Benvenuti sul sito della Libreria Editrice Urso, dal 1975 un angolo di cultura ad Avola. Novità del mese Offerte del mese Acquista per informazioni

Cuccu44 è uno dei più attivi nostri opinionisti
e, ormai da parecchio tempo,
collabora al nostro forum Agorà
.
Questa pagina e le altre collegate
testimoniano il suo impegno continuo
su tutte le tematiche
che sta vivendo in questo tempo l’Italia
dal 2000 in poi.
Quello che leggete

è una sorta di diario del terzo millennio.

Libreria Editrice Urso

Nota di presentazione di Cuccu44:

Quante cose potrei scrivere, sul perché ad un certo punto della mia vita ho iniziato a scrivere le mie opinioni sul mondo che ci circonda. Il motivo principale è la mia voglia di “esserci”. Di essere sempre di fronte a quella realtà che ,bella o brutta, ci avvolge sempre, stabile sulle nostre vite. Quella realtà fatta di persone potenti e di gente comune. Ed è proprio dal punto di vista della gente comune, che cerco di guardare la vita attorno a me. Ed allora eccomi qua a scrivere, dietro lo Pseudonimo di Cuccu44. Nome nato quasi per caso. Le mie opinioni nascono da un sentire sincero e profondo, senza compromessi e mezze misure. Da sempre d’altra parte, sono attivo nel partecipare a quelle manifestazioni di democrazia ed in certi casi protesta, nei confronti di chi vuole offuscare la stessa parola libertà. Il volantinaggio per i referendum, l’attività politica, il volontariato, gli scioperi a scuola, la mia candidatura in una lista civica. Tutti momenti importanti, da cui ho cercato sempre di imparare qualcosa. La politica mi ha sempre affascinato. Ma mai ho avuto una tessera in tasca e mai voglio averla. La mia libertà morale dev’essere totale. Voglio esprimere la mia opinione sempre e comunque, senza essere ingabbiato all’interno di logiche di partito. Tra le cose a cui tengo di più, conservo il sorriso di quel giudice morto per mano mafiosa, Giovanni Falcone. Lo nascondo dentro di me come uno dei ricordi più belli. La mafia, problema che mi percuote dentro fin da piccolo. Fin da quando cominciavo a capire la realtà. Quella realtà…….stabile su di noi, ma a cui noi possiamo, con la forza delle nostre idee, dare quella svolta che la politica non vuole dare! La realtà è nostra e siamo noi a doverla difendere da chi vuole rubarcela!

 

Cuccu44 

SCRITTI DI CUCCU44:

PATENTE: L'INVENZIONE DEI PUNTI (30/06/2003)
Cari lettori, da oggi la patente a punti è una realtà anche in Italia. Questo strano quanto inutile sistema di penalizzazione, dovrebbe evitare la troppa maleducazione "automobilistica" di noi italiani. Qualcosa andava fatto per ridurre i troppi incidenti e le tante infrazioni al codice della strada, ma non credo utile inserire nel nostro sistema la patente a punti. A cosa serve togliere cinque punti a chi passa con il rosso? Bisognerebbe aumentare la presenza sulle strade delle pattuglie di Polizia e di Vigili Urbani. Non saranno i punti ad evitare di far bere i ragazzi in discoteca e magari farli correre a velocità impossibili appena fuori. La verità è che da anni si parla d‚Educazione Stradale a scuola ma quasi mai nessun politico ha pensato di concretizzare quest‚idea. Si parla tanto di sicurezza e poi vediamo per le strade "macchinine" guidabili senza patente. Per non parlare del mancato obbligo di utilizzare il casco integrale. Si sa perfettamente che il casco "tipo spagnolo" (ossia completamente aperto) non serve a salvare la vita e neppure la faccia in caso di scontro. I punti sono solo un „escamotage‰ governativo di quella volpe di Lunardi, per foraggiare le scuole guide nelle loro attività. Più corsi d‚aggiornamento, chiaramente a pagamento, più punti a credito sulla patente. In sostanza chi paga può permettersi di perdere punti. L'ennesima brutta legge di questo governo, utile solo a pochi e inutile per i più! Si cominci ad insegnare "il vivere civile" dentro le scuole! Non servono nuove leggi ma solo un po' di buon senso per evitare le stragi del sabato sera. Quel buon senso che manca alla nostra classe politica!

" LE STELLETTE SALVANO PLACANICA " (5/05/2003)
Cari lettori, la magistratura ha deciso definitivamente, che il carabiniere che uccise Carlo Giuliani è innocente poiché sparò per legittima difesa. Pur rispettando ogni sentenza, non credo che i fatti si svolsero in tale modo. Carlo Giuliani era chiaramente un esaltato, ma comunque sia, non doveva essere ammazzato! Le armi dovevano essere caricate con colpi di gomma. Il G8 è stato un dramma di cui Genova ha sofferto la parte più cruenta. Una città offesa nella sua dignità e soprattutto ancor oggi ferita da quella che fu una vera e propria guerriglia urbana. Una guerriglia finita con la morte di un ragazzo che tra tanto caos ha trovato la fine dei suoi ideali. Forse la morte più crudele e cattiva, se può esisterne una migliore. Il suo assassino oggi è stato perdonato per legge! Libero di credersi innocente, anche se colpevole avanti a se stesso e per chi crede, avanti a Dio. Quel'angolo di Piazza Alimonda lo vedo tutti i giorni e tutti i giorni penso: perché? Perché fu guerriglia?Perché le forze dell'ordine andarono contro la gente? Ma soprattutto, perché non si è fatta ancora chiarezza sui fatti di Genova? Fu una sconfitta non solo per la città ma anche per l'intera nazione, la quale ad un certo punto si è trovata immersa in uno stato di "non diritto", dove ogni libertà è stata "manganellata" dal guanto di ferro del regime in cui siamo. Il G8 è stato un momento tragico da cui bisogna imparare una cosa fondamentale: alla parola diritto si può togliere significato in un attimo ed è proprio su questo che il sangue di Carlo, deve farci riflettere!


" ARTICOLO 18:LA SINISTRA DIFENDA IL REFERENDUM " (28/04/2003)

Cari lettori, tra poche settimane l'Italia andrà alle urne per votare l'eventuale estensione dell'articolo 18 anche alle aziende con meno di 15 dipendenti. Un referendum importante, che la politica sta snobbando! La destra è chiaramente contraria, vista la sua simpatia verso il padronato. La sinistra invece, fa come ha sempre fatto ultimamente: litiga!L'appuntamento di giugno credo sia fondamentale per affermare una volta di più che il lavoro va tutelato in ogni modo e con ogni mezzo, referendum compreso. Chi oggi si scaglia contro la consultazione , si scaglia automaticamente contro tutti i lavoratori. D'altra parte basta osservare chi osteggia tanto l'appuntamento elettorale:Confindustria e governo. Il perché è semplice: più il lavoratore non ha tutela, più il datore di lavoro può sfruttarlo a suo piacimento. Non serve essere comunisti o rivoluzionari per dire questo, basta guardare i fatti. Basta leggere i giornali e soprattutto analizzare le sentenze di condanna nei confronti di datori molto frettolosi nel liberarsi di certi dipendenti. Io appoggio pienamente questo referendum poiché credo fortemente che non debbano esistere lavoratori di serie A e di serie B, ma invece un unica categoria di lavoratori con la stessa dignità. Con gli stipendi da fame, il troppo precariato, la poca tutela verso il lavoro, è di vitale importanza creare un ulteriore barriera contro le vessazioni datoriali. Per poter vincere questa consultazione referendaria, bisognerebbe che il centro-sinistra si schierasse totalmente a favore, attivandosi nelle strade e nelle piazze per il SI! Ma nulla di tutto questo si vede. La solita "nomenklatura" di sinistra, pronta a riempirsi la bocca dei problemi dei lavoratori solo in campagna elettorale, osteggia in gran parte questo referendum. Alla fine sarà la coscienza di ognuno a decidere e votare. La sinistra la sua coscienza la già svenduta al Cavaliere!

" RIFLESSIONI SULLA GUERRA " (24/03/2003)
Cari lettori, siamo quasi ad una settimana di guerra in Irak e la situazione è sempre più confusa. Tra morti e feriti, tra prigionieri e cadaveri ammassati in un angolo, questa guerra sta affacciandosi al mondo con il suo vero volto, quello della morte! Saddam stamane ha parlato di grandezza irachena, dicendo che la vittoria è vicina! Ma alla fine ci sarà un vero vincitore?Io credo che comunque finirà, alla fine saranno tutti vinti. Non è con la guerra che si arriverà alla sconfitta del terrorismo e del dittatore iracheno. Quest'ultimo alla fine del conflitto che fine farà? Qualcuno vergognosamente parla di un eventuale asilo politico. Ma scusate, allora il folle Saddam, sterminatore dei curdi e del suo stesso popolo, sarà libero? No, io non ci sto! Saddam va fatto prigioniero, se mai sarà possibile, e poi processato. A questo punto mi sembra il minimo! Viceversa come sempre, i grandi dittatori rimangono liberi di continuare a vivere come se nulla fosse mai successo. Basta ri
cordare l'esempio di Pinochet! Oltre alla sorte del Rais di Bagdhad, in queste ore si parla anche molto dei prigionieri alleati (sarebbe meglio definirli Anglo-Americani), i quali hanno gettato nella più grande emotività tutta l'opinione pubblica mondiale. Ma scusate, pur con immensa pietà per questi poveracci, ma perché nessuno ha lo stesso atteggiamento pietoso verso le centinaia di feriti e decine di morti iracheni? Mi riferisco in particolar modo ai civili. Di costoro nessuno parla, nessuno se ne interessa. Forse perché fanno poca audience? I morti ci sono da entrambe le parti. La guerra è guerra, e qualcuno dice e "diceva" che in guerra tutto è lecito..................., forse anche perdere l'umana pietà?

  " UNA GUERRA TERRORISTICA " (20/03/2003)

Cari lettori, la guerra è iniziata. I primi morti e le prime decine di feriti sono già una realtà. Questa guerra, pronta oramai da molti mesi, porterà solo morte e distruzione. Con questa guerra la parola "civiltà" finisce e muore insieme agli irakeni. Una guerra illeggitima non può che dare questo frutto. Stanotte o forse solo tra poche ore, ci sarà un nuovo attacco ma questa volta in grande stile.Migliaia di uomini e mezzi, altre centinaia di bombe contro un popolo innocente. Il mondo urla contro questa guerra, così come le migliaia di manifestanti che oggi hanno riempito le piazze di tutto il pianeta. Quelle migliaia di persone che Berlusconi ha definito politicizzate. Ma cosa vuol dire, che allora dobbiamo essere tutti favorevoli alla guerra? Si vergognino il Cavaliere e tutto il suo governo, poiché hanno avallato un conflitto incostituzionale ed illeggitimo. Urlare contro la guerra certo non fermerà l'aggressione statunitense, ma almeno i popoli del mondo daranno prova d
i essere attenti e presenti. La guerra di Bush è pericolosa, poiché probabilmente non si fermerà all'Irak, ma anzi a breve arriverà a minacciare altri paesi, come Sudan, Nord Corea, Iran. La Nord Corea ha l'atomica e sono convinto che se attaccata la userebbe. Se siamo arrivati a questo conflitto, lo dobbiamo anche ai troppi sbagli della politica mondiale ed europea. A quando la riforma Onu, con la modifica del consiglio di sicurezza e di tutta l'assemblea? A quando un esercito comune europeo e l'abolizione della Nato? L'america è forte perché gli alleati le permettono questo! Una verità da esprimere senza remore. Ma intanto mentre la politica mondiale rimane assente sui temi più importanti, la gente in Irak muore senza un perchè. Donne, uomini, bambini ma soprattutto muore la parola "civiltà"!


" BUSH ABOLISCE L'ONU " (18/03/2003)

Cari lettori, la guerra è alle porte. Potrebbe scoppiare in ogni momento. Una scelta tragica a cui il mondo e soprattutto gli Usa risponderanno con estremo dolore. La guerra all'Irak non è solo una guerra ingiusta e vergognosa, ma è soprattutto il segno che l'Onu non esiste oramai più nella realtà. La diplomazia ha fallito e Saddam, strano a dirsi, è uscito vincitore da questo primo round, dividendo il mondo occidentale, ma non solo, dal suo alleato storico. Bisogna prenderne atto e soprattutto bisogna cercare un rimedio immediato a questa impasse delle Nazioni Unite. Guarda caso chi non vuole una riforma seria dell'Onu è proprio l'America di Bush. Una riforma reale e democratica, vorrebbe significare una riduzione del potere Usa all'interno del Consiglio di Sicurezza e di tutta l'organizzazione. Ma intanto tra mille parole, la popolazione civile irachena, sta per subire un attacco durissimo. Un attacco che provocherà non solo migliaia di morti innocenti, ma soprattutto una g
uerra del terrorismo contro l'occidente. Non mi stupirò affatto se subito dopo l'attacco, scoppierà qualche bomba in giro per il mondo provocando centinaia di morti. La colpa sapremo tutti, senza ipocrisie, di chi sarà! Bush e i suoi alleati guerrafondai, Italia compresa. Il pericolo è alto, il terrorismo attaccherà ovunque. Gli Usa a questo punto vanno isolati, cominciando con azioni di embargo economico nei suoi confronti, fino ad arrivare alla chiusura di tutte le basi Usa in Italia e in Europa! Ci vuole un azione forte, perché un uomo non può spingere alla guerra solo per interessi economici e di parte. Ma quanto di tutto questo accadrà!Chi oserà alzare la voce seriamente? Credo nessuno. Dopo l'attacco l'ipocrisia avrà la meglio e gran parte del pacifismo si tramuterà di colpo in militarismo esasperato. D'altra parte meglio succubi che nemici di un "amico" (gli Usa) tanto imprevedibile!



" RITA BORSELLINO, SENATRICE A VITA " (16/03/2003)

Cari lettori, il 14 marzo a Genova si è fermata la carovana antimafia di Libera, associazione che ormai da molti anni insegna la cultura dell'antimafia in tutta Italia e pure oltre confine. Con questa carovana viaggia anche Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992. Rita Borsellino ha raccontato la morte del fratello nei minimi particolari, con un emozione ed una voglia di riscatto difficili da descrivere. Un momento di riflessione sulla mafia, che la carovana di Libera ha portato in tutta Italia. E' stato un incontro semplice ma pieno di contenuti. Unico dato negativo, la minima presenza della gente. Nessun politico, nessuna autorità, nessuna pubblicità per un evento socialmente tanto importante. La riprova che la società è lontana dai problemi reali dell'Italia. Ma al di la di questa vergogna, Rita Borsellino ha riempito i cuori dei partecipanti di speranza. La lotta alla mafia benché troppo debole non è morta. Libera ne è un
esempio. Migliaia di associazioni unite per un fine comune: la sconfitta della mafia e la vittoria della legalità! Rita Borsellino riesce a coniugare questa voglia di riscatto con grande coraggio e grande determinazione. Due occhi azzurri pieni di speranza ma anche pieni di dolore. Quel dolore che in lei diventa forza civile contro l'illegalità mafiosa. Ed allora proprio in nome di questa sua fondamentale funzione di educatrice alla legalità, vorrei che il Presidente Ciampi onorasse il Parlamento e soprattutto l'Italia di una senatrice a vita come Rita Borsellino. Una donna che ha tutte le qualità morali e civili per sedere in uno dei luoghi più sacri d'Italia. D'altra parte se in tale luogo siede un uomo come Andreotti, condannato per mafia in appello, non vedo perché non far sedere una persona che finalmente porterebbe un po di lustro ad un assemblea oramai in piena decadenza morale.

 

" NO AL RACKET DELLA MAFIA" (11/03/2003)

Cari lettori, il racket delle estorsioni ha colpito nuovamente. A Lamezia Terme un altro imprenditore "coraggio", come amo definire chi si oppone alle estorsioni, è stato ucciso da mano mafiosa. Un altra vittima di quella brutalità criminale che non trova argine alcuno. Un altra brutta storia che ,ahimè, si ripete regolarmente in Italia. In molte città del Sud, pagare il "pizzo" è spesso una cosa normale. Un abitudine a cui in certi casi si preferisce adempiere senza neppure porsi il problema di trovare una scappatoia per non farlo, tra cui la denuncia alle forze dell'ordine. Omai la fiducia è troppo poca, le istituzioni hanno fallito! Ma dove il Parlamento è carente, ecco nascere associazioni anti-racket molto attive sul territorio. Proprio in questi giorni in Calabria, la carovana anti-racket del FAI, sta girando per molti paesi e cittadine, per portare la voglia di riscatto all'interno di realtà sociali spesso molto difficili. Una carovana che, leggendo i giornali del luo
go, sta avendo un gran successo e questo credo sia un grande onore per tutta la Calabria. Ma di queste carovane se ne facciano tante e soprattutto anche al Nord, dove il racket colpisce lo stesso. La partecipazione della gente è fondamentale per combattere la criminalità e per creare un argine al suo espandersi. Avanti al popolo unito non c'è arma che possa nuocere. Due giorni fa, il 9 marzo, cadeva l'anniversario della morte di Peppino Impastato, caduto sotto mano mafiosa. Un esempio di protesta esemplare, che può essere sprone a tutti quelli che non vogliono stare sotto ricatto mafioso. Lo Stato da parte sua, non abbandoni il Sud come sta facendo, ma anzi appoggi azioni di protesta come quella del FAI, elaborando leggi che aiutino queste associazioni nella loro protesta civile. Il Sud non può continuare a pagare con la vita dei suoi figli le dimenticanze dello Stato e di tutta quella società civile(?) che facendo finta di niente fa solo il gioco della mafia!

 

" RAI LOTTIZZATA " (09/03/2003)

Cari lettori, Mamma Rai finalmente pare aver trovato un nuovo Presidente per il Consiglio d'Amministrazione. Pare, perchè il designato Paolo Mieli non ha ancora sciolto le riserve. Ma perchè poi ha delle riserve?Su cosa? Ma soprattutto mi domando: perchè la Rai continua ad essere campo di battaglia della politica? L'informazione dovrebbe essere lontana anni luce dalle faide partitiche, ed invece ecco sinistra e destra colpirsi con armi pesanti, in nome di una lottizzazione che non è "mai" finita. Il Consiglio d'Amministrazione appena eletto, non credo dia quelle garanzie di trasparenza fondamentali per una televisione libera. Questo perchè i partiti hanno messo oggi, come nel passato, il loro interesse ipocrita all'interno della scelta dei nuovi consiglieri, e ancor più, del nuovo Presidente del Consiglio d'Amministrazione! Pera e Casini da parte loro hanno cercato di dare origine ad un Consiglio il più possibile trasparente e imparziale. Ma proprio in nome del grande interes
se che lo stesso suscita sui partiti, non credo vi siano riusciti. E' sbagliato il principio di dover dare alcuni consiglieri alla maggioranza ed altri all'opposizione. A me pare la prova del nove circa la spartizione della Rai tra le segreterie di partito. D'altra parte fino a poco tempo fa, Rai 1 "apparteneva" alla DC(...e pure al Vaticano!), Rai 2 al PSI, Rai 3 al PCI prima, DS oggi. Certezze a cui tutti dovremmo guardare. Divisioni che ancora oggi sussistono, anche se sotto altre sigle di partito! I presidenti di Camera e Senato dovrebbero scegliere realmente lontani da influenze politiche e magari in futuro anche con l'apporto del Presidente della Repubblica e del Presidente della Corte Costituzionale. Nota positiva: forse torneranno dal loro confino forzato, Biagi e Santoro. Due giornalisti, appunto cacciati, a causa di quella lottizzazione ancor oggi viva e vegeta, che non vuole mollare un settore di primaria importanza per la vita democratica del nostro paese e per l
a stessa parola libertà!

 

" LA FOLLIA DEL COMUNISMO COMBATTENTE " (27/02/2003)

Cari lettori, il comunismo combattente ha mietuto stamane un altra vittima. Manuele Petri agente della Polizia Ferroviaria, è morto sotto il piombo brigatista mentre svolgeva un normale controllo sul treno Roma-Firenze. Un altra vittima innocente caduta per colpa di brigatisti senza pietà. Brigatisti che vorrebbero cambiare l'Italia, e forse il mondo, con la forza delle armi. L'Italia conosce bene il terrorismo rosso. Un terrorismo che come tutti gli atti eversivi, non serve a nessuno e tanto meno a cambiare l'Italia. Una follia nata per caso ma che ha riportato alla luce il pericolo terroristico. Un pericolo che di questi tempi si propone in vari modi. Arabo in particolare. Ma il terrorismo, di qualsiasi colore o provenienza sia, è sempre folle nei suoi contenuti. Circa il caso di oggi, mi chiedo:perchè colpire in modo così spietato? Ma soprattutto,come possono questi assassini pensare ancora ad uno stato comunista dopo quello che la storia ci ha insegnato su questa forma di
stato? Il comunismo è stata una tra le più importanti ideologie, ma la sua realizzazione è solo un utopia da manuali scolastici!Mai si è instaurato appieno, come Marx avrebbe voluto,e dove pareva lo fosse è diventato dittatura.Questa è la verità che i troppi ancora negano, ma che però rappresenta la realtà dei fatti. I brigatisti rossi si rileggano la storia prima di sparare!Pure io credo il mondo ingiusto, ma non sarà abolendo per legge le diversità che lo stesso potrà migliorare. Solo la dialettica democratica, il dialogo, l'opinione di tutti, possono essere fondamento per uno stato democratico e civile. Ma intanto un altro morto ammazzato;un altra vittima innocente caduta per colpa di un ideologia! Ideologie nate innocenti, ma poi armate da uomini senza dignità!

 

" NON TUTTI SIAMO FIGLI DI DIO " (26/02/2003)

Cari lettori, che la vita delle ragazze madri fosse particolarmente dura in questa Italia clero-bigotta, è cosa nota. Ma che una ragazza madre debba perdere il posto di lavoro da insegnante di religione, solo perchè non sposata, mi sembra oltremodo scandaloso. Questo è successo a Firenze (fonte Ansa). Un triste giorno per Simonetta, questo il nome della madre, che rimarrà a casa, figlio compreso. L'ordinario diocesano può revocare il nulla osta per l'insegnamento di religione e così è stato. A questo punto vorrei chiedere all'ordinario se sarà lui ad ospitare Simonetta a casa sua per sfamarla, figlio incluso. O magari verrà abbandonata al suo crudo destino di ragazza madre, immagino non per scelta, ma perchè la vita a volte è anche questo. Cosa ancor più grave è che la legge sulla tutela della maternità in questi casi non può essere invocata. Il bigottismo e l'indecenza clericale hanno la meglio e lo Stato suddito di Santa Romana Chiesa si cala anche le mutande, a patto che l
e abbia ancora! Ma non è il figlio di Simonetta un figlio di Dio anch'egli? Spero si arrivi presto alla tutela reale e totale della maternità, finendola di dichiararsi civili e poi scoprire che la civiltà può scomparire per una colpa che neppure si pensava di avere. Sono contrario all'insegnamento della religione nelle scuole, tanto più da oggi. Ma se proprio se ne sente tale necessità, allora si " spodesti " la chiesa di un diritto che non le spetta, lasciando l'educazione esclusivamente allo Stato. Finendola di avallare situazioni vergognose, che nel caso di Simonetta, fanno male oltre che alla coscienza civile di ognuno di noi, soprattutto ad un anima innocente nata da poco e che già deve sopportare una vergogna di cui non ha macchia!


" LA MAFIA SOFFOCA IL SUD " (22/02/2003)

Cari lettori, il Censis, con uno studio su Imprenditoria e Criminalità Organizzata, ha confermato quello che già si sapeva almeno in parte, ossia che la criminalità sta piano piano soffocando ogni attività legale ed imprenditoriale nel Sud Italia. Una realtà che parla con i numeri e tra questi basta ricordare che il 62% del campione statistico utilizzato, ha affermato di aver subito vessazioni o intimidazioni di vario genere da parte della malavita. Una situazione allarmante da sempre, ma che oggi il Censis porta a conoscenza della pubblica opinione. Se il Sud potesse contare su libertà imprenditoriale e concorrenza vera, potrebbe raggiungere livelli economici vicini a quelli del Nord Italia. Ma quali politiche possono agevolare questa "Resurrezione" della legalità?Quali leggi potrebbero avvicinare nuovamente il Sud Italia allo Stato? Domande a cui la politica non ha saputo dare risposte, ed a cui evita di dare risposte credibili. Il Sud Italia subisce da sempre una pression
e criminale fuori dal normale. Si fanno leggi su tutto, ma si dimentica regolarmente il problema Mafia! Nel nostro meridione c'è una guerra in corso e come tale va affrontata la situazione, a cominciare da leggi severissime e l'invio immediato di militari con poteri di polizia. Cominciare una guerra porta a porta, casolare per casolare. Finendola di nascondere il problema Mafia dietro un ingiusto garantismo che fa bene solo alla criminalità. Non pretendo la militarizzazione del meridione, ma il controllo vero del territorio. Non sarà con il Ponte sullo Stretto più alto del mondo, che il governo risolverà il problema Mafia. Ma solo coltivando giorno dopo giorno, quel senso di legalità che il Sud ha nel cuore. Legalità che la criminalità, con la connivenza della politica, gli vuole soffocare!


" VALORI CRISTIANI FUORI DALLA COSTITUZIONE EUROPEA" (18/02/2003)

Cari lettori, la Convenzione Europea, organo formato dai rappresentanti di tutti gli stati membri dell'Unione, sta discutendo la nuova Carta Europea, ossia la Costituzione Sovranazionale che un giorno varrà per tutta l'Unione Europea. Gli interessi in gioco sono tanti e tutti vorrebbero influenzare la sorte di questa nuova carta in modo determinante. In questo dibattito si è inserito anche il Papa, il quale ha chiesto, anzi sarebbe meglio dire "pretenderebbe", che nella Carta Fondamentale sia inserito un riferimento chiaro alle basi cristiane dell'Europa. Credo la richiesta del Papa oltremodo esagerata. La nuova Costituzione dev'essere laica, aperta a tutte le religioni, ma soprattutto non deve fare l'errore di troppe costituzioni, tra cui quella italiana, in cui si fa esplicito riferimento ad una religione in particolare.Nel caso italiano quella cattolica. La chiesa resti fuori dal dibattito e pensi ai suoi affari di stato. Ma ahimè, è oramai noto che la politica oltre a ess
ere schiava del potere e schiava pure del Vaticano. Infatti l'onorevole e praticante Fini, nostro membro nella Convenzione Europea, si batterà per dare sfogo alla richiesta di Sua Santità. La Carta Europea deve nascere fin dall'inizio, libera e senza vincoli di alcun genere. Laica, ma rispettosa di ogni religione. Portare la cristianità in Costituzione, vuol dire sbilanciare a priori la Costituzione Europea a favore di una parte religiosa. Un segno di non rispetto per i milioni di cittadini sovrani europei, che non appartengono alla fede cristiana. Una disparità che farebbe nascere la Costituzione già debole in partenza, per colpa di vecchie logiche di potere oramai da dimenticare!


" PACE PACE PACE " (16/02/2003)

Cari lettori, ieri il mondo si è fermato per un giorno e tutto unito ha urlato contro la guerra. Milioni di persone che hanno sfilato per strade e piazze urlando la parola PACE a gran voce. Un urlo che ha travolto ogni continente, ogni nazione, ogni popolo. Una marea che ha detto "NO" alla guerra del signor Bush. A questo punto cosa accadrà? La risposta semplice e tragica nello stesso tempo: sarà comunque guerra. E' tutto pronto. La politica oramai lontana dalla società civile, negli Usa come in Italia, ha già dimenticato i colori e la fantasia della giornata di ieri, per passare a pianificare il prossimo bombardamento. Spero che la marea pacifista che si è vista ieri, possa continuare anche dopo l'inizio della guerra, per urlare pure nel pieno del conflitto la voglia di pace che ha dentro. Un urlo che eventualmente potrebbe diventare lotta non-violenta contro l'apparato militare alleato. Magari facendo sit-in di protesta vicino le basi Usa in Italia e nel mondo.Credo però si
a fondamentale che il pacifismo non dimentichi un particolare importante e cioè che Saddam Hussein è un dittatore omicida. Ha sterminato migliaia di curdi iracheni e continua ad affamare il suo popolo. Questo va detto a gran voce! Sono pacifista ma anche realista. E spero che questo realismo pervada tutti i milioni di persone che ieri si sono riunite in piazza. Intanto gli Usa hanno già iniziato la loro ritorsione contro i paesi contrari alla guerra. Il Ministero della Difesa Usa ha rinunciato ad una fornitura di materiale militare dalla Germania. Spero che questo non sia l'inizio di una guerra fredda con parte d'Europa. In tal caso ben venga, sarebbe l'occasione per sganciarsi dalla schiavitù statunitense!

 

" CASO NADIA ROCCIA: LA MORTE PATTEGGIATA " (13/02/2003)


Cari lettori, correva l'anno 1998 quando Nadia Roccia veniva trucidata dalle amiche "del cuore ". Un assassinio senza alcun movente apparente, ma pieno di violenza e crudeltà. Forse non troppa, visto che la Corte d'Assise d'Appello di Bari ha deciso di ratificare il patteggiamento a 21 anni di carcere. Dall'ergastolo si è passati a 25 anni di pena ed oggi eccoci davanti ad una realtà che mi lascia stupito, anche se non troppo. La colpa non credo sia solo dei giudici di Bari, i quali d'altra parte hanno usato leggi fatte dal Parlamento. Ma piuttosto della politica che dimenticandosi le vittime ha creato leggi favorevoli solo a chi elude la legge. A questo punto vorrei chiedere agli onorevoli-garantisti: quanto vale il cadavere di Nadia Roccia? Quanto il suo sangue versato su quella terra? Quanto la sua vita? Pochissimo per la Giustizia, ancor meno per il Parlamento. Non bisogna essere giustizialisti per capire che queste leggi troppo garantiste vanno abolite. Non è con il soli
to ed inutile garantismo di regime che si sconfiggerà la malavita, se questo mai sarà possibile! Gli onorevoli invece di andare a trovare solo ed esclusivamente i detenuti, vadano a trovare chi ha perso per sempre un proprio caro, magari una figlia uccisa senza un perchè. In un caso come questo ci voleva l'ergastolo e nulla più. Senza troppe parole, senza troppi "ma forse"! I "forse", hanno rovinato l'Italia e stanno rovinando chi crede ancora nella giustizia. Quella giustizia che da ieri ha perso ulteriormente credibilità!

 

" BERLUSCONI STRACCIA LA COSTITUZIONE " (07/02/2003)

Cari lettori, l'Italia da sempre è vassalla e schiava del volere statunitense. Questa è una realtà a cui è difficile controbbattere. Berlusconi nel suo discorso alla Camera dei Deputati, circa la situazione irachena, non ha fatto altro che confermare questa linea. Ha chiesto a gran voce un intervento ONU che preveda l'uso "eventuale" della forza contro Saddam Hussein. Ma il Cavaliere con grande ipocrisia ha presto dimenticato che la guerra Bush l'ha già pianificata nei minimi particolari. Una pianificazione che nasce dalle enormi e vergognose bugie che Il suo "ministro fantoccio" Powell, ha portato innanzi all'ONU per giustificare il prossimo attacco all'Irak. Credo che Berlusconi avrebbe dovuto parlare di pace, ma soprattutto basarsi sui fatti e cioè che gli ispettori ONU ad oggi non hanno trovato nulla che possa far pensare ad un riarmo iracheno. Dati certi che Berlusconi ha voluto dimenticare ma che sono ben conosciuti dall'opinione pubblica, non solo italiana. Se Bush att
acca, vorrà dire che allora la guerra preventiva sarà da oggi utilizzabile quando si vuole. A questo punto bisognerà aspettarsi un attacco alla Corea del Nord (cosa non improbabile!), alla Cina super-nuclearizzata, alla CSI e poi chissà. Potrò sembrare catastrofico, ma la realtà non è poi così lontana da ciò che ho scritto. Se l'Italia entra in guerra, pur solo con appoggio logistico, allora automaticamente è come se stracciasse la sua Costituzione che parla di "ripudio alla guerra"! Ma si sa, la nostra classe politica poche volte ha avuto a cuore l'Italia e la Costituzione e certo non sarà questo governo di militaristi-guerrafondai ed ex-repubblichini, ad imparare a "memoria" la nostra "sacra" Carta Fondamentale!

 

 " LE BOMBE INTELLIGENTI " (03/02/2003)


Cari lettori, la guerra all'Irak è alle porte. Gli USA smentiscono, ma la realtà è un altra. I giornali hanno pubblicato la notizia che l'apparato militare USA ha già preparato migliaia di bombe "cosiddette" intelligenti, da sganciare sull'Irak nella prima fase d'attacco. Quelle stesse bombe che già nel conflitto Yugoslavo ed Afgano, hanno fatto centinaia di vittime innocenti. Come si possono definire "intelligenti" degli ordigni nati solo per uccidere esseri viventi? Rivolgo la domanda a chi è favorevole alla guerra in ogni circostanza e per qualsiasi motivo, anche futile o inesistente come nel caso dell'Irak! Nell'ex-Yugoslavia, dopo la guerra, a causa di bombe intelligenti contenenti uranio, sono morti e stanno morendo molti soldati. L'ultimo soldato italiano è morto pochi giorni fa. Una vergogna di cui i giornali, le televisioni ed ogni mezzo di comunicazione dovrebbero parlare di più. Tutte morti nate dall'incoscienza di uomini senza scrupoli e senza un cuore. In Irak ac
cadrà lo stesso? Nuovamente verranno lanciate bombe con uranio? Non sono un Alto Ufficiale Nato ma credo proprio di si. Questa guerra che sta nascendo ogni giorni di più , solo per cause economiche e strategiche, è sempre più un errore che presto diventerà un "orrore" di sangue e solitudine. L'Italia che parte farà nella guerra oramai prossima? Concederà solo le basi militari oppure anche i soldati? Spero che la risposta sia negativa. Nessun soldato deve lasciare l'Italia per l'Irak. Questa guerra non ha alcuna ragione di iniziare. Credo fortemente che le armi di massa andrebbero abolite per tutti. A cominciare dai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Per arrivare a paesi, come India e Pakistan, che comprano e creano armi di distruzione totale, mentre il popolo muore di fame!

 
" BERLUSCONI SARA' CONDANNATO ? " (03/02/2003)

Cari lettori, dopo la decisione della Cassazione circa lo spostamento dei processi Imi/Sir e Lodo Mondadori, tutta la classe politica è in estrema fibrillazione. Una fibrillazione che vede in testa lo stesso Premier che subito dopo la decisione della Suprema Corte, ha attaccato tutta la classe giudiziaria italiana, creando una situazione che oso definire da "Colpo di Stato"! A questo punto la domanda che si pone è una: se condannato Berlusconi si dimetterà? Credo che sarebbe la prima cosa che dovrebbe fare. Anzi in realtà neppure doveva candidarsi, visti i suoi processi in corso già da molto tempo. Ma l'Italia si sa, è un paese anormale, da molti punti di vista. Se un cittadino qualunque viene condannato, finisce in galera. Mentre i politici cercano in tutti i modi di sfuggire il carcere anche se corrotti o collusi con la criminalità. Forse il governo a questo punto proporrà di abolire la magistratura tornando al giudizio unico di un solo uomo, chiaramente il Cavaliere! Un ri
medio per uscire da questa situazione di vergogna, sarebbe l'abolizione totale dell''immunità parlamentare! I politici se condannati devono finire in galera senza alcun compromesso. E nel caso specifico, se Berlusconi fosse condannato, Ciampi dovrebbe subito sciogliere le Camere, e mandare gli elettori alle urne, ma senza Berlusconi candidato. Forse aveva ragione Totò quando diceva "Signori si nasce". I potenti vogliono fare sempre i loro comodi e il cittadino onesto spesso non può far altro che osservare......come la politica gli stia rubando la dignità!


" NESSUNO PROCESSI I GIUDICI " (19/01/2003)

Cari lettori, il Parlamento sta per approvare la Commissione d'inchiesta su Tangentopoli. Una scelta folle per uno stato democratico. Una scelta politica, che vuole solo portare discredito sul terzo potere dello stato, la Magistratura. Quale paese democratico può esistere se un suo potere viene messo sotto giudizio solo perchè qualcuno, vedi il Cavaliere e tutti i corrotti di ieri e di oggi, vogliono un assoluzione di stato? Assoluzione che in questo caso si tramuterebbe in "assoluzione di regime". La magistratura ha operato in massima trasparenza, anche se chiaramente le cosiddette "pecore nere" esistono ovunque. Ed allora se qualche magistrato ha sbagliato, cosa umanamente possibile, venga isolato solo lui, ma non si isoli dallo Stato tutta una classe di persone a cui l'Italia deve molto. Il governo ringrazi uomini come Di Pietro, se oggi tiene le briglie di un paese un po' meno corrotto! La sinistra da parte sua voti contro la commissione. Non dia sfogo alla follia del Cav
aliere. L'Italia dagli anni di tangentopoli cos'ha capito? Credo troppo poco. La corruzione continua a dilagare, basta leggere i quotidiani. Ed intanto i magistrati in sede di inaugurazione dell'anno giudiziario, hanno sfilato con la Costituzione in mano. Un segno di protesta verso l'abbandono che la politica ha nei confronti del settore giustizia ma anche un richiamo contro la politica di attacco ed offesa gratuita verso la categoria dei giudici! Una protesta sacrosanta, che non ha nulla di golpistico, come qualcuno ha detto, ma che invece ha un gran significato civile e morale. Invece di fare commissioni inutili, il Parlamento, voti delle vere riforme utili al settore giustizia. Che si arrivi finalmente ad una giustizia per tutti! Veloce e certa nel suo giudizio, lasciando le polemiche sterili fuori dal Parlamento!

 " SI AL REFERENDUM SUL LAVORO "  (17/01/2003)

Cari lettori, la Corte Costituzionale ha deciso: il referendum sull'articolo 18 si farà. Una notizia molto importante per chi crede nella tutela del lavoro e dei lavoratori. Credo sia un referendum tra i più importanti della storia della Repubblica Italiana. Una scelta che però sarebbe dovuta arrivare molti anni fa. Il Cavaliere mi spieghi per quale motivo, i dipendenti di aziende con meno di 15 dipendenti devono essere meno tutelati contro i licenziamenti. Una domanda a cui vorrei mi rispondessero anche quelli che fino ad oggi hanno fatto finta di niente, sindacati compresi! Questo referendum è importante, anche come banco di prova per l'unità del centro-sinistra. Unità che su questo appuntamento elettorale, già non esiste! Infatti la Margherita voterà no, mentre Fassino dei Ds, preferirebbe una soluzione legislativa, ossia un inciucio ai danni dei lavoratori. Con il governo, e tanto più su questo argomento, non bisogna trattare! Si vada al voto invece e sia il popolo a decidere. I contrari al referendum e favorevoli al sistema attuale, urlano a gran voce che se vincesse il si, sarebbe ancora più difficile trovare lavoro, ma non solo; dicono pure che il sistema lavoro subirebbe enormi conseguenze negative. Credo che la verità sia che dietro al No, si nascondono i soliti padroni che piano piano vogliono smantellare lo stato sociale italiano. Meno garanzie, vogliono anche dire più sottomissione da parte del lavoratore. La disoccupazione non si ferma facilitando i licenziamenti, ma solo con una politica sociale e del lavoro, scrupolosa e vicina ai lavoratori. Forse forse qui da licenziare.....c'è solo il governo con la sua politica pro-padroni!

 

" MORETTI INCORONA COFFERATI "  ( 13/01/2003)

Cari lettori, nell'incontro di Firenze, Nanni Moretti ha ufficialmente incoronato Cofferati leader della sinistra, ed aggiungo io del futuro nuovo Ulivo. Un gesto da parte di Moretti pieno di significato ma anche pieno di sfida verso la classe dirigente del centro-sinistra , oramai troppo lontana dalla realtà italiana e soprattutto dalla gente. Quella gente che in buona parte ha applaudito e credo applauda al gesto morettiano. Subito c'è stata l'alzata di scudi da parte dei dirigenti dell'ex-Ulivo, Rutelli in testa, seguito dai soliti Fassino e d'Alema. Quest'ultimo ha giudicato Cofferati un "Gengis Khan" della politica. La verità è che Cofferati piace a molti, ma soprattutto alla gente comune che poi è quella che va a votare, che paga le tasse e che per colpa di un Ulivo caduto in pessime mani, ora si ritrova il Cavaliere a capo dell'Italia. Le elezioni primarie tanto paventate da Fassino, ora fanno più paura al leader Ds, visto che non è improbabile che Cofferati possa vincere la leadership del partito e poi magari del nuovo Ulivo. Ci vuole una politica "dura e cruda" verso il governo, e non "occhiate di conforto" o ancor peggio possibili alleanze sulle riforme. Spero fortemente che Cofferati entri in politica e diventi leader, prima dei Ds e poi dell'Ulivo. Spero che si possa finalmente vedere una politica di Sinistra(con la Esse maiuscola!),lontana dagli inciuci di palazzo e vicina nuovamente alla gente normale. Quella parte d'Italia da troppi dimenticata e a cui questo centro-sinistra, ha regalato solo bugie e promesse non mantenute!

 

" FASSINO SI DIMETTA " (10/01/2003)

Cari lettori, il segretario dei Ds Fassino ha sentenziato contro i girotondi e contro il cosiddetto "Cofferatismo" nel suo partito. In sostanza contro la stessa minoranza interna dei Ds. Parole dure le sue. Parole lontane dalla realtà politica e sociale italiana. Fassino dimentica che i girotondi sono molto più vicini al volere della gente di quanto lo sia in questi ultimi anni il suo partito. I girotondi sono l'essenza stessa della protesta civile della società che vuole cambiare veramente. Mentre i Ds oggi, non sono altro che un partito vuoto senza più un anima e senza più contenuti! La realtà parla da sola; oggi al governo abbiamo Berlusconi e non la sinistra, e questo è un dato "certo", che l'ex-Ulivo ancora non vuole capire. Fassino non dovrebbe sputare sentenze contro la minoranza interna, ma anzi capirla e cercare soprattutto di capire cosa chiede la gente, ossia chiarezza e determinatezza nella politica del centro-sinistra. Due cose che, soprattutto nei Ds, non si riescono più a trovare. Fassino credo debba dimettersi e lasciare spazio a menti lontane dagli inciuci di potere ma soprattutto vicine alle richieste del popolo di sinistra e dell'Italia intera. Ci vuole maggiore realismo e maggiore umiltà da parte dei Democratici di Sinistra, finendola di fare guerre interne che non servono a nessuno, ma che alla fine avvantaggiano esclusivamente il governo e chi non ha a cuore il bene del paese. I partiti stanno fallendo il loro compito originario, quello cioè di stare vicini ai problemi della gente. La gente questo lo sa e si autorganizza, girotondi compresi!

 

 

" NAPOLI NON E' CAMBIATA " (06/01/2003)

Cari lettori, proprio in questi giorni sono tornato da Napoli, dove ho passato le mie vacanze natalizie. Purtroppo ho trovato una città cambiata troppo poco per poter parlare di " Primavera Napoletana". I problemi sono sempre gli stessi: traffico eccessivo, vigili urbani e forze dell'ordine che "chiudono entrambi gli occhi ", criminalità organizzata e comune, senza dimenticare quella minorile che proprio in questi giorni è finita sulle prime pagine dei quotidiani. Tutti problemi enormi a cui la politica nazionale e locale non hanno saputo dare le giuste risposte. Caso esemplare, sono la quasi totalità dei motociclisti senza casco. Perchè non vengono multati? Il Codice della Strada parla chiaro. Forse Napoli è zona franca per ciò che riguarda le leggi? Ho visto i carabinieri girarsi o addirittura parlare con motociclisti fuori legge! Questa non è legalità. Napoli merita da parte delle Istituzioni il rispetto che viene dato a tutte le altre città. Sono state rifatte a "nuovo" le piazze più belle, dimenticando le periferie! Quelle periferie dove la criminalità organizzata cresce e amplifica le sue forze. Ci sono quartieri dove lo Stato ha abdicato alla camorra il potere. Ad esempio Scampia, dove è stato ucciso il minorenne che voleva rubare il motorino. Una zona lasciata al più tragico e colposo abbandono. Senza dimenticare Secondigliano, altra zona sotto potere camorristico. Dove ho avuto modo di vedere la villa "stile impero" che si è fatto costruire il Boss di Secondigliano! La polizia che fa? Dov'è lo Stato? Dove il sindaco? Napoli ha fatto finta di cambiare, nascondendosi dietro riforme di facciata che non servono alla popolazione, ma che anzi offuscano sempre più i veri problemi, avanti agli occhi di un opinione pubblica ancora troppo sorda!

 

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