Sebastiano Burgaretta, L’opera dell’uomo a Cava Grande del
Cassibile, 1992, 8°, pp. 240, ill., € 25,00 – ISBN 978-88-96071-31-1 |
![]() Sebastiano Burgaretta, I fatti di Avola, 2008 (Terza edizione) 8°, pp. 142, € 15,00 EAN 978-88-96071-08-3 ![]() Questo volume che ripropongo in nuova edizione fu il primo volume da me pubblicato e segnò nel 1981 la nascita della mia attività editoriale;
il libro è contemporaneamente anche il primo libro pubblicato da Sebastiano
Burgaretta e, sicuramente è il mio best e long-seller, con oltre duemila
copie vendute. Noi della Libreria Editrice Urso Francesco Urso
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Sebastiano Burgaretta, Di Spagna e di Sicilia, 2001, 8°, pp.
208, € 14,00 – ISBN 978-88-6954-099-8 |
Sabato 28 febbraio 2009 alle 18,00 in Via Antonino D'Agata n. 79 (nei locali dell'Associazione 'Soleamaro') la Libreria Editrice Urso di Francesco Urso e L'associazione 'Soleamaro' di Avola hanno organizzato l'appuntamento mensile di 'Libr'Avola', avente per tema l'opera prima di Nino Muccio ''L'Ammiraglio e l'America''. La serata è stata aperta da una breve introduzione del libraio editore Francesco Urso, a cui sono seguiti diversi interventi (Benito Marziano, Sebastiano Burgaretta, Leonardo Miucci, Michele Urso, Angelo Fortuna, Maria Grazia Restuccia), con la lettura di brani da parte di Donata Munafò ed Erminia Gallo ed esibizione musicale di Salvo Campisi (Presidente dell'Associazione ''Soleamaro''), di Pippo Puma, di Sebastiano Bell'Arte, Angela Muccio e Liliana Calabrese Urso. |
Quella che vedete in questo video è la lettura del racconto fatta da Donata Munafò e da Sebastiano Burgaretta, in 'Libr'Avola' del 22 AGOSTO 2009 nella Sala del Centro Culturale e Giovanile di Avola (SR) per la presentazione di ''Pelle'', il libro di racconti di Fabrizio Demaria. 'Una madre qualunque' è uno dei venti racconti della raccolta. Con questo racconto Fabrizio Demaria si e' classificato secondo alla trentesima edizione (ottobre 2009) del Premio Letterario Internazionale ''Citta' di Moncalieri''. |
Avola 18-8-2018 – Sesta edizione di "PoesiAvola",
a cura di Francesco Urso della Libreria Editrice Urso di Avola (Sr).
L'intervento di Sebastiano Burgaretta
con la sua poesia dedicata a Ibn Hamdis, il poeta arabo-siciliano di Noto (1056-1133)
Eravamo nello spazio del Bar "Girlando" di C. Iacono in Corso Garibaldi ad Avola.
Per altri video, collegati all'esperienza di "PoesiAvola", vai in
https://www.youtube.com/playlist?list=PLzsmMXJh3TIOXUSgJdSX1CwfBsBRcxrlB
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A IBN HAMDIS
Cu n'avè-ddir'a-nnui,
limarra ri lu munnu,
ca sta terra matturiata,
pistata ri tutt'e-mmarriciuta,
s'avê-ffari pont'e-ppararisu,
ppi-llàzzar'e strazzùn'assicutati
arrèri, dopu tantu tempu
ca nun-çiòv'e-mmancu
nuvuli preni r'acqua s'appènnunu
nto çel'azzurru, c'arristàu
stampat'a-ffoc'ardenti
nta-ll'occi stramuntati r'Hamdis?
Frati miu sbannutu ppi n'aternu,
Ibn amurus'e scunsulatu,
si pèssir'i iardina fitti
e-ddanni ca viristi ntâ marina.
A terr'è-gghjars'e-ccina
ri çiaccazzi mpatiddati.
Se turnassitu ravèru, comu riçi,
s'abbarruiss'a menti tova ntunnamenti.
Dda casa ri Not'ê sdirrubbata tutta;
Ddiu nun çi ntisi ri ssu latu.
Ora succi, can'ì mànnir'e-llattruna brivittati
Scalìin'e-mmanciunu ri mprisa.
Aer'âgghicàr'Î to cuçini,
chíddi râTunisia e ddi Manila.
I stracquar'â-ttutti nsuprasattu,
ppô-rrispettu râ liggi rê briganti,
a iddi ca n'anu-ddirittu
e-ssû-ll'ùniçi ca sbrannìinu
ppi-bbéniri nta stu nfernu
ri focu e Adi vilen'ârnmusculatu,
unni cupassa, macari ri luntanu,
sput'é-gghetta feli ri sintenzi.
Sebastiano Burgaretta
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EVENTI
E ACCADI...MENTI DA SEGUIRE GIORNO PER GIORNO |
![]() Angelo Rullini, Ai figli di Marte, 2006, 8°, pp. 56, € 8,00 (...)Immergendomi nella sua anima, mi accorgo che nei suoi versi esistono varie componenti che sorgono spontanee. Il decantare la natura con un amore che ricorda San Francesco, l'esaltazione della lotta fra l'uomo e il mare che mi riporta in mente Charles Baudelaire, il fanciullino che vive in noi che mi indica la poetica del Pascoli. La sensibilità di Angelo salta fuori ancor di più, quando tramite la metafora, ci porge problematiche scottanti e sempre vive, purtroppo, giornalmente. Come non immortalare la poesia ''Passeri impazziti'' dove l'alba di bambini che vivono fra le guerriglie è fatta di ''piccoli sguardi che si domandano perché di tutto questo?''. Rullini non dimentica così, di far sentire la voce di queste piccole creature che l'uomo dovrebbe difendere e invece nella sua follia rende vittime di assurde guerre. Dalla INTRODUZIONE di Carmela Monteleone ![]() |
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Scritti
di Sebastiano Burgaretta |
![]() Angelo Rullini, Ai figli di Marte, 2006, 8°, pp. 56, € 8,00 (...)Immergendomi nella sua anima, mi accorgo che nei suoi versi esistono varie componenti che sorgono spontanee. Il decantare la natura con un amore che ricorda San Francesco, l'esaltazione della lotta fra l'uomo e il mare che mi riporta in mente Charles Baudelaire, il fanciullino che vive in noi che mi indica la poetica del Pascoli. La sensibilità di Angelo salta fuori ancor di più, quando tramite la metafora, ci porge problematiche scottanti e sempre vive, purtroppo, giornalmente. Come non immortalare la poesia ''Passeri impazziti'' dove l'alba di bambini che vivono fra le guerriglie è fatta di ''piccoli sguardi che si domandano perché di tutto questo?''. Rullini non dimentica così, di far sentire la voce di queste piccole creature che l'uomo dovrebbe difendere e invece nella sua follia rende vittime di assurde guerre. Dalla INTRODUZIONE di Carmela Monteleone ![]() |
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