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Cuccu44 è uno dei
più attivi nostri opinionisti
e, ormai da parecchio tempo,
collabora al nostro forum Agorà.
Questa pagina e le altre collegate
testimoniano il suo impegno continuo
su tutte le tematiche
che sta vivendo in questo tempo l’Italia
dal 2000 in poi.
Quello che leggete
è una sorta di
diario del terzo millennio.
Nota
di presentazione di Cuccu44:
Quante
cose potrei scrivere, sul perché ad un certo punto della mia vita ho
iniziato a scrivere le mie opinioni sul mondo che ci circonda. Il motivo
principale è la mia voglia di “esserci”. Di essere sempre di
fronte a quella realtà che ,bella o brutta, ci avvolge sempre, stabile
sulle nostre vite. Quella realtà fatta di persone potenti e di gente
comune. Ed è proprio dal punto di vista della gente comune, che cerco di
guardare la vita attorno a me. Ed allora eccomi qua a scrivere, dietro lo
Pseudonimo di Cuccu44. Nome nato quasi per caso. Le mie opinioni nascono da un
sentire sincero e profondo, senza compromessi e mezze misure. Da sempre
d’altra parte, sono attivo nel partecipare a quelle manifestazioni di
democrazia ed in certi casi protesta, nei confronti di chi vuole offuscare la
stessa parola libertà. Il volantinaggio per i referendum,
l’attività politica, il volontariato, gli scioperi a scuola, la
mia candidatura in una lista civica. Tutti momenti importanti, da cui ho
cercato sempre di imparare qualcosa. La politica mi ha sempre affascinato. Ma
mai ho avuto una tessera in tasca e mai voglio averla. La mia libertà
morale dev’essere totale. Voglio esprimere la mia opinione sempre e
comunque, senza essere ingabbiato all’interno di logiche di partito. Tra
le cose a cui tengo di più, conservo il sorriso di quel giudice morto
per mano mafiosa, Giovanni Falcone. Lo nascondo dentro di me come uno dei
ricordi più belli. La mafia, problema che mi percuote dentro fin da
piccolo. Fin da quando cominciavo a capire la realtà. Quella
realtà…….stabile su di noi, ma a cui noi possiamo, con la
forza delle nostre idee, dare quella svolta che la politica non vuole dare! La
realtà è nostra e siamo noi a doverla difendere da chi vuole
rubarcela!
Cari lettori, da oggi la patente a punti è una realtà anche
in Italia. Questo strano quanto inutile sistema di penalizzazione, dovrebbe
evitare la troppa maleducazione "automobilistica" di noi italiani.
Qualcosa andava fatto per ridurre i troppi incidenti e le tante infrazioni
al codice della strada, ma non credo utile inserire nel nostro sistema la
patente a punti. A cosa serve togliere cinque punti a chi passa con il rosso?
Bisognerebbe aumentare la presenza sulle strade delle pattuglie di Polizia
e di Vigili Urbani. Non saranno i punti ad evitare di far bere i ragazzi in
discoteca e magari farli correre a velocità impossibili appena fuori.
La verità è che da anni si parla dEducazione Stradale
a scuola ma quasi mai nessun politico ha pensato di concretizzare questidea.
Si parla tanto di sicurezza e poi vediamo per le strade "macchinine"
guidabili senza patente. Per non parlare del mancato obbligo di utilizzare
il casco integrale. Si sa perfettamente che il casco "tipo spagnolo"
(ossia completamente aperto) non serve a salvare la vita e neppure la faccia
in caso di scontro. I punti sono solo un escamotage governativo
di quella volpe di Lunardi, per foraggiare le scuole guide nelle loro attività.
Più corsi daggiornamento, chiaramente a pagamento, più
punti a credito sulla patente. In sostanza chi paga può permettersi
di perdere punti. L'ennesima brutta legge di questo governo, utile solo a
pochi e inutile per i più! Si cominci ad insegnare "il vivere
civile" dentro le scuole! Non servono nuove leggi ma solo un po' di buon
senso per evitare le stragi del sabato sera. Quel buon senso che manca alla
nostra classe politica!
Cari lettori, la magistratura ha deciso definitivamente, che il carabiniere
che uccise Carlo Giuliani è innocente poiché sparò per
legittima difesa. Pur rispettando ogni sentenza, non credo che i fatti si
svolsero in tale modo. Carlo Giuliani era chiaramente un esaltato, ma comunque
sia, non doveva essere ammazzato! Le armi dovevano essere caricate con colpi
di gomma. Il G8 è stato un dramma di cui Genova ha sofferto la parte
più cruenta. Una città offesa nella sua dignità e soprattutto
ancor oggi ferita da quella che fu una vera e propria guerriglia urbana. Una
guerriglia finita con la morte di un ragazzo che tra tanto caos ha trovato
la fine dei suoi ideali. Forse la morte più crudele e cattiva, se può
esisterne una migliore. Il suo assassino oggi è stato perdonato per
legge! Libero di credersi innocente, anche se colpevole avanti a se stesso
e per chi crede, avanti a Dio. Quel'angolo di Piazza Alimonda lo vedo tutti
i giorni e tutti i giorni penso: perché? Perché fu guerriglia?Perché
le forze dell'ordine andarono contro la gente? Ma soprattutto, perché
non si è fatta ancora chiarezza sui fatti di Genova? Fu una sconfitta
non solo per la città ma anche per l'intera nazione, la quale ad un
certo punto si è trovata immersa in uno stato di "non diritto",
dove ogni libertà è stata "manganellata" dal guanto
di ferro del regime in cui siamo. Il G8 è stato un momento tragico
da cui bisogna imparare una cosa fondamentale: alla parola diritto si può
togliere significato in un attimo ed è proprio su questo che il sangue
di Carlo, deve farci riflettere!
" ARTICOLO
18:LA SINISTRA DIFENDA IL REFERENDUM "
(28/04/2003)
Cari lettori, tra poche settimane l'Italia andrà alle urne per votare
l'eventuale estensione dell'articolo 18 anche alle aziende con meno di 15
dipendenti. Un referendum importante, che la politica sta snobbando! La destra
è chiaramente contraria, vista la sua simpatia verso il padronato.
La sinistra invece, fa come ha sempre fatto ultimamente: litiga!L'appuntamento
di giugno credo sia fondamentale per affermare una volta di più che
il lavoro va tutelato in ogni modo e con ogni mezzo, referendum compreso.
Chi oggi si scaglia contro la consultazione , si scaglia automaticamente contro
tutti i lavoratori. D'altra parte basta osservare chi osteggia tanto l'appuntamento
elettorale:Confindustria e governo. Il perché è semplice: più
il lavoratore non ha tutela, più il datore di lavoro può sfruttarlo
a suo piacimento. Non serve essere comunisti o rivoluzionari per dire questo,
basta guardare i fatti. Basta leggere i giornali e soprattutto analizzare
le sentenze di condanna nei confronti di datori molto frettolosi nel liberarsi
di certi dipendenti. Io appoggio pienamente questo referendum poiché
credo fortemente che non debbano esistere lavoratori di serie A e di serie
B, ma invece un unica categoria di lavoratori con la stessa dignità.
Con gli stipendi da fame, il troppo precariato, la poca tutela verso il lavoro,
è di vitale importanza creare un ulteriore barriera contro le vessazioni
datoriali. Per poter vincere questa consultazione referendaria, bisognerebbe
che il centro-sinistra si schierasse totalmente a favore, attivandosi nelle
strade e nelle piazze per il SI! Ma nulla di tutto questo si vede. La solita
"nomenklatura" di sinistra, pronta a riempirsi la bocca dei problemi
dei lavoratori solo in campagna elettorale, osteggia in gran parte questo
referendum. Alla fine sarà la coscienza di ognuno a decidere e votare.
La sinistra la sua coscienza la già svenduta al Cavaliere!
Cari lettori, siamo quasi ad una settimana di guerra in Irak e la situazione
è sempre più confusa. Tra morti e feriti, tra prigionieri e
cadaveri ammassati in un angolo, questa guerra sta affacciandosi al mondo
con il suo vero volto, quello della morte! Saddam stamane ha parlato di grandezza
irachena, dicendo che la vittoria è vicina! Ma alla fine ci sarà
un vero vincitore?Io credo che comunque finirà, alla fine saranno tutti
vinti. Non è con la guerra che si arriverà alla sconfitta del
terrorismo e del dittatore iracheno. Quest'ultimo alla fine del conflitto
che fine farà? Qualcuno vergognosamente parla di un eventuale asilo
politico. Ma scusate, allora il folle Saddam, sterminatore dei curdi e del
suo stesso popolo, sarà libero? No, io non ci sto! Saddam va fatto
prigioniero, se mai sarà possibile, e poi processato. A questo punto
mi sembra il minimo! Viceversa come sempre, i grandi dittatori rimangono liberi
di continuare a vivere come se nulla fosse mai successo. Basta ri
cordare l'esempio di Pinochet! Oltre alla sorte del Rais di Bagdhad, in queste
ore si parla anche molto dei prigionieri alleati (sarebbe meglio definirli
Anglo-Americani), i quali hanno gettato nella più grande emotività
tutta l'opinione pubblica mondiale. Ma scusate, pur con immensa pietà
per questi poveracci, ma perché nessuno ha lo stesso atteggiamento
pietoso verso le centinaia di feriti e decine di morti iracheni? Mi riferisco
in particolar modo ai civili. Di costoro nessuno parla, nessuno se ne interessa.
Forse perché fanno poca audience? I morti ci sono da entrambe le parti.
La guerra è guerra, e qualcuno dice e "diceva" che in guerra
tutto è lecito..................., forse anche perdere l'umana pietà?
" UNA
GUERRA TERRORISTICA " (20/03/2003)
Cari lettori, la guerra è iniziata. I primi morti e le prime decine
di feriti sono già una realtà. Questa guerra, pronta oramai
da molti mesi, porterà solo morte e distruzione. Con questa guerra
la parola "civiltà" finisce e muore insieme agli irakeni.
Una guerra illeggitima non può che dare questo frutto. Stanotte o forse
solo tra poche ore, ci sarà un nuovo attacco ma questa volta in grande
stile.Migliaia di uomini e mezzi, altre centinaia di bombe contro un popolo
innocente. Il mondo urla contro questa guerra, così come le migliaia
di manifestanti che oggi hanno riempito le piazze di tutto il pianeta. Quelle
migliaia di persone che Berlusconi ha definito politicizzate. Ma cosa vuol
dire, che allora dobbiamo essere tutti favorevoli alla guerra? Si vergognino
il Cavaliere e tutto il suo governo, poiché hanno avallato un conflitto
incostituzionale ed illeggitimo. Urlare contro la guerra certo non fermerà
l'aggressione statunitense, ma almeno i popoli del mondo daranno prova d
i essere attenti e presenti. La guerra di Bush è pericolosa, poiché
probabilmente non si fermerà all'Irak, ma anzi a breve arriverà
a minacciare altri paesi, come Sudan, Nord Corea, Iran. La Nord Corea ha l'atomica
e sono convinto che se attaccata la userebbe. Se siamo arrivati a questo conflitto,
lo dobbiamo anche ai troppi sbagli della politica mondiale ed europea. A quando
la riforma Onu, con la modifica del consiglio di sicurezza e di tutta l'assemblea?
A quando un esercito comune europeo e l'abolizione della Nato? L'america è
forte perché gli alleati le permettono questo! Una verità da
esprimere senza remore. Ma intanto mentre la politica mondiale rimane assente
sui temi più importanti, la gente in Irak muore senza un perchè.
Donne, uomini, bambini ma soprattutto muore la parola "civiltà"!
" BUSH ABOLISCE L'ONU " (18/03/2003)
Cari lettori, la guerra è alle porte. Potrebbe scoppiare in ogni momento.
Una scelta tragica a cui il mondo e soprattutto gli Usa risponderanno con
estremo dolore. La guerra all'Irak non è solo una guerra ingiusta e
vergognosa, ma è soprattutto il segno che l'Onu non esiste oramai più
nella realtà. La diplomazia ha fallito e Saddam, strano a dirsi, è
uscito vincitore da questo primo round, dividendo il mondo occidentale, ma
non solo, dal suo alleato storico. Bisogna prenderne atto e soprattutto bisogna
cercare un rimedio immediato a questa impasse delle Nazioni Unite. Guarda
caso chi non vuole una riforma seria dell'Onu è proprio l'America di
Bush. Una riforma reale e democratica, vorrebbe significare una riduzione
del potere Usa all'interno del Consiglio di Sicurezza e di tutta l'organizzazione.
Ma intanto tra mille parole, la popolazione civile irachena, sta per subire
un attacco durissimo. Un attacco che provocherà non solo migliaia di
morti innocenti, ma soprattutto una g
uerra del terrorismo contro l'occidente. Non mi stupirò affatto se
subito dopo l'attacco, scoppierà qualche bomba in giro per il mondo
provocando centinaia di morti. La colpa sapremo tutti, senza ipocrisie, di
chi sarà! Bush e i suoi alleati guerrafondai, Italia compresa. Il pericolo
è alto, il terrorismo attaccherà ovunque. Gli Usa a questo punto
vanno isolati, cominciando con azioni di embargo economico nei suoi confronti,
fino ad arrivare alla chiusura di tutte le basi Usa in Italia e in Europa!
Ci vuole un azione forte, perché un uomo non può spingere alla
guerra solo per interessi economici e di parte. Ma quanto di tutto questo
accadrà!Chi oserà alzare la voce seriamente? Credo nessuno.
Dopo l'attacco l'ipocrisia avrà la meglio e gran parte del pacifismo
si tramuterà di colpo in militarismo esasperato. D'altra parte meglio
succubi che nemici di un "amico" (gli Usa) tanto imprevedibile!
" RITA
BORSELLINO, SENATRICE A VITA " (16/03/2003)
Cari lettori, il 14 marzo a Genova si è fermata la carovana antimafia
di Libera, associazione che ormai da molti anni insegna la cultura dell'antimafia
in tutta Italia e pure oltre confine. Con questa carovana viaggia anche Rita
Borsellino, sorella del giudice Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19
luglio 1992. Rita Borsellino ha raccontato la morte del fratello nei minimi
particolari, con un emozione ed una voglia di riscatto difficili da descrivere.
Un momento di riflessione sulla mafia, che la carovana di Libera ha portato
in tutta Italia. E' stato un incontro semplice ma pieno di contenuti. Unico
dato negativo, la minima presenza della gente. Nessun politico, nessuna autorità,
nessuna pubblicità per un evento socialmente tanto importante. La riprova
che la società è lontana dai problemi reali dell'Italia. Ma
al di la di questa vergogna, Rita Borsellino ha riempito i cuori dei partecipanti
di speranza. La lotta alla mafia benché troppo debole non è
morta. Libera ne è un
esempio. Migliaia di associazioni unite per un fine comune: la sconfitta della
mafia e la vittoria della legalità! Rita Borsellino riesce a coniugare
questa voglia di riscatto con grande coraggio e grande determinazione. Due
occhi azzurri pieni di speranza ma anche pieni di dolore. Quel dolore che
in lei diventa forza civile contro l'illegalità mafiosa. Ed allora
proprio in nome di questa sua fondamentale funzione di educatrice alla legalità,
vorrei che il Presidente Ciampi onorasse il Parlamento e soprattutto l'Italia
di una senatrice a vita come Rita Borsellino. Una donna che ha tutte le qualità
morali e civili per sedere in uno dei luoghi più sacri d'Italia. D'altra
parte se in tale luogo siede un uomo come Andreotti, condannato per mafia
in appello, non vedo perché non far sedere una persona che finalmente
porterebbe un po di lustro ad un assemblea oramai in piena decadenza morale.
" NO AL RACKET DELLA MAFIA" (11/03/2003)
Cari
lettori, il racket delle estorsioni ha colpito nuovamente. A Lamezia Terme
un altro imprenditore "coraggio", come amo definire chi si oppone
alle estorsioni, è stato ucciso da mano mafiosa. Un altra vittima di
quella brutalità criminale che non trova argine alcuno. Un altra brutta
storia che ,ahimè, si ripete regolarmente in Italia. In molte città
del Sud, pagare il "pizzo" è spesso una cosa normale. Un
abitudine a cui in certi casi si preferisce adempiere senza neppure porsi
il problema di trovare una scappatoia per non farlo, tra cui la denuncia alle
forze dell'ordine. Omai la fiducia è troppo poca, le istituzioni hanno
fallito! Ma dove il Parlamento è carente, ecco nascere associazioni
anti-racket molto attive sul territorio. Proprio in questi giorni in Calabria,
la carovana anti-racket del FAI, sta girando per molti paesi e cittadine,
per portare la voglia di riscatto all'interno di realtà sociali spesso
molto difficili. Una carovana che, leggendo i giornali del luo
go, sta avendo un gran successo e questo credo sia un grande onore per tutta
la Calabria. Ma di queste carovane se ne facciano tante e soprattutto anche
al Nord, dove il racket colpisce lo stesso. La partecipazione della gente
è fondamentale per combattere la criminalità e per creare un
argine al suo espandersi. Avanti al popolo unito non c'è arma che possa
nuocere. Due giorni fa, il 9 marzo, cadeva l'anniversario della morte di Peppino
Impastato, caduto sotto mano mafiosa. Un esempio di protesta esemplare, che
può essere sprone a tutti quelli che non vogliono stare sotto ricatto
mafioso. Lo Stato da parte sua, non abbandoni il Sud come sta facendo, ma
anzi appoggi azioni di protesta come quella del FAI, elaborando leggi che
aiutino queste associazioni nella loro protesta civile. Il Sud non può
continuare a pagare con la vita dei suoi figli le dimenticanze dello Stato
e di tutta quella società civile(?) che facendo finta di niente fa
solo il gioco della mafia!
"
RAI LOTTIZZATA " (09/03/2003)
Cari lettori, Mamma Rai finalmente pare aver trovato un nuovo Presidente per
il Consiglio d'Amministrazione. Pare, perchè il designato Paolo Mieli
non ha ancora sciolto le riserve. Ma perchè poi ha delle riserve?Su
cosa? Ma soprattutto mi domando: perchè la Rai continua ad essere campo
di battaglia della politica? L'informazione dovrebbe essere lontana anni luce
dalle faide partitiche, ed invece ecco sinistra e destra colpirsi con armi
pesanti, in nome di una lottizzazione che non è "mai" finita.
Il Consiglio d'Amministrazione appena eletto, non credo dia quelle garanzie
di trasparenza fondamentali per una televisione libera. Questo perchè
i partiti hanno messo oggi, come nel passato, il loro interesse ipocrita all'interno
della scelta dei nuovi consiglieri, e ancor più, del nuovo Presidente
del Consiglio d'Amministrazione! Pera e Casini da parte loro hanno cercato
di dare origine ad un Consiglio il più possibile trasparente e imparziale.
Ma proprio in nome del grande interes
se che lo stesso suscita sui partiti, non credo vi siano riusciti. E' sbagliato
il principio di dover dare alcuni consiglieri alla maggioranza ed altri all'opposizione.
A me pare la prova del nove circa la spartizione della Rai tra le segreterie
di partito. D'altra parte fino a poco tempo fa, Rai 1 "apparteneva"
alla DC(...e pure al Vaticano!), Rai 2 al PSI, Rai 3 al PCI prima, DS oggi.
Certezze a cui tutti dovremmo guardare. Divisioni che ancora oggi sussistono,
anche se sotto altre sigle di partito! I presidenti di Camera e Senato dovrebbero
scegliere realmente lontani da influenze politiche e magari in futuro anche
con l'apporto del Presidente della Repubblica e del Presidente della Corte
Costituzionale. Nota positiva: forse torneranno dal loro confino forzato,
Biagi e Santoro. Due giornalisti, appunto cacciati, a causa di quella lottizzazione
ancor oggi viva e vegeta, che non vuole mollare un settore di primaria importanza
per la vita democratica del nostro paese e per l
a stessa parola libertà!
"
LA FOLLIA DEL COMUNISMO COMBATTENTE " (27/02/2003)
Cari lettori, il comunismo combattente ha mietuto stamane un altra vittima.
Manuele Petri agente della Polizia Ferroviaria, è morto sotto il piombo
brigatista mentre svolgeva un normale controllo sul treno Roma-Firenze. Un
altra vittima innocente caduta per colpa di brigatisti senza pietà.
Brigatisti che vorrebbero cambiare l'Italia, e forse il mondo, con la forza
delle armi. L'Italia conosce bene il terrorismo rosso. Un terrorismo che come
tutti gli atti eversivi, non serve a nessuno e tanto meno a cambiare l'Italia.
Una follia nata per caso ma che ha riportato alla luce il pericolo terroristico.
Un pericolo che di questi tempi si propone in vari modi. Arabo in particolare.
Ma il terrorismo, di qualsiasi colore o provenienza sia, è sempre folle
nei suoi contenuti. Circa il caso di oggi, mi chiedo:perchè colpire
in modo così spietato? Ma soprattutto,come possono questi assassini
pensare ancora ad uno stato comunista dopo quello che la storia ci ha insegnato
su questa forma di
stato? Il comunismo è stata una tra le più importanti ideologie,
ma la sua realizzazione è solo un utopia da manuali scolastici!Mai
si è instaurato appieno, come Marx avrebbe voluto,e dove pareva lo
fosse è diventato dittatura.Questa è la verità che i
troppi ancora negano, ma che però rappresenta la realtà dei
fatti. I brigatisti rossi si rileggano la storia prima di sparare!Pure io
credo il mondo ingiusto, ma non sarà abolendo per legge le diversità
che lo stesso potrà migliorare. Solo la dialettica democratica, il
dialogo, l'opinione di tutti, possono essere fondamento per uno stato democratico
e civile. Ma intanto un altro morto ammazzato;un altra vittima innocente caduta
per colpa di un ideologia! Ideologie nate innocenti, ma poi armate da uomini
senza dignità!
"
NON TUTTI SIAMO FIGLI DI DIO " (26/02/2003)
Cari lettori, che la vita delle ragazze madri fosse particolarmente dura in
questa Italia clero-bigotta, è cosa nota. Ma che una ragazza madre
debba perdere il posto di lavoro da insegnante di religione, solo perchè
non sposata, mi sembra oltremodo scandaloso. Questo è successo a Firenze
(fonte Ansa). Un triste giorno per Simonetta, questo il nome della madre,
che rimarrà a casa, figlio compreso. L'ordinario diocesano può
revocare il nulla osta per l'insegnamento di religione e così è
stato. A questo punto vorrei chiedere all'ordinario se sarà lui ad
ospitare Simonetta a casa sua per sfamarla, figlio incluso. O magari verrà
abbandonata al suo crudo destino di ragazza madre, immagino non per scelta,
ma perchè la vita a volte è anche questo. Cosa ancor più
grave è che la legge sulla tutela della maternità in questi
casi non può essere invocata. Il bigottismo e l'indecenza clericale
hanno la meglio e lo Stato suddito di Santa Romana Chiesa si cala anche le
mutande, a patto che l
e abbia ancora! Ma non è il figlio di Simonetta un figlio di Dio anch'egli?
Spero si arrivi presto alla tutela reale e totale della maternità,
finendola di dichiararsi civili e poi scoprire che la civiltà può
scomparire per una colpa che neppure si pensava di avere. Sono contrario all'insegnamento
della religione nelle scuole, tanto più da oggi. Ma se proprio se ne
sente tale necessità, allora si " spodesti " la chiesa di
un diritto che non le spetta, lasciando l'educazione esclusivamente allo Stato.
Finendola di avallare situazioni vergognose, che nel caso di Simonetta, fanno
male oltre che alla coscienza civile di ognuno di noi, soprattutto ad un anima
innocente nata da poco e che già deve sopportare una vergogna di cui
non ha macchia!
"
LA MAFIA SOFFOCA IL SUD " (22/02/2003)
Cari lettori, il Censis, con uno studio su Imprenditoria e Criminalità
Organizzata, ha confermato quello che già si sapeva almeno in parte,
ossia che la criminalità sta piano piano soffocando ogni attività
legale ed imprenditoriale nel Sud Italia. Una realtà che parla con
i numeri e tra questi basta ricordare che il 62% del campione statistico utilizzato,
ha affermato di aver subito vessazioni o intimidazioni di vario genere da
parte della malavita. Una situazione allarmante da sempre, ma che oggi il
Censis porta a conoscenza della pubblica opinione. Se il Sud potesse contare
su libertà imprenditoriale e concorrenza vera, potrebbe raggiungere
livelli economici vicini a quelli del Nord Italia. Ma quali politiche possono
agevolare questa "Resurrezione" della legalità?Quali leggi
potrebbero avvicinare nuovamente il Sud Italia allo Stato? Domande a cui la
politica non ha saputo dare risposte, ed a cui evita di dare risposte credibili.
Il Sud Italia subisce da sempre una pression
e criminale fuori dal normale. Si fanno leggi su tutto, ma si dimentica regolarmente
il problema Mafia! Nel nostro meridione c'è una guerra in corso e come
tale va affrontata la situazione, a cominciare da leggi severissime e l'invio
immediato di militari con poteri di polizia. Cominciare una guerra porta a
porta, casolare per casolare. Finendola di nascondere il problema Mafia dietro
un ingiusto garantismo che fa bene solo alla criminalità. Non pretendo
la militarizzazione del meridione, ma il controllo vero del territorio. Non
sarà con il Ponte sullo Stretto più alto del mondo, che il governo
risolverà il problema Mafia. Ma solo coltivando giorno dopo giorno,
quel senso di legalità che il Sud ha nel cuore. Legalità che
la criminalità, con la connivenza della politica, gli vuole soffocare!
" VALORI
CRISTIANI FUORI DALLA COSTITUZIONE EUROPEA" (18/02/2003)
Cari lettori, la Convenzione Europea, organo formato dai rappresentanti di
tutti gli stati membri dell'Unione, sta discutendo la nuova Carta Europea,
ossia la Costituzione Sovranazionale che un giorno varrà per tutta
l'Unione Europea. Gli interessi in gioco sono tanti e tutti vorrebbero influenzare
la sorte di questa nuova carta in modo determinante. In questo dibattito si
è inserito anche il Papa, il quale ha chiesto, anzi sarebbe meglio
dire "pretenderebbe", che nella Carta Fondamentale sia inserito
un riferimento chiaro alle basi cristiane dell'Europa. Credo la richiesta
del Papa oltremodo esagerata. La nuova Costituzione dev'essere laica, aperta
a tutte le religioni, ma soprattutto non deve fare l'errore di troppe costituzioni,
tra cui quella italiana, in cui si fa esplicito riferimento ad una religione
in particolare.Nel caso italiano quella cattolica. La chiesa resti fuori dal
dibattito e pensi ai suoi affari di stato. Ma ahimè, è oramai
noto che la politica oltre a ess
ere schiava del potere e schiava pure del Vaticano. Infatti l'onorevole e
praticante Fini, nostro membro nella Convenzione Europea, si batterà
per dare sfogo alla richiesta di Sua Santità. La Carta Europea deve
nascere fin dall'inizio, libera e senza vincoli di alcun genere. Laica, ma
rispettosa di ogni religione. Portare la cristianità in Costituzione,
vuol dire sbilanciare a priori la Costituzione Europea a favore di una parte
religiosa. Un segno di non rispetto per i milioni di cittadini sovrani europei,
che non appartengono alla fede cristiana. Una disparità che farebbe
nascere la Costituzione già debole in partenza, per colpa di vecchie
logiche di potere oramai da dimenticare!
"
PACE PACE PACE " (16/02/2003)
Cari lettori, ieri il mondo si è fermato per un giorno e tutto unito
ha urlato contro la guerra. Milioni di persone che hanno sfilato per strade
e piazze urlando la parola PACE a gran voce. Un urlo che ha travolto ogni
continente, ogni nazione, ogni popolo. Una marea che ha detto "NO"
alla guerra del signor Bush. A questo punto cosa accadrà? La risposta
semplice e tragica nello stesso tempo: sarà comunque guerra. E' tutto
pronto. La politica oramai lontana dalla società civile, negli Usa
come in Italia, ha già dimenticato i colori e la fantasia della giornata
di ieri, per passare a pianificare il prossimo bombardamento. Spero che la
marea pacifista che si è vista ieri, possa continuare anche dopo l'inizio
della guerra, per urlare pure nel pieno del conflitto la voglia di pace che
ha dentro. Un urlo che eventualmente potrebbe diventare lotta non-violenta
contro l'apparato militare alleato. Magari facendo sit-in di protesta vicino
le basi Usa in Italia e nel mondo.Credo però si
a fondamentale che il pacifismo non dimentichi un particolare importante e
cioè che Saddam Hussein è un dittatore omicida. Ha sterminato
migliaia di curdi iracheni e continua ad affamare il suo popolo. Questo va
detto a gran voce! Sono pacifista ma anche realista. E spero che questo realismo
pervada tutti i milioni di persone che ieri si sono riunite in piazza. Intanto
gli Usa hanno già iniziato la loro ritorsione contro i paesi contrari
alla guerra. Il Ministero della Difesa Usa ha rinunciato ad una fornitura
di materiale militare dalla Germania. Spero che questo non sia l'inizio di
una guerra fredda con parte d'Europa. In tal caso ben venga, sarebbe l'occasione
per sganciarsi dalla schiavitù statunitense!
" CASO NADIA ROCCIA: LA MORTE PATTEGGIATA " (13/02/2003)
Cari lettori, correva l'anno 1998 quando Nadia Roccia veniva trucidata dalle
amiche "del cuore ". Un assassinio senza alcun movente apparente,
ma pieno di violenza e crudeltà. Forse non troppa, visto che la Corte
d'Assise d'Appello di Bari ha deciso di ratificare il patteggiamento a 21
anni di carcere. Dall'ergastolo si è passati a 25 anni di pena ed oggi
eccoci davanti ad una realtà che mi lascia stupito, anche se non troppo.
La colpa non credo sia solo dei giudici di Bari, i quali d'altra parte hanno
usato leggi fatte dal Parlamento. Ma piuttosto della politica che dimenticandosi
le vittime ha creato leggi favorevoli solo a chi elude la legge. A questo
punto vorrei chiedere agli onorevoli-garantisti: quanto vale il cadavere di
Nadia Roccia? Quanto il suo sangue versato su quella terra? Quanto la sua
vita? Pochissimo per la Giustizia, ancor meno per il Parlamento. Non bisogna
essere giustizialisti per capire che queste leggi troppo garantiste vanno
abolite. Non è con il soli
to ed inutile garantismo di regime che si sconfiggerà la malavita,
se questo mai sarà possibile! Gli onorevoli invece di andare a trovare
solo ed esclusivamente i detenuti, vadano a trovare chi ha perso per sempre
un proprio caro, magari una figlia uccisa senza un perchè. In un caso
come questo ci voleva l'ergastolo e nulla più. Senza troppe parole,
senza troppi "ma forse"! I "forse", hanno rovinato l'Italia
e stanno rovinando chi crede ancora nella giustizia. Quella giustizia che
da ieri ha perso ulteriormente credibilità!
"
BERLUSCONI STRACCIA LA COSTITUZIONE " (07/02/2003)
Cari lettori, l'Italia da sempre è vassalla e schiava del volere statunitense.
Questa è una realtà a cui è difficile controbbattere.
Berlusconi nel suo discorso alla Camera dei Deputati, circa la situazione
irachena, non ha fatto altro che confermare questa linea. Ha chiesto a gran
voce un intervento ONU che preveda l'uso "eventuale" della forza
contro Saddam Hussein. Ma il Cavaliere con grande ipocrisia ha presto dimenticato
che la guerra Bush l'ha già pianificata nei minimi particolari. Una
pianificazione che nasce dalle enormi e vergognose bugie che Il suo "ministro
fantoccio" Powell, ha portato innanzi all'ONU per giustificare il prossimo
attacco all'Irak. Credo che Berlusconi avrebbe dovuto parlare di pace, ma
soprattutto basarsi sui fatti e cioè che gli ispettori ONU ad oggi
non hanno trovato nulla che possa far pensare ad un riarmo iracheno. Dati
certi che Berlusconi ha voluto dimenticare ma che sono ben conosciuti dall'opinione
pubblica, non solo italiana. Se Bush att
acca, vorrà dire che allora la guerra preventiva sarà da oggi
utilizzabile quando si vuole. A questo punto bisognerà aspettarsi un
attacco alla Corea del Nord (cosa non improbabile!), alla Cina super-nuclearizzata,
alla CSI e poi chissà. Potrò sembrare catastrofico, ma la realtà
non è poi così lontana da ciò che ho scritto. Se l'Italia
entra in guerra, pur solo con appoggio logistico, allora automaticamente è
come se stracciasse la sua Costituzione che parla di "ripudio alla guerra"!
Ma si sa, la nostra classe politica poche volte ha avuto a cuore l'Italia
e la Costituzione e certo non sarà questo governo di militaristi-guerrafondai
ed ex-repubblichini, ad imparare a "memoria" la nostra "sacra"
Carta Fondamentale!
" LE BOMBE INTELLIGENTI " (03/02/2003)
Cari lettori, la guerra all'Irak è alle porte. Gli USA smentiscono,
ma la realtà è un altra. I giornali hanno pubblicato la notizia
che l'apparato militare USA ha già preparato migliaia di bombe "cosiddette"
intelligenti, da sganciare sull'Irak nella prima fase d'attacco. Quelle stesse
bombe che già nel conflitto Yugoslavo ed Afgano, hanno fatto centinaia
di vittime innocenti. Come si possono definire "intelligenti" degli
ordigni nati solo per uccidere esseri viventi? Rivolgo la domanda a chi è
favorevole alla guerra in ogni circostanza e per qualsiasi motivo, anche futile
o inesistente come nel caso dell'Irak! Nell'ex-Yugoslavia, dopo la guerra,
a causa di bombe intelligenti contenenti uranio, sono morti e stanno morendo
molti soldati. L'ultimo soldato italiano è morto pochi giorni fa. Una
vergogna di cui i giornali, le televisioni ed ogni mezzo di comunicazione
dovrebbero parlare di più. Tutte morti nate dall'incoscienza di uomini
senza scrupoli e senza un cuore. In Irak ac
cadrà lo stesso? Nuovamente verranno lanciate bombe con uranio? Non
sono un Alto Ufficiale Nato ma credo proprio di si. Questa guerra che sta
nascendo ogni giorni di più , solo per cause economiche e strategiche,
è sempre più un errore che presto diventerà un "orrore"
di sangue e solitudine. L'Italia che parte farà nella guerra oramai
prossima? Concederà solo le basi militari oppure anche i soldati? Spero
che la risposta sia negativa. Nessun soldato deve lasciare l'Italia per l'Irak.
Questa guerra non ha alcuna ragione di iniziare. Credo fortemente che le armi
di massa andrebbero abolite per tutti. A cominciare dai membri permanenti
del Consiglio di Sicurezza. Per arrivare a paesi, come India e Pakistan, che
comprano e creano armi di distruzione totale, mentre il popolo muore di fame!
Cari lettori, dopo la decisione della Cassazione circa lo spostamento dei
processi Imi/Sir e Lodo Mondadori, tutta la classe politica è in estrema
fibrillazione. Una fibrillazione che vede in testa lo stesso Premier che subito
dopo la decisione della Suprema Corte, ha attaccato tutta la classe giudiziaria
italiana, creando una situazione che oso definire da "Colpo di Stato"!
A questo punto la domanda che si pone è una: se condannato Berlusconi
si dimetterà? Credo che sarebbe la prima cosa che dovrebbe fare. Anzi
in realtà neppure doveva candidarsi, visti i suoi processi in corso
già da molto tempo. Ma l'Italia si sa, è un paese anormale,
da molti punti di vista. Se un cittadino qualunque viene condannato, finisce
in galera. Mentre i politici cercano in tutti i modi di sfuggire il carcere
anche se corrotti o collusi con la criminalità. Forse il governo a
questo punto proporrà di abolire la magistratura tornando al giudizio
unico di un solo uomo, chiaramente il Cavaliere! Un ri
medio per uscire da questa situazione di vergogna, sarebbe l'abolizione totale
dell''immunità parlamentare! I politici se condannati devono finire
in galera senza alcun compromesso. E nel caso specifico, se Berlusconi fosse
condannato, Ciampi dovrebbe subito sciogliere le Camere, e mandare gli elettori
alle urne, ma senza Berlusconi candidato. Forse aveva ragione Totò
quando diceva "Signori si nasce". I potenti vogliono fare sempre
i loro comodi e il cittadino onesto spesso non può far altro che osservare......come
la politica gli stia rubando la dignità!
Cari
lettori, il Parlamento sta per approvare la Commissione d'inchiesta su Tangentopoli.
Una scelta folle per uno stato democratico. Una scelta politica, che vuole
solo portare discredito sul terzo potere dello stato, la Magistratura. Quale
paese democratico può esistere se un suo potere viene messo sotto giudizio
solo perchè qualcuno, vedi il Cavaliere e tutti i corrotti di ieri
e di oggi, vogliono un assoluzione di stato? Assoluzione che in questo caso
si tramuterebbe in "assoluzione di regime". La magistratura ha operato
in massima trasparenza, anche se chiaramente le cosiddette "pecore nere"
esistono ovunque. Ed allora se qualche magistrato ha sbagliato, cosa umanamente
possibile, venga isolato solo lui, ma non si isoli dallo Stato tutta una classe
di persone a cui l'Italia deve molto. Il governo ringrazi uomini come Di Pietro,
se oggi tiene le briglie di un paese un po' meno corrotto! La sinistra da
parte sua voti contro la commissione. Non dia sfogo alla follia del Cav
aliere. L'Italia dagli anni di tangentopoli cos'ha capito? Credo troppo poco.
La corruzione continua a dilagare, basta leggere i quotidiani. Ed intanto
i magistrati in sede di inaugurazione dell'anno giudiziario, hanno sfilato
con la Costituzione in mano. Un segno di protesta verso l'abbandono che la
politica ha nei confronti del settore giustizia ma anche un richiamo contro
la politica di attacco ed offesa gratuita verso la categoria dei giudici!
Una protesta sacrosanta, che non ha nulla di golpistico, come qualcuno ha
detto, ma che invece ha un gran significato civile e morale. Invece di fare
commissioni inutili, il Parlamento, voti delle vere riforme utili al settore
giustizia. Che si arrivi finalmente ad una giustizia per tutti! Veloce e certa
nel suo giudizio, lasciando le polemiche sterili fuori dal Parlamento!
Cari
lettori, la Corte Costituzionale ha deciso: il referendum sull'articolo 18
si farà. Una notizia molto importante per chi crede nella tutela del
lavoro e dei lavoratori. Credo sia un referendum tra i più importanti
della storia della Repubblica Italiana. Una scelta che però sarebbe
dovuta arrivare molti anni fa. Il Cavaliere mi spieghi per quale motivo, i
dipendenti di aziende con meno di 15 dipendenti devono essere meno tutelati
contro i licenziamenti. Una domanda a cui vorrei mi rispondessero anche quelli
che fino ad oggi hanno fatto finta di niente, sindacati compresi! Questo referendum
è importante, anche come banco di prova per l'unità del centro-sinistra.
Unità che su questo appuntamento elettorale, già non esiste!
Infatti la Margherita voterà no, mentre Fassino dei Ds, preferirebbe
una soluzione legislativa, ossia un inciucio ai danni dei lavoratori. Con
il governo, e tanto più su questo argomento, non bisogna trattare!
Si vada al voto invece e sia il popolo a decidere. I contrari al referendum
e favorevoli al sistema attuale, urlano a gran voce che se vincesse il si,
sarebbe ancora più difficile trovare lavoro, ma non solo; dicono pure
che il sistema lavoro subirebbe enormi conseguenze negative. Credo che la
verità sia che dietro al No, si nascondono i soliti padroni che piano
piano vogliono smantellare lo stato sociale italiano. Meno garanzie, vogliono
anche dire più sottomissione da parte del lavoratore. La disoccupazione
non si ferma facilitando i licenziamenti, ma solo con una politica sociale
e del lavoro, scrupolosa e vicina ai lavoratori. Forse forse qui da licenziare.....c'è
solo il governo con la sua politica pro-padroni!
"
MORETTI INCORONA COFFERATI " ( 13/01/2003)
Cari
lettori, nell'incontro di Firenze, Nanni Moretti ha ufficialmente incoronato
Cofferati leader della sinistra, ed aggiungo io del futuro nuovo Ulivo. Un
gesto da parte di Moretti pieno di significato ma anche pieno di sfida verso
la classe dirigente del centro-sinistra , oramai troppo lontana dalla realtà
italiana e soprattutto dalla gente. Quella gente che in buona parte ha applaudito
e credo applauda al gesto morettiano. Subito c'è stata l'alzata di
scudi da parte dei dirigenti dell'ex-Ulivo, Rutelli in testa, seguito dai
soliti Fassino e d'Alema. Quest'ultimo ha giudicato Cofferati un "Gengis
Khan" della politica. La verità è che Cofferati piace a
molti, ma soprattutto alla gente comune che poi è quella che va a votare,
che paga le tasse e che per colpa di un Ulivo caduto in pessime mani, ora
si ritrova il Cavaliere a capo dell'Italia. Le elezioni primarie tanto paventate
da Fassino, ora fanno più paura al leader Ds, visto che non è
improbabile che Cofferati possa vincere la leadership del partito e poi magari
del nuovo Ulivo. Ci vuole una politica "dura e cruda" verso il governo,
e non "occhiate di conforto" o ancor peggio possibili alleanze sulle
riforme. Spero fortemente che Cofferati entri in politica e diventi leader,
prima dei Ds e poi dell'Ulivo. Spero che si possa finalmente vedere una politica
di Sinistra(con la Esse maiuscola!),lontana dagli inciuci di palazzo e vicina
nuovamente alla gente normale. Quella parte d'Italia da troppi dimenticata
e a cui questo centro-sinistra, ha regalato solo bugie e promesse non mantenute!
"
FASSINO SI DIMETTA " (10/01/2003)
Cari
lettori, il segretario dei Ds Fassino ha sentenziato contro i girotondi e
contro il cosiddetto "Cofferatismo" nel suo partito. In sostanza
contro la stessa minoranza interna dei Ds. Parole dure le sue. Parole lontane
dalla realtà politica e sociale italiana. Fassino dimentica che i girotondi
sono molto più vicini al volere della gente di quanto lo sia in questi
ultimi anni il suo partito. I girotondi sono l'essenza stessa della protesta
civile della società che vuole cambiare veramente. Mentre i Ds oggi,
non sono altro che un partito vuoto senza più un anima e senza più
contenuti! La realtà parla da sola; oggi al governo abbiamo Berlusconi
e non la sinistra, e questo è un dato "certo", che l'ex-Ulivo
ancora non vuole capire. Fassino non dovrebbe sputare sentenze contro la minoranza
interna, ma anzi capirla e cercare soprattutto di capire cosa chiede la gente,
ossia chiarezza e determinatezza nella politica del centro-sinistra. Due cose
che, soprattutto nei Ds, non si riescono più a trovare. Fassino credo
debba dimettersi e lasciare spazio a menti lontane dagli inciuci di potere
ma soprattutto vicine alle richieste del popolo di sinistra e dell'Italia
intera. Ci vuole maggiore realismo e maggiore umiltà da parte dei Democratici
di Sinistra, finendola di fare guerre interne che non servono a nessuno, ma
che alla fine avvantaggiano esclusivamente il governo e chi non ha a cuore
il bene del paese. I partiti stanno fallendo il loro compito originario, quello
cioè di stare vicini ai problemi della gente. La gente questo lo sa
e si autorganizza, girotondi compresi!
"
NAPOLI NON E' CAMBIATA " (06/01/2003)
Cari
lettori, proprio in questi giorni sono tornato da Napoli, dove ho passato
le mie vacanze natalizie. Purtroppo ho trovato una città cambiata troppo
poco per poter parlare di " Primavera Napoletana". I problemi sono
sempre gli stessi: traffico eccessivo, vigili urbani e forze dell'ordine che
"chiudono entrambi gli occhi ", criminalità organizzata e
comune, senza dimenticare quella minorile che proprio in questi giorni è
finita sulle prime pagine dei quotidiani. Tutti problemi enormi a cui la politica
nazionale e locale non hanno saputo dare le giuste risposte. Caso esemplare,
sono la quasi totalità dei motociclisti senza casco. Perchè
non vengono multati? Il Codice della Strada parla chiaro. Forse Napoli è
zona franca per ciò che riguarda le leggi? Ho visto i carabinieri girarsi
o addirittura parlare con motociclisti fuori legge! Questa non è legalità.
Napoli merita da parte delle Istituzioni il rispetto che viene dato a tutte
le altre città. Sono state rifatte a "nuovo" le piazze più
belle, dimenticando le periferie! Quelle periferie dove la criminalità
organizzata cresce e amplifica le sue forze. Ci sono quartieri dove lo Stato
ha abdicato alla camorra il potere. Ad esempio Scampia, dove è stato
ucciso il minorenne che voleva rubare il motorino. Una zona lasciata al più
tragico e colposo abbandono. Senza dimenticare Secondigliano, altra zona sotto
potere camorristico. Dove ho avuto modo di vedere la villa "stile impero"
che si è fatto costruire il Boss di Secondigliano! La polizia che fa?
Dov'è lo Stato? Dove il sindaco? Napoli ha fatto finta di cambiare,
nascondendosi dietro riforme di facciata che non servono alla popolazione,
ma che anzi offuscano sempre più i veri problemi, avanti agli occhi
di un opinione pubblica ancora troppo sorda!
di Cuccu44 divisi per annate:
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Primo semestre del 2002
Secondo semestre del 2001
Primo semestre del 2001
Anno 2000
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