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CI SIAMO INCONTRATI IN GRECIA
DAL 23 LUGLIO
AL 5 AGOSTO DEL 2003

Protagonisti e interpreti: Aldo Bonaiuto, Liliana Calabrese, Daniela Caruso, Clara Cianchino, Maria Cultrera,
Giuseppe Di Pietro, Lieve Di Pietro, Marten Di Pietro, A. Di Stefano, Salvatore Elera, Giusi Garofalo,
Alessandra Frasca, Andrea Frasca, Corrado Frasca, Vincenzina Maggiorana, Belinda Marziano,
Benito Marziano Massimiliano Migneco, Maria Restuccia, Francesco (Ciccio) Urso, Michele Urso.

Con la collaborazione di Avola in laboratorio , avolesi.it e di Acquanuvena

Kalò Taxeidi di Giusi Garofalo

buon viaggio“Vorrei proporre agli amici di Acquanuvena un’escursione all’estero per questa estate, in Grecia”. Così ha esordito Francesco al termine dell’uscita di aprile a Testa dell’Acqua.

“ Un’escursione in Grecia?”

“ In Grecia? Ma d’estate fa tanto caldo!”

“ Programmare tre mesi prima? Ma a me piace l’improvvisazione e decidere all’ultimo momento!”.

“Come posso avere le ferie in quel periodo?”.

“E il negozio? Che faccio, lo chiudo?”.

“Vorrei ma non posso, ho il mutuo da pagare!”.

Olimpiade poesia
Il gruppo coinvolto nella "Olimpiade della poesia". Giusi legge la sua poesia.

“ Niente avventure, voglio tutto prenotato”. …E via di seguito, chissà quanti e quali altri pensieri hanno attraversato le nostre menti… ma, ho sentito bene? Un viaggio… e già andavo lontano, cosa significa un viaggio… un “prodotto”, come lo chiamano in agenzia, da consumare?

Così Francesco, dopo aver lanciato il sasso e aspettando i commenti e le richieste di chiarimenti non si è fermato ma imperterrito ha continuato: “La proposta non è quella di un viaggio organizzato, ma dovremo confrontarci e suddividere i compiti; conosco abbastanza la Grecia e penso che non ci saranno problemi particolari per le sistemazioni ma dovremo avere tutti spirito di adattamento e flessibilità; inoltre saremo tutti chiamati a partecipare e dare il nostro contributo perché il viaggio abbia un particolare significato, propongo così a voi le nostre Olimpiadi della poesia! …Colpita e affondata, direi, non ho più avuto dubbi.

Ed eccomi allora, all’inizio di questa torrida estate, tampinando e tormentando amiche letterate o aspiranti tali, colleghi insegnanti ed esperti conoscitori incontrati per l’occasione, frequentando librerie alla ricerca di testi e poesie sul significato del viaggio.

E poi, il viaggio, che cosa significa viaggio?

Il viaggio per antonomasia: Ulisse nell’Odissea di Omero peregrina per dieci anni prima di approdare ad Itaca: il suo ( umano! ) desiderio di conoscenza come bisogno prioritario.

Il viaggio come missione per volere degli dei: Virgilio fa compiere ad Enea il suo viaggio per dare origine divina alla stirpe di Roma: “La grande Italia m’ordina Apollo”.

Il viaggio alla ricerca della vita eterna: Gilgamesh nell’antica Mesopotamia affronta il viaggio cercando l’immortalità per l’amico perduto.

Il viaggio alla ricerca di identità nazionale: l’Esodo degli Ebrei dall’Egitto nell’Antico Testamento.

Il viaggio nell’Oltretomba: La Divina Commedia di D. Alighieri.

Il viaggio come conoscenza di altre culture e modi di vivere: Il Milione di Marco Polo.

Il viaggio come avventura: Robinson Crusoè di D. Defoe; L’isola del tesoro di R. Stevenson; Cuore di tenebra di J. Conrad; Viaggio al centro della Terra, Dalla Terra alla Luna di J. Verne.

Il viaggio della beat generation: Sulla strada di Kerouac.

Il viaggio come romanzo filosofico: ne I viaggi di Gulliver di J. Swift la satira della società.

Il viaggio alla ricerca dell’Assoluto: Siddharta di H. Hesse.

Il viaggio attraverso le nuove istanze illuministiche: Candido o dell’ottimismo di Voltaire.

Il viaggio come costrizione: l’esilio. A Zacinto di U. Foscolo.

Il viaggio come metafora della vita: Ulisse di U. Saba, Itaca di C. Kavafis.

Il viaggio come desiderio di evasione: Brezza marina di S.Mallarmè, La morte a Venezia di T. Mann

Il viaggio attraverso il disgusto; la noia dell’anima porta verso l’Ignoto alla ricerca del nuovo: Il viaggio da I fiori del male di C. Baudelaire.

Il viaggio e la ricerca interiore, viaggio di ritorno alla ricerca di ciò che è già noto: La luna e i falò di C. Pavese; Conversazione in Sicilia di E. Vittorini.

E si potrebbe continuare ancora per molto, arricchendo questo elenco così parziale….ma non è questo il senso che stavo cercando, vorrei dire del senso che ha avuto questo viaggio, il nostro viaggio in Grecia.

Siamo a Siracusa? Ma non era una delle colonie più importanti della Magna (grande!) Grecia? E nella mitologia non si racconta di un fiume (Alfeo ) sotto il mare che parte dalla Grecia Ionica (vicino al sito di Olimpia) e fuoriesce proprio a Siracusa nella fonte Aretusa? E non basta guardarci intorno qui per scoprire quanto tanta storia, tanta mitologia, tanta cultura ci legano ancora al nostro punto di partenza…e siamo ancora in Grecia. Abbiamo messo in valigia anche questo, oltre ai nostri sacchi a pelo (perché non si sa mai!), alle magliette ed ai pantaloncini, alla nostra voglia di scoperta e perché no, di avventura e di mettersi alla prova; già, potrebbe essere proprio questo il senso di un tale viaggio.

Non abbiamo avuto velleità da Camel Trophy o giù di lì, ma molto semplicemente, fuori dagli schemi del previsto e prefissato, quanta fantasia mettiamo ancora a disposizione per inventare, cercare, provare, confrontarsi, condividere e scommettere anche su quelle che ancora, se esistono, sono le nostre capacità di adattamento, la voglia di divertirsi e la ricerca sincera di uno spirito di gruppo? Quanto ciascuno di noi può dare di apporto e quale contributo personale può esserci in una vacanza in gruppo?

Giusi, Massimiliano e Daniela a OlimpiaGiusi

Partiti. …e man mano che passavano i giorni e le esperienze si andavano accumulando, scoprivamo nuovi volti. Così le lunghe chiacchierate in macchina sull’oracolo di Delfi. Ho trovato questo, ma senti cosa è scritto qui… secondo me anche allora le donne se la passavano proprio male, le sacerdotesse prima le “cannavano” e poi facevano dire loro quello che volevano, altro che oracolo!…e nei monasteri solo con pesanti e asessuate gonnellone puoi entrare, o “donna fonte di peccato”. Grecia, culla di civiltà passata ma i commercianti qui non hanno ancora imparato come si tratta il turista… Grecia, terra di filosofi e di ..corna! (e non solo per le abbondanti capre, vedi Paride ed Elena… )… E gli stadi: nonostante le temperature quasi proibitive una bella corsa, pronti via! E’ proprio quello che ci vuole… anche oggi greek salad? Ah, quanto mi manca un bel piatto di spaghetti…Oddio, e il mio beauty che fine ha fatto?… In questo albergo hanno solo camere doppie, mah… come ci sistemiamo nelle camere? Beh, dai non stiamo a formalizzarci, però è bello scoprire che la coppia non si apparta nel nome del proprio unico ed isolante rapporto reciproco e i bambini diventano un po’ coccoli; e scoperte nel gruppo, riusciremo a far venire nella foto solo i piedi di tutti? Dopo una quantità adeguata di ouzo, tutto è possibile,…anche le carezze alla tartaruga… ma domani dobbiamo mettere tutti le magliette?... e poi quanto è vero che è proprio piccolo il mondo…incontrarsi “per caso” in una città di tre milioni di abitanti e poi perdersi… unica segnaletica per Corinto un taxista… però, attenti, attaccate le targhe col bostik… Tutti bravi a leggere le poesie, anche senza aver fatto corsi di dizione, ma vuoi mettere il coraggio a leggere poesie proprie, e i bambini, una bella palestra anche per loro, meritavano certamente la corona di ulivo (anche di alloro, se ce ne fosse stato a disposizione)…

E allora cosa resta in ognuno di noi, al di là delle singole esperienze del viaggio, del nostro viaggio in Grecia?

 

Francesco (Ciccio) Urso con la maglietta
con davanti la poesia di Kavafis.maglietta

[…] Itaca tieni sempre nella mente.

La tua sorte ti segna quell’approdo.

Ma non precipitare il tuo viaggio.

Meglio che duri molti anni, che vecchio

tu finalmente attracchi all’isoletta,

ricco di quanto guadagnasti in via,

senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca ti ha donato il bel viaggio.

Senza di lei non ti mettevi in via.

Nulla ha da darti di più.

E se la trovi povera, Itaca non t’ha illuso.

Reduce così saggio, così esperto,

avrai capito cosa vuol dire un’Itaca.

C. Kavafis

 

E per finire… Kalò néro a tutti!

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