO SABELLA La fauna delle sorgenti e delle acque correnti PIETRO ALICATA La fauna delle cave: i perché di una tutela DOMENICO CARUSO e ROSARIO GRASSO La fauna delle grotte |
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![]() di un libro... |