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Di Pietro |
Salvatore
Di Pietro, I perché
del nostro dialetto.
Storia linguistica e sociale della Sicilia,
con
annessa grammatica dialettale avolese e netina,
Collana MNEME n. 17, pagine
208, € 18,00 – ISBN 978-88-98381-93-7
Salvatore Di Pietro, La valle dell'ozio - Racconti, 2008, pp. 176, (Collana MNEME n. 21), € 13,00
NOVITÀ Salvatore Di Pietro
Chi ha avuto l’opportunità e il piacere di leggere la recente raccolta di racconti dal titolo Nella valle dell’ozio di Salvatore Di Pietro, sa che al Nostro piace giocare un po’ con il lettore, avvincerlo e a volte un po’ confonderlo con situazioni spesso strane che si snodano fra l’ironico e l’assurdo. Non si sorprenderebbe, pertanto, leggendo, come io non mi sono sorpreso, questa sua primizia, Il cancello chiuso, un racconto inedito che scorre nello stesso alveo gradito dalla penna del Nostro. Qui, anzi, il gioco si spinge ancora più oltre in direzione del paradosso: il protagonista giunge presso un cancello chiuso al di là del quale c’è una strana città nella quale riesce a entrare soltanto scavalcando quel cancello che il custode, ripetutamente invitato ad aprirgli, non si è preoccupato né di farlo né di rispondergli. Si viene così a trovare in una città di morti, che è appropriata metafora (nel sentire, non senza qualche ragione, di Di Pietro), della città dei vivi nella quale il protagonista vive... |
LIBR'AVOLA: CONCLUSO L'ULTIMO APPUNTAMENTO DEL 2009 DUE AUTORI HANNO PRESENTATO DUE AUTRICI Si è concluso felicemente l'ennesimo appuntamento di ''Libr'Avola'' di sabato 5 dicembre 2009 promosso e organizzato dal libraio editore Francesco Urso nel salone conferenze del Centro Giovanile e Culturale di Via Mattarella ad Avola.
Gli scrittori Nino Muccio e Salvatore Di Pietro, nello spirito dell'iniziativa, dedicata ogni mese da ottobre a giugno di ogni anno a incontri su autori e opere della libreria Editrice Urso, hanno presentato due nuove autrici nel campo della poesia e della narrativa. Il prof. Nino Muccio, autore del romanzo ''L'Ammiraglio e l'America'', ha presentato ''Un po' di me attraverso il mare'', l'opera prima poetica di Giusi Cancemi, avolese di nascita, ma residente a Marzamemi e attaccata amorevolmente all'altra citta' vicina, Portopalo di Capo Passero, comune piu' a sud d'Italia, dove nel Salone ''Don Bosco'', nello scorso 13 settembre per la manifestazione ''LIBRIPORTOPALODICAPOPASSERO'' lo stesso Muccio e altri artisti, musicisti e poeti si erano occupati della prima presentazione del medesimo libro. Il prof. Salvatore Di Pietro, autore con la Libreria editrice Urso del saggio ''I perche' del nostro dialetto'' e della raccolta di racconti ''Nella valle dell'ozio'', ha presentato ''I colori del silenzio'', i racconti di Natalia Romano, anche lei alla prima opera, autrice di racconti di grande impegno narrativo su temi scottanti della quotidianita' e spesso su condizioni limite di esistenza. E' seguito un interessante dibattito in cui sono intervenuti Benito Marziano, Graziella Schirina', Leonardo Miucci e la giovanissima (Erica Coffa di anni 12) che in appena quaranta minuti ha saputo leggere in sala tutti i racconti della Romano e ne ha insolitamente parlato, meravigliando il pubblico per la straordinaria capacita' di lettura e di sintesi. Tutti gli autori intervenuti hanno condiviso l'attenzione alla scrittura altrui, spirito di altruismo che nelle intenzioni dell'editore e' da incrementare e condividere. La manifestazione e' stata inoltre caratterizzata anche dal desiderio di imporsi nel territorio all'attenzione degli spiriti sensibili, nonostante tutte le difficolta' del tempo presente, nonostante la disattenzione della stampa quotidiana locale e il disinteresse verso i temi della cultura senza fronzoli dei cosiddetti addetti ai lavori. In quest'opera di necessaria divulgazione di questo tipo di eventi si sono riconosciuti utili tutti i sistemi di comunicazione, a cominciare dal tradizionale passaparola, ai moderni mezzi di Facebook, Myspace, e-mail, siti internet e quant'altro ancora (sempre nello spirito di liberta' e di indipendenza dai finanziamenti pubblici). Nella corso della serata si e' parlato di altri autori della libreria Editrice Urso, come ad esempio dell'indimenticabile Giuseppe Schirina', della poetessa Carmela Monteleone e, infine, di opere recenti, come ''Memoria aggiunta'' di Giovanni Stella e di altre opere prossime alla pubblicazione, come ad esempio dei volumi di poesie dell'avolese-netino Giovanni Parentignoti e del palermitano Antonino Causi nonche' del romanzo 'Io, vampira' della netina Mia Vinci. Liliana Calabrese, come sempre applauditissima, ha cantato varie canzoni da lei scelte opportunamente e collegate alle poesie e ai racconti oggetto della manifestazione. A fine serata ci si e' dati appuntamento al successivo evento previsto il 29 dicembre prossimo, sempre nello stesso locale avolese avente per tema ''Le ragioni della lettura e della scrittura attraverso gli autori della Libreria Editrice Urso'', con estensione degli interventi e del dibattito agli ospiti che interverranno, in attesa dell'ulteriore appuntamento di ''Libr'Avola'' previsto a gennaio 2010. Francesco Urso (Foto di Liliana Calabrese. Sulla foto in alto a destra si vede la piccola Erica Coffa, figlia della poetessa Giusy Cancemi, che si disenteressa di tutto quello che le accade intorno e legge, presa della lettura del libro di racconti di Natalia Romano). RELAZIONE di Nino Muccio Ascolta |
«I perché del nostro dialetto» e «Nella valle dell'ozio» di Salvatore Di Pietro, «Ad una Venere appena sconosciuta» di Emanuele Savasta, sono stati i tre libri presentati nei giorni scorsi presso la sala consiliare del Palazzo di città nell'ambito degli appuntamenti mensili organizzati dalla Libreria Editrice Urso. Due autori, due profili completamente diversi, accomunati dalla passione dello scrivere che si è tradotta in tre progetti editoriali promossi dalla locale casa editrice tesa in uno sforzo di scoperta della intellighenzia di una realtà spesso trascurata, talvolta avamposto della cultura mediterranea. E se «I perché del nostro dialetto» risponde al desiderio di Salvatore Di Pietro di fissare, prima che scompaia del tutto, una lingua, il siciliano, che ha subito numerose mutazioni fonetiche determinate proprio dalle varie contaminazioni anche socio economiche, «Nella valle dell'ozio», una raccolta di racconti brevi, risponde quasi ad una terapia autoimposta che consente all'autore di ritrovare in questo spazio quasi metafisico, la valle dell'ozio per l'appunto, la dimensione del sé. Diversa è la valenza del libro di Emanuele Savasta, una silloge di poesie arricchita da una serie di fotografie che illustrano le immagini suggerite dai versi, il cui titolo, che racchiude il significato dell'opera, è volutamente ambiguo. Si tratta di liriche dedicate alle donne che hanno come comune denominatore l'amore in tutte le sue più ampie sfaccettature. Nasce- come ha confessato lo stesso giovane autore- dal mio sogno di vivere per le donne e con le donne». Il prossimo appuntamento, che ha l'obiettivo di promuovere non solo l'opera, ma anche l'uomo nello sforzo, come dice lo stesso Urso «di superare l'accerchiamento dall'isolamento culturale», è previsto per il 23 febbraio con Corrado Bono e Benito Marziano.
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ascolta e guarda i filmati!Salvatore Di Pietro (10,4 MB)Alessandro Caldarella (8,3 MB) |
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Salvatore Di Pietro, La valle dell'ozio, 2008, pp. 176, (Collana MNEME n. 21), € 13.00
La Valle dell’ozio non è un luogo della Terra rintracciabile su una qualsivoglia mappa geografica; se così fosse, sarebbe stato sufficiente pubblicarne le coordinate. Si tratta invece dello spiazzo più o meno ampio, dello spazio mentale più o meno piccolo, che ognuno di noi può trovare nel suo atlante psichico personale. |
Caro Ciccio,
Sì, pronto? Ciao Francesco. Scusami per l’ora,
mi rendo conto che è già passata l’una di
notte, ma non riesco proprio a dormire. |
La dimensione fantastica della realtà Che cos’è la realtà e che cos’è il
fantastico? Sicuramente la realtà è la vita quotidiana
che il susseguirsi del giorni ci propone, mentre il fantastico è il
tentativo che ognuno di noi pone in atto proprio per uscire dalla
quotidianità. Non facciamo altro che sognare di vivere
per continuare a sognare. Il giornale del giorno dopo
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"La
cordicella su cui stendiamo al sole la nostra dimensione interiore" Riflessione breve di Salvatore Di Pietro (Noto) sulla creatività |
Salvatore
Di Pietro |
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Collana MNEMEMneme, Mnemòsine (… diva del cor maestra e della mente // e del caro pensiero custode e madre. Monti, Musogonia, 25 e segg.), la ricordanza, la memoria in lotta perenne nel nostro tempo, tra il dimenticare di ricordare e il ricordare di non dimenticare, mai.
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Le riflessioni di Salvatore Di Pietro su ''Randagi'' di Benito Marziano |
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