A Giovanni Stella

Girovago sei,
immerso nel mondo,
organizzi la vita,
vai sempre
avanti da solo,
non sei tentennante,
non sei titubante
in cammino con gli altri.

Senza gelosia,
trai fuori
e parli di ogni cosa
lungo il pensiero,
lungo l?essenza
affettuosamente.

(Sab 03/02/07)

LIBERA

a volte
mi sento
libera
come una farfalla
che
libera v
ola nell'aria

BAMBINA MIA

Bambina mia
lasciati portare
dall'odore del mare
fra quelle strade
senza passi
fra quelle strade
sparse di te
e fila via
come il vento
che respira
incessante
la vita...
bambina mia
ti porter? a spasso
senza mai lasciarti la mano
fra altre strade
che ancora non sai
e che ti vedran donna
ma non avere paura
ovunque andrai
bambina mia
quelle strade
non si staccheranno mai
dai tuoi passi.

ESSENZA



? l?attimo che non transita

sfuggito al tempo

catturato in un respiro?



mi resta sul palato

l?essenza sublime dell?eterno?



il sapore del ricordo.

Abbracciami

In questo silenzio che incombe sulla mia anima
in questo dolore che trascina il mio essere
in questo respiro affannato a cui vorrei fuggire
Ti vedo ancora.

I tuoi capelli brizzolati
il tuo occhi castani
il tuo dolce sguardo fanciullesco
Ti vedo ancora.

La sera quando chiudo gli occhi
una mano accarezza i miei capelli
e delle labbra baciano il mio volto.
Sei tu.

E se una tempesta giunge sul mio essere
sento la tua voce guidarmi con saggezza.

Ti ho scolpito nel cuore
nella mente
nel mio vivere.

Non sono bastati quindici anni
per chiudere questa ferita.
Non baster? una vita.

Ti voglio ancora bene pap?
e vorrei che tu fossi qui
ad accudirmi in questa maledetta croce
che la vita mi ha donato.

Abbracciami adesso
Abbracciami forte
Ed io ti sentir? anche se non ci sei.
Abbracciami ora? ne ho maledettamente bisogno.

Inguaribile cronalgia

Inguaribile cronalgia
fra i poli assurdi
di un ossimoro strano
una curiosa passione
per tutti gli orologi
e il dolente sfogliare
il triste calendario.

Benito Marziano

Cibo per le anime


Sillabe come briciole, lemmi,
sostantivi, granitura sparsa
lungo il sentiero della vita;
ai bordi del pensiero.
Liriche alle spalle,
non segnalano il ritorno:
- la vita ? solo andata -
vorrei lasciare una scia
come cibo per le menti
che rimangono terrene.

PERDONATECI
Perdonateci
questa dannata voglia
di vivere in un mondo
a forma di colomba
e non tra fiori finti
perdonateci
se rifiutiamo limiti e frontiere
e trasformiamo
fili spinati in palpiti d'amore
non ci ? concesso frose d'impazzire?
Che razza strana
siamo noi poeti
specie che spesso va
controcorrente
volando verso cieli tersi
liberi
perdonateci
per questo nostro osare.


Luciano Somma