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{Pagina aggiornata a Giovedì 20-06-2024 17:46

libreria in Via Giovanni Huss n. 16 ad Avola

Essere stato l'unico libraio di tutta l'area del Siracusano a Sud di Siracusa per almeno un trentennio tra la fine del Novecento e l’inizio di questo nuovo millennio, e continuare ad essere dopo altri ulteriori vent'anni, ancora libraio ed editore, nonostante tutto e tutti, nonostante il vuoto, nonostante la nullità economica di investimenti in libri da parte di biblioteche di ogni ordine e grado, nonostante il falso pieno di tanti intellettuali e nonostante il vertiginoso desiderio, che hanno in molti, di apparire culturalmente preparati in tante scene di provincia, proprio per questo mio esercizio, impossibile ed al contempo, eccezionale, sulla linea di confine, come editore di frontiera ho potuto mediante la mia Editrice amalgamare intelligenze diverse di ogni luogo e di diverse nazioni, per gli oltre cinquecento testi che ho, fino ad ora con loro, e per loro, pubblicato...

Francesco Urso


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Vincenzo Fiaschitell
o, Alta è la luna calante – Poesie inedite (2011-2022), 2023, 8°, pp. 360, € 22,00 – ISBN 978-88-6954-357-9 acquista

 

 


La raccolta “Alta è la luna calante” comprende tutta la produzione poetica dell’ultimo decennio di Vincenzo Fiaschitello. Ormai da alcuni anni leggo e spesso commento i suoi scritti ed ogni volta rimango stupita dalla sua capacità di accostarsi con leggiadria ed unicità a temi scottanti e alla quotidianità dell’esistenza, sia in prosa che in versi. Un uomo d’altri tempi con una penna d’altri tempi, depositario del segreto della forza eternatrice della parola.
Quest’ultima corposa antologia poetica, insieme a Sul valico del millennio, in un certo senso costituisce il testamento spirituale dell’A. che consegna ai suoi lettori un’immagine di se stesso sempre più malinconica e riflessiva, il bilancio di un uomo rivolto al passato ma capace di analizzare criticamente il presente.

Erminia Camarra

Leggere la vasta raccolta poetica “Alta è la luna calante” di Vincenzo Fiaschitello è come immergersi in un mare di poesia fin quasi ad affogare e poi riemergere cercando l’inquieto chiarore della luna o il bacio di un raggio di sole; equivale a cercare risposte a domande semplici e complesse, combattendo tra le onde di emozioni e ricordi fino a rimanere, esausti, a contemplare quella “manciata di istanti” che è la vita la quale si snoda in tempi e luoghi diversi con gli inevitabili andirivieni tra passato e presente e con lo sguardo rivolto al futuro, eterno nella sua brevità.

Loredana Borghetto

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Novità Corrado Carbè, Quegli anni di Salerno, Libreria Editrice Urso, Collana "Mneme" n. 59, Avola 2022, 8°, pp. 136 – ISBN 978-88-6954-300-5, € 13,00acquista

Questo libro è pubblicato in memoria del mio caro Corrado, che tanto mi ha amato, che tanto io ho amato.
Contiene episodi di vita della sua prima gioventù, quando tutto nell’uomo è attesa e speranza, sogni di un domani colorato e stupendo.
I brani in esso contenuti sono stati, indicati e, in parte, organizzati, da lui stesso, negli ultimi giorni della sua vita e anche il tema della copertina e il titolo fu scelto da Corrado, in questa foto giovanile, insieme ai suoi amici di allora, Sandro e Gianni, a Salerno, (quando ancora non ci eravamo incontrati), seduti su un muretto con le spalle rivolte verso il mare, sul lungomare di Salerno.
Sono stati gli amici con i quali condivideva la camera al collegio “Genovesi”, amici per la pelle, mi raccontava, e così mi dissero anche loro, da me contattati dopo la sua scomparsa.
Questi brani, questi racconti appartengono al tempo dei suoi anni vissuti a Salerno, quando fu mandato dalla madre a studiare, dapprima in collegio e poi in una pensione di via S. Eremita, dove le nostre vite si sono incrociate.
Nei racconti si ritrovano i luoghi, le persone e gli accadimenti che caratterizzarono la sua vita in quegli anni.
Ma non solo, è uno spaccato della sua vita giovanile, in cui ritroviamo la vita della gioventù del tempo, con i suoi fremiti, le sue rivolte, i suoi disagi esistenziali, le ansie per le aspettative e le certezze delle possibilità future.
È il periodo degli anni 60, anni vissuti all’insegna della contestazione giovanile più calda e sentita, gli anni dei figli dei fiori.
E Corrado, giovane arrivato dalla Sicilia ha assorbito in toto gli umori studenteschi più veraci, consapevole di vivere gli stupori e le complicità dei giovani di allora.
Solo, in una città, aperta a paesaggi splendidi, al fervore di gente accogliente, operosa e ricca di propositi per il futuro, Corrado ne ha assorbito, la cultura, la storia, si è integrato nel tessuto sociale e ne ha vissuto intensamente tutti i suoi ritmi e le sue peculiarità.
In questi brani raccontati con estrema partecipazione e veridicità non ascoltiamo solo i fatti della sua giovinezza, ma troviamo la storia di un periodo giovanile, da lui vissuto, che è la storia di tutti i giovani di quegli anni, di quel periodo felice di tutti quelli che c’erano...

 

Maria Pina Astuni

Corrado Carbè, "Quegli anni di Salerno",
Libreria Editrice Urso, Collana "Mneme" n. 59, Avola 2022, 8°,
pp. 136 – ISBN 978-88-6954-300-5, € 13,00 acquista

 

 

Giuseppe M. Conte, I doganieri di Leukos – Poesie, 2022, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-355-5 acquista

La breve silloge I doganieri di Leukos (POESIE) vuole essere un contributo alla rappresentazione della sofferenza, per gli effetti di una barbara guerra: le devastazioni dell’arte e della bellezza, lo stravolgimento di un popolo ferito nella sua dignità.
L’autore spera che queste pagine vengano accolte come concitato appello alla coscienza civile. Nella convinzione che la poesia, insieme con altri manifestamente più importanti strumenti di pacificazione, potrà continuare ad essere quello che pretende di essere: uno spazio ideale, la palestra del buon cittadino, il luogo dove si ha voglia di portare – con la voce dell’esperienza – anche e soprattutto i motivi della speranza.

G.M.C.

Giuseppe Conte (Marius è l’eteronimo ) nasce a Motta Sant’Anastasia. Si laurea a Catania in Lettere Classiche con una tesi sui saggi londinesi di Ugo Foscolo. Vive a Legnano. Docente di storia letteraria, ha prodotto lavori per il teatro (Lettera a Caino; I figli della terra; Le figlie del sellaio, monologo, atto unico, elaborato e portato sulle scene dal figlio Alessandro, attore, nel 2009). Ha pubblicato: Mocta Sanctae Anastasiae (1979); Oltre le colline dei Sieli (racconti, 1984); Epigrafia inedita (1989); La fine di una baronia (1990); In vita e in morte di una patrizia romana (1991); I garofani in collina (studio di una lingua popolare,nella piana di Catania, 2000); Marbrées (poesie, 2001); La melagrana ossia la disegualità (saggio, 2008); Il sogno di Eliàde (poesie, 2010); Vele d’Africa (poesie, 2019); Il barone e altri racconti (2020).

 
Albanese, Asta, Baldissara, Baris, Blando, Coco, D'Amico e altri
I Siciliani nella Resistenza
2019, 8°, pp. 428 – € 22,00acquista
Non è vero, come vuole una idea diffusa, che la Sicilia non partecipò alla Resistenza. Ragioni storiche impedirono che nell’isola questa assumesse la forza, i caratteri, soprattutto la partecipazione che trovò al Centro-Nord, perché la Sicilia l’8 Settembre del ’43 si era trovata già liberata dal nazifascismo. Ma essa non mancò di dare il suo contributo al grande evento alla base del futuro assetto civile, politico e costituzionale italiano. Certamente, nei modi in cui ciò fu possibile. E sono questi modi specifici, di una effettiva stagione fondativa, che questo volume studia e mette in luce forse per la prima volta con tale ampiezza e profondità. Esso raccoglie i molti interventi ad un convegno sull’argomento dell’Istituto Gramsci Siciliano.
Dal vasto orizzonte che fornisce il testo emergono le due polarità del caso siciliano: da un lato il non freddo o occasionale coinvolgimento di molti nella guerra di liberazione, dall’altro una visibile assenza di consenso a questa lotta da parte dell’establishment, con ciò segnando quella differenza rispetto ad altre parti di Italia che lascerà tutta la sua impronta nel dopoguerra.
Vanno a combattere i nazifascisti i vecchi oppositori della dittatura, alcuni grandi leader formatisi nella politica antifascista (diventati in certi casi leggenda: come Pompeo Colajanni, il comandante Barbato della liberazione di Torino, o come Mommo Li Causi, che seppe legare allo spirito della Resistenza la lotta contadina per la terra), ma a questi «grandi» si aggiungono schiere di giovani e di gente comune, che al Nord e all’estero scelgono di continuare la lotta nel campo della democrazia piuttosto che dell’oppressione o che hanno scoperto la guerra come inganno e come crudeltà, e quindi assumono le ragioni dell’antifascismo. D’altro canto, tanto la Sicilia non è fuori dalla Resistenza, quanto non lo è dalla vicenda della Repubblica di Salò: importanti funzionari provenienti dalla Sicilia, soprattutto poliziotti, avranno incarichi di responsabilità nella RSI; inoltre, il fascismo fino all’ultimo potrà godere dell’appoggio di influenti giuristi, burocrati, intellettuali ed accademici siciliani; e questa compromissione non avrà quasi mai conseguenze nelle loro carriere dopo la liberazione, anche quando complici degli aspetti peggiori del regime. Il clima di ipocrita tolleranza così generato verso la dittatura passata sarà determinante per «il difficile ritorno»: a fine conflitto non solo i volontari della libertà non ritroveranno comprensione, tantomeno gratitudine, ma per lo più le autorità guarderanno a loro con una preoccupazione a volte grottesca (tra i «precedenti penali» di un ex partigiano, la polizia segnalerà: «deportato a Mauthausen»).
Questo volume offre dunque un quadro di realtà storica che contrasta la visione di una Sicilia immobile e chiusa in se stessa, separata dai grandi appuntamenti; visione alimentata dalle due sponde opposte dell’antimeridionalismo e della retorica sicilianista.

Scritti di: Carmelo Albanese, Massimo Asta, Luca Baldissara, Tommaso Baris, Antonino Blando, Vittorio Coco, Giovanna D’Amico, Claudio Dellavalle, Matteo Di Figlia, Michele Figurelli, Rosario Mangiameli, Andrea Miccichè, Santo Peli, Toni Rovatti, Gaetano Silvestri.
 

Testimonianze partigianeAngelo Sicilia
Testimonianze partigiane
I Siciliani nella lotta di liberazione

2015, 8°, ill., pp. 240 – € 16,00acquista

"Testimonianze partigiane. I siciliani nella lotta di Liberazione" è il frutto di un lavoro decennale di ricerca condotto da Angelo Sicilia e raccoglie le voci di oltre sessanta siciliani che hanno partecipato alla lotta di Liberazione, nel periodo compreso tra il settembre 1943 e il maggio 1945. Se è vero che per ragioni storiche in Sicilia non ci fu il tempo di organizzare la resistenza armata all'invasore nazifascista, è anche vero che il contributo dei siciliani fu molto corposo. Le testimonianze raccolte sono frammenti di vita eccezionali di uomini e donne siciliani, attraverso le quali viene ricostruito uno dei capitoli più amari della storia del Paese, illuminato solo dal coraggio e dalla tempra dei protagonisti. Il libro si muove attraverso i momenti più significativi della storia partigiana: la prima fase di presa di coscienza antifascista; la caduta di Mussolini il 25 luglio 1943; l'armistizio di Badoglio l'8 settembre 1943 e lo sbandamento degli italiani, per passare al massacro della Divisione Acqui, alla vicenda degli Internati Militari Italiani, alle torture che molti di loro superarono, alle fucilazioni in cui altri purtroppo persero la vita. Memorie vivide e collettive, che arrivano dal passato per parlare al presente, ad oggi, anno 2015, nel 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Prefazione di Ottavio Terranova.

 
 
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